Una gustosa scacchiera bianca e rosa

Se per fare il Salmone marinato in crosta di sfoglia della ricetta di ieri, come prova generale per il periodo di Natale, avete comprato troppo salmone, come è successo a me, ecco come utilizzare quel tot di filetti avanzati: componendo dei piccoli intrecci a scacchiera con altrettanti filetti di merluzzo, che non mi erano avanzati da piatti precedenti, ma avevo nel freezer.

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L’esecuzione è semplicissima e la fotografia suggerisce chiaramente la preparazione, che usa la stessa tecnica della “stuoia” di bacon suggerita nel post https://silvarigobello.com/2015/10/22/lonza-arrosto-con-bacon-e-mele/.
Ormai di questo tipo di intreccio, imparato facendo le classiche crostate, sono diventata una vera fan perché trovo che il risultato sia veramente insolito e scenografico, tanto da sentirmi di suggerire anche questa ricetta sempre come piatto festivo e festaiolo.
Questa volta non ho fatto marinare i filetti di pesce, ma li ho semplicemente accomodati e intrecciati su un foglio di carta forno leggermente unta e infornati a 200 gradi per non più di una decina di minuti spennellati d’olio e salati appena.
Li ho staccati con attenzione usando una spatola per non perdere l’effetto visivo così carino e li ho appoggiati su un letto di indivia belga e radicchio rosso, che hanno le stesse tonalità di colore dei pesci che ho cucinato… ma io a volte esagero.
Ho condito semplicemente con olio e limone, ma a parte c’era anche una ciotola di densa salsa alle olive .

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Se vi interessa la ricetta di questa salsa aggiuntiva, che va molto d’accordo col sapore dolce del salmone e del merluzzo, ve la spiego in un attimo.
Si mescolano insieme: 4 cucchiai di maionese, yogurt greco, il succo di 1/2 arancia, 1 spruzzo di salsa Worcester, 1 cucchiaio di Cognac e 1 pizzico di sale. Si versa il composto in una ciotola e si aggiungono 5-6 olive nere denocciolate e tritate molto finemente.
Si mescola e si mette in tavola per i più golosi.

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Burger di merluzzo con salsa Tzatziki

Ecco, oggi è un giorno che se fossi in grado di effettuare operazioni tecnicamente non alla mia portata come ribloggare, vi proporrei con una certa facilità questo ennesimo, squisito hamburger.

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Come spesso succede anche nella vita vera, intendo fuori dalla blogosfera, ci toccherà invece faticare un pochino, ma è davvero cosa da poco: basta ripescare le due ricette che linko più sotto e procurarsi tanti panini morbidi, che qui da noi si chiamano kaiser, quanti sono i commensali che si godranno questa ghiottoneria.
Non resta che aprirli tagliandoli a metà, pazientemente ritrovare le ricette e farcirli con una golosa crocchetta di merluzzo https://silvarigobello.com/2015/07/15/croccanti-crocchette-di-pesce/ da insaporire con una generosa cucchiaiata della mia salsa Tzatziki https://silvarigobello.com/2015/07/19/salsa-tzatziki-con-variante/.
Se ci si mettono vicino due patatine fritte, il cerchio si chiude.

Naturalmente l’alternativa può essere la salsa Tartara https://silvarigobello.com/2015/03/04/salsa-tartara-e-analogie-bizzarre/ ma forse la Tzatziki è più fresca e adatta alla stagione.
Felice prima domenica d’agosto.

Croccanti crocchette di pesce

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Quelle che comunemente chiamiamo crocchette o polpette sono uno dei piatti più squisiti al mondo.
Ne ho fatte a centinaia, utilizzando sia la carne che il pesce o le verdure..
Quelle di oggi erano una specialità di mia nonna, che utilizzava per prepararle il baccalà dissalato.
Probabilmente non era un’abitudine di famiglia, ma un modo per non cucinarlo solo alla Vicentina: mia nonna era un’innovatrice in cucina. Da qualcuno avrò ben preso!
Io trovo comunque molto più pratico usare invece i filetti di merluzzo, anche surgelati, perché hanno una giusta consistenza e un gusto piuttosto neutro, così risaltano gli altri sapori che fanno di queste polpette una delizia assoluta.
Per il resto seguo la ricetta pari pari e ottengo delle crocchette davvero croccanti.

Si tritano 500 gr di filetti di merluzzo, prima tagliandoli a fettine, poi a cubetti e infine battendoli delicatamente col dorso del coltello.
Si versano in una ciotola, si aggiungono 2 uova, 2 cucchiai di pecorino grattugiato (Sssssssh! È il segreto dello chef!), 1/2 spicchio d’aglio ridotto a crema, 1 ciuffo di prezzemolo tritato insieme a qualche pezzetto di buccia di limone, 1 piccola patata lessa schiacciata, una manciata di pangrattato, sale e pepe.
Si miscela tutto con cura, poi con le mani inumidite con il vino bianco si formano delle polpette non troppo grandi che vanno passate nel pangrattato fine schiacciandole un po’, perché cuociano più uniformemente, e fritte poche per volta in abbondante olio di semi di girasole.
Si recuperano con la schiumarola e si appoggiano sulla carta da cucina perché sgocciolino bene.
Si salano e si servono con lattuga, fettine di limone, salsa tartara, pomodorini, Coleslaw (per chi se la fosse dimenticata https://silvarigobello.com/2015/05/14/coleslaw-limmancabile-insalata-di-cavoli/), patate fritte… insomma ci si diverte un po’ ad arricchire questo piatto già delizioso.

Mi raccomando: mia nonna pensava che per formare le crocchette perfette fosse fondamentale inumidirsi le mani con qualche goccia di vino bianco, ascoltate il suo consiglio.

Filetti di pesce bianco gratinati al forno

Come sapete, nella categoria del pesce azzurro rientrano: sardine, alici, sgombri, acciughe, perfino il pesce spada e il tonno.
Mentre si definiscono pesce bianco: orata, branzino, merluzzo, platessa, sogliola, rombo, nasello, coda di rospo, eccetera.
Quindi per questa ricetta potete scegliere liberamente i filetti di uno di questi ultimi: quello che preferite, che trovate, che vi ispira, non c’è nessun limite.
Io ho utilizzato il merluzzo questa volta e l’ho cotto al forno.

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Ho preparato una panure con 2-3 cucchiai di pangrattato, 1 puntina di aglio ridotto a crema, pepe nero, 2 acciughette sott’olio tritate con un cucchiaino di capperi sciacquati con molta cura, la buccia grattugiata di 1/2 limone e 1 cucchiaino di foglioline di timo fresco, ma si può usare anche un pizzico di timo secco
Ho appoggiato su una teglia un foglio di carta forno e sopra ho sistemato 2 filetti di merluzzo di circa 300 gr l’uno.
Ho sparso su entrambi la panure e ho completato con un giro d’olio. Ho infornato a 200 gradi per 15-20 minuti.
A metà cottura ho appoggiato accanto al pesce alcuni rametti di pomodorini, li ho cosparsi di olio, pepati e salati, ho aggiunto un pizzico di zucchero e ho infornato di nuovo.
Se utilizzate un filetto di pesce meno spesso del mio trancio di merluzzo, bastano 10 minuti di cottura, quindi si possono infornare insieme pesce e pomodori.

Ricetta semplice e molto gustosa.

Sformato di pesce bicolore

20141019-192059.jpgQuando si fa questo piatto, che può essere considerato un rustico polpettone di pesce oppure un elegante sformato a seconda vi sentiate semplici o sofisticati, conviene prepararne una certa quantità perché si può anche congelarne una parte e averlo pronto quando serve, magari utilizzandolo una volta tiepido e la successiva anche freddo, in gelatina.
Eventualmente, per una preparazione più contenuta, basta dimezzare le dosi… ma alla fine non vorrei che ve ne pentiste.
A me piace usare due tipi di pesce, di cui uno è immancabilmente il salmone per una questione cromatica. L’altro può essere merluzzo, sogliola, branzino. Quello che preferite. Potete anche decidere di usare una sola qualità di pesce, è una scelta personale.
Mettiamo che lo facciate bicolore, come me: si procede così.

Si frullano 7-800 gr di filetti di pesce bianco privati della pelle e di eventuali lische con 4 cucchiai di panna da cucina, 2 albumi leggermente montati, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 1 pizzico di sale, il succo di 1/2 limone e 1 piccolo cipollotto fresco tritato.
Si frullano ora 5-600 gr di tranci di salmone spellati e accuratamente privati delle lische con il succo di 1/2 arancia, la sua buccia grattugiata, 2 tuorli, 4 cucchiai di panna da cucina, una spruzzata di vermut, sale e pepe.
Si fodera di carta forno uno stampo da plumcake, si versa al suo interno metà del composto di merluzzo, o comunque di pesce bianco, si livella, si copre con tutto il composto al salmone e si compatta bene perché non restino spazi.
Si completa con l’ultima metà di composto bianco.
Si batte con delicatezza più volte sul tavolo coperto con un canovaccio ripiegato e si inforna a 180 gradi per 45-50 minuti a bagnomaria.
Prima di sformarlo è necessario assicurarsi che sia cotto perfettamente inserendo uno stecco di legno al centro, che dovrà uscire asciutto.
Si lascia intiepidire all’interno del forno spento e poi si sforma.
Si serve a fette, accompagnato da una salsina all’arancia che si addice al sapore di questo piatto e che ho descritto nel post “Le sarde sarde” dell’8 agosto 2013.

Sformato di filetti di merluzzo allo zenzero

Quando ho in mente una cena formale, una di quelle non solo da “servizio buono”, ma da sottopiatti d’argento e tovaglia di pizzo, come per festeggiare un compleanno per intenderci, scelgo con molta cura il menù. In realtà lo faccio sempre, ma in certe occasioni, mi impegno maggiormente.
Dal mio punto di vista una cena particolarmente raffinata prevede almeno uno o due piatti a base di crostacei e il menù deve essere programmato in modo che la cuoca non si sfianchi o, peggio, venga presa da un’ingiustificata ansia da prestazione.
Si possono quindi stupire gli ospiti iniziando con un antipasto di quelli che si preparano in anticipo e possono poi pazientare un giorno in frigorifero, come i paté o le terrine in gelatina, per esempio, o un classico cocktail di crostacei.
Si fa seguire una crema di scampi, gamberi, aragosta o astice, a scelta e poi si sorprendono con un secondo piatto che dia l’impressione di un grande impegno culinario e una non comune abilità gastronomica, come i turbanti di sogliole o gli sformati.
E quando alla fine si porta in tavola la “coperchiona”, dalla loro reazione si può essere sicuri di averli conquistati!
E dopo tutte queste chiacchiere, non sarebbe una cattiva idea se cominciassimo a darci da fare per preparare uno sformato di filetti di merluzzo e mazzancolle allo zenzero da servire a scelta come antipasto o come secondo.
Ho utilizzato il modesto merluzzo per questa ricetta perché ha un sapore neutro e le carni sode e compatte adatte ad essere frullate mantenendo una certa consistenza. Si possono usare comunque anche sogliole, orate o branzini, ma io preferisco il merluzzo.
Come tutte le preparazioni “in forma” anche questa è molto elegante e scenografica, ma non è complicata come sembra.

20140616-100250.jpgCuocio per non più di 5-6 minuti in un court-bouillon classico 600 gr di filetti di merluzzo (anche surgelati e decongelati). Li raccolgo col ragno e lesso nello stesso brodo per 2 minuti anche 300 gr di mazzancolle col guscio, che ho sciacquato e privato del filo intestinale.
Le scolo, le sguscio e le condisco con olio, succo di limone e Tabasco (o peperoncino in polvere). Le lascio in infusione almeno una ventina di minuti.
Nel frattempo mondo 2 scalogni, li affetto sottili e li faccio stufare con burro, sale e pepe.
Quando sono ridotti a crema, li lascio intiepidire, li verso nel vaso del frullatore, aggiungo il merluzzo spezzettato, 1 confezione di panna da cucina, 2 albumi, un pezzetto di zenzero grattugiato, qualche bacca di pepe rosa e 1 bicchierino di Vermut. Eventualmente aggiusto di sale.
Rivesto di carta forno un semplice stampo da plumcake imburrato, affetto a velo una zucchina e dispongo le fettine sovrapposte sul fondo delle stampo e sopra faccio uno strato ben livellato col composto di merluzzo, utilizzandone circa 2/3.
Sgocciolo le mazzancolle dalla marinata e le inserisco una in fila all’altra facendole leggermente affondare nel composto, copro con il resto e lo livello.
Inforno lo stampo, coperto con un foglio doppio di alluminio, a 180° per circa mezz’ora.
Lo sforno. Lo lascio raffreddare e poi lo metto in frigorifero anche fino al giorno successivo.
Al momento opportuno lo capovolgo su un piatto da portata adatto, aiutandomi con la carta forno e risistemo le fettine di zucchina che, state sicuri, si sono senz’altro mosse!
Lo taglio in tavola… e mi aspetto un oooooh!

Servo questo piatto con una cucchiaiata di maionese verde allo zenzero e una julienne di zucchine, piccole e freschissime: ecco il perché del richiamo delle rondelline di zucchina sulla terrina…
Volendo, si può in alternativa decorare la superficie, dopo la cottura, con fettine sottilissime di lime oppure con dei ravanelli affettati con la mandolina.