La volta che siamo andati in Normandia era la fine di maggio.
Secondo noi, la primavera inoltrata ci avrebbe garantito temperature miti e assenza di pioggia, ma ci eravamo scordati dei problemi incontrati dagli Alleati al momento dello sbarco a Omaha Beach in quell’uggiosa, gelida alba del 6 giugno 1944…
È finita che ci siamo comprati chi un maglione blu da pescatore bretone (come quello del tonno Nostromo), chi uno scialle in lana ricamato molto chic e abbiamo mangiato sempre piatti caldi.
Come base avevamo scelto l’elegante e mondana Deauville. Però, forse perché non era la stagione delle corse ippiche, o dei tornei di polo, né quella del Festival del Cinema Americano, non l’ho trovata poi così movimentata come promesso (o minacciato) dalle Guide, ma anzi piuttosto intima e riservata.
Indossando dunque scialli e maglioni un giorno all’una abbiamo percorso le “planches” di duro legno tropicale, fiancheggiate dalle cabine ognuna con il nome di una star, che delimitano l’immensa spiaggia dai caratteristici ombrelloni blu, gialli e rossi. Una spiaggia molto pittoresca.
Camminando su questa celebre passerella di buon passo perché un vento gelido spazzava la spiaggia creando fastidiosi e accecanti mulinelli di sabbia, abbiamo raggiunto il celebre Bar du Soleil per un pranzo tipico al sole, fortunatamente dietro le vetrate.
Ho ordinato lì per la prima volta le Moules à la crème e le ho trovate sorprendenti. Squisite.
Le cozze in Francia le avevo mangiate spesso, ma mai cucinate in questo modo e naturalmente ho imparato a farle anche a casa.
Non ci vuole niente ma sono molto chic la volta che si vuole fare scena…
In un tegame largo dai bordi alti faccio stufare a fuoco molto dolce 2 cipolle bianche affettate sottili.
Dopo aver lavato e spazzolato 2 kg di cozze, privandole delle barbe, le verso nel tegame con le cipolle stufate, unisco 1/2 bicchiere di vino, abbondante pepe nero appena macinato e 1 ciuffo di prezzemolo tritato in modo molto grossolano, incoperchio, alzo la fiamma e scuoto di tanto in tanto il tegame.
Non appena tutte le cozze sono aperte, le tolgo con un mestolo forato e le tengo al caldo.
Filtro il liquido, lo faccio restringere a fuoco vivace, unisco 400 ml di panna da cucina, faccio ridurre ulteriormente a fuoco moderato, rimetto le cozze nel tegame, le faccio saltare proprio un attimo e le servo subito.
Sono squisite, in Normandia le ho gustate in due ristoranti diversi. In uno erano complete, nell’altro servite dopo che era stata eliminata la valva vuota. In entrambi i casi, nei gusci resta un po’ di sughetto alla panna che trovo delizioso.
Sono una variante delle “moules marinière” che in genere vengono servite con le frites, sia in Normandia che nel resto della Francia, che io però preferisco senza contorno di patatine.
Le dosi che vi ho suggerito sottintendono che si tratta di un piatto unico. Se le volete servire come antipasto, riducetele drasticamente.
Proprio un bel piattino cara Silvia…a mio avviso andrebbe bene sia come antipasto che some secondo piatto! Roberta.
Grazie Roberta. Per me è proprio un piatto unico!
Mamma mia Silva, che meraviglia, un piatto eccezionale, non le ho mai fatte cosi’, devono essere buonissime, a casa mia piacciono molto e le compro spesso, surgelate, baciotti e buona domenica, sei unica, forse te l’ho gia’ detto, te lo ridico allora, 😀
Che tesoro che sei Laura! I Francesi ci sanno davvero fare col cibo eh?
Sicuramente sono bravi ma tu sei la miglior cuoca blogger che conosco, complimenti Silva, 😉 ❤
Ma sei forse la mia sponsor ufficiale?! Ti abbraccio.
😀 ❤
Looks creamy and delicious!
French people invents very specia recipes!
Per me Pugliese DOC “le cozze o Moules” in TUTTI i modi, ne vado MATTA!!!!!
Anche a me piacciono un sacco! Le mie preferite sono quelle gratinate, semplici, col pangrattato, il prezzemolo e una puntina d’aglio.
Io da buona calabrese ami le pepata di cozze bella piccantina più di ogni altra ricetta con le cozze. DI questa ricetta con la panna ne avevo già sentito molto parlare e penso proprio che le proverò!
Il mio unico problema è la pulizia delle cozze, che trovo pesante e noiosa…
Dicevo a Marilena che le mie preferite solo le semplici cozze gratinate, ma mi piace molto assaggiare le novità. È così che nascono molte delle mie ricette: perché sono curiosa!
I’ve not heard of mussels prepared with cream, Silva. I normally prepare them alla marina and would love to try your recipe. I bet it is a delicious change. Thank you for sharing.
It’s a French recipe, also in Italy it is not so common, but delicious.
Io adoro le moules francesi!!! Qui in Italia le mangio poco, preferisco le vongole. Con le patatine poi sono buonissime, ma io adoro anche le patatine fritte per cui… Comunque in Normandia anch’io ho trovato brutto tempo ed era la fine di luglio…
Mchan
Sono i rischi dei viaggiatori! Per fortuna quando siamo andati non non è mai piovuto, ma c’era un gran vento. La settimana successiva a Parigi invece pareva proprio estate.
Sono stata tre volte in Francia ed ad eccezione della costa azzurra ho sempre trovato tempo grigio anche se si era in piena estate. Penso sia un po’ come l’Inghilterra…
Mchan
Difatti sono separate solo dalla Manica ma soprattutto al nord e a ovest la Francia risente, proprio come l’Inghilterra, dell’influsso dell’Atlantico.
Il fasciono della Normandia è anche in questo piatto. Un viaggio che mi è rimasto nel cuore.
Sally
La Normandia fa questo effetto…
Un abbraccio.