Pomodori ripieni

Oltre che il “Riso alla greca”, un altro must delle estati della mia infanzia sono stati i pomodori ripieni. Naturalmente, crudi perché per nessun motivo al mondo la mia mamma avrebbe acceso il forno in estate.

In realtà a casa nostra quando ero bambina si cucinava al forno solo il “Pasticcio di lasagne” (vale a dire le lasagne al forno) in genere a Pasqua e la torta di mele due o tre volte durante l’inverno, altrimenti tutti i pasti venivano preparati in tegame o in casseruola.
D’estate comunque si mangiava quasi sempre freddo. A volte qualcosa che necessitava di essere cucinato, veniva lasciato raffreddare, come il Vitel tonné, il petto di tacchino o il Roast beef, che la mia mamma affettava sottilissimi, quasi a velo, con un vecchio coltellaccio affilatissimo e serviva con le salse adatte.

I pomodori ripieni di tonno erano un classico del venerdì sera, perché in quegli anni l’astinenza dalle carni si praticava tutto l’anno e non sono durante la Quaresima, mentre venerdì a pranzo si mangiavano calamari ripieni, cotolette di asià (pesce spinarolo), risotto con gli scampi, spaghetti con le vongole, fritto misto, seppie in umido… ma oggi volevo parlarvi dei pomodori ripieni di tonno e di cui ho ereditato la ricetta.

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Eccoli qua. Si tagliano a metà in orizzontale dei bei pomodori non troppo maturi, si svuotano dei semi, si salano e di appoggiano capovolti per eliminarne l’acqua.
Intanto si mescola il tonno sgocciolato e sminuzzato con una forchetta di 2 scatolette, con 2 cm di pasta d’acciughe, una spruzzata di succo di limone e del pepe bianco.
Si sciacquano e si asciugano i pomodori, si riempiono con il composto di tonno, si decorano con la maionese, qualche cappero sott’aceto e un’oliva.

Chissà quanti altri modi ci saranno per farcire i pomodori, lo so. Questi sono quelli di casa nostra, che sono diventati un classico pasto estivo fresco e veloce… perché, dai, non è che faccio sempre Nouvelle Cuisine!

Non è la Nizzarda

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Questa della foto non è un’insalata Nizzarda classica, perché mancano i fagiolini e le olive nere.
È semplicemente un’insalata, un piatto unico estivo, fresco, veloce. Anche un po’ da single, se vogliamo.
Quello di cui vale la pena parlare invece sono l’infinità di salsine con cui si può condire un insieme di ingredienti a volte persino banali come questi.
Per preparare i miei condimenti per le insalate, inserisco in un barattolo (Bormioli se ho ospiti o anche di recupero della marmellata Bon Maman se mangiamo da soli…) tutti gli ingredienti e shakero come una matta: è il modo più semplice per ottenere emulsioni perfette.

L’insalata di oggi (lattuga, pomodori, patate lesse, tonno, alici e uova sode) l’ho condita con olio, aceto balsamico, senape, pasta d’acciughe, pasta di olive nere, sale e pepe.
Pomodorini, cipolla rossa, sgombri, cetrioli e provolone li condisco invece con olio, succo di limone, origano, semi di sesamo, peperoncino frantumato, sale e pepe bianco.
Prosciutto cotto, emmental, finocchio e noci invece con olio, Marsala, succo d’arancia, sale e pepe.
Gamberetti, ananas e insalata iceberg, con maionese, ketchup, peperoncino in polvere, succo di ananas e di limone, sale e pepe.
Soncino, petto di pollo grigliato, pinoli, mela e bacon fritto, con aceto balsamico, olio, sale e pepe.
Fagioli cannellini, tonno, cipolla, uova sode con peperoncino, aceto bianco, olio, sale e pepe.
Carote, cavolo cappuccio, zucchine a julienne e cipollotto fresco con miele, aceto, olio, sale e pepe e copro con fettine di prosciutto crudo dopo aver mescolato l’insalata.

Insomma piatti unici semplici ma stuzzicanti se ne possono preparare all’infinito, con ingredienti sempre diversi. Questi solo solo alcuni esempi di preparazioni adatte al caldo estivo, che non necessitano di cottura. Insalate “easy” che in genere tutti gradiscono.

La salsa semplice di more (con le bionde non riesce)

Se passeggiando ai margini del boschetto di cui abbiamo già parlato, aveste raccolto più more di quante ve ne servono per il dolce, ma non abbastanza per la marmellata, potreste preparare una di quelle salse senza cottura così chic, che a poche persone viene in mente di utilizzare anche per guarnire piatti semplici, quasi di tutti i giorni.
Con le more (di rovo, non di gelso, lo avevate capito vero?), ma in realtà anche con i lamponi solo che questi ultimi bisogna andare a comprarseli perché sulle colline del Garda non nascono spontaneamente, si può mettere insieme un’eccellente salsa di accompagnamento al tonno affettato sottile, appena scottato in padella antiaderente o sulla piastra, che gli fa subito cambiare il solito sapore, eccellente ma ripetitivo del condimento olio e limone a cui siamo abituati.

Salsa alle more

Occorrono 2 tazze di more fresche e ben sciacquate che si frullano, tenendone da parte qualcuna per decorare il piatto, con il succo di 1/2 arancia, 1 cucchiaio di salsa di soia, 1 cucchiaino di zucchero di canna, 1 cucchiaio di aceto di mele.
Si appoggiano le fettine sottili ti tonno scottato su un piccolo letto di rucola condita con pepe, sale e olio, si cospargono di salsina e si decora con le more tenute da parte e qualche fettina di limone.

Le mie Girelle salate

Stasera qualcuno si ferma a cena. Non c’è problema: facciamo un risottino con i gamberi e un’insalata e poi scongeliamo il semifreddo al limone che adesso sapete fare anche voi.
In attesa che il risotto si cuocia, con lo Spritz o il Prosecco serviamo due “girelle” salate che comincio a preparare subito.

Girelle salate

Ci vogliono 2 confezioni di pasta sfoglia rettangolare più alcuni ingredienti che è sempre meglio avere in casa, perché sono la ciambella di salvataggio di molte improvvisazioni e si prestano ad infinite soluzioni dell’ultimo momento.
Preparo un impasto (che spalmerò sulla prima sfoglia) tritando con la mezzaluna: tonno, alici, capperi e pomodori secchi ben sgocciolati e completando con un pizzico di peperoncino in polvere. Preferisco non frullare gli ingredienti di questa farcia perché trovo più gustoso un impasto bello consistente piuttosto che uno simile agli omogeneizzati. Le quantità sono a discrezione dello chef, non c’è una regola.
Sulla seconda sfoglia spalmerò invece un insieme consistente di formaggio stracchino mescolato energicamente con qualche abbondante cucchiaiata di pesto, noci tritate e grana, o pecorino e una macinata di pepe nero.
La pasta va arrotolata su se stessa come nella foto, badando che la farcia non esca e poi tagliata a rondelle di circa 1 cm di altezza che vanno accomodate sulla placca del forno e cotte per 7-8 minuti a 180°.

Il mio consiglio è: fatene tante, perché piaceranno da morire!
Non male per una cenetta improvvisata, vero?

Crab cakes… di tonno

Le Crab cakes (tortini di granchio) sono una specialità del New England, ma negli Stati uniti si possono gustare, con pochissime variazioni, dappertutto: a Tampa, a Santa Monica, a Las Vegas, a Sausalito e via dicendo.

Meno male, perché sono in assoluto la mia prima opzione di scelta quando sono in un ristorante Americano. Mi piacciono così tanto che ho imparato a farle anche col tonno! D’accordo, non sono proprio la stessa cosa, ma anche le mie hanno un ottimo sapore e questa ricetta è un interessante surrogato, se proprio sono in crisi di astinenza e la dispensa piange per la mancanza delle indispensabili scatolette di polpa di granchio.

Allora, le mie cosiddette “Tuna cakes” le faccio così.

20130623-131726.jpgRiunisco un una ciotola la polpa sgocciolata di 2 scatolette grandi di tonno al naturale, 1 uovo, 1 cucchiaio di salsa Worcestershire, 3 fette di pancarrè senza crosta, frullate, un cucchiaio di prezzemolo tritato, 1 cucchiaino di erba cipollina tagliuzzata, un pizzico di sale, una macinata di pepe, del peperoncino tritato in quantità a piacere e mescolo tutto.
Formo con le mani delle polpettine schiacciate (se no all’interno non cuociono) e le friggo il olio caldo.

Parola mia, se non mangiate abitualmente quelle originali, le troverete eccellenti. Provate a intingerle nella salsa tartara, poi mi direte.

Rendiamo elegante la pasta avanzata

Ve lo siete ricordato ieri di buttare una dose doppia di penne, rigatoni, o tortiglioni? Bravi. Oggi in un attimo si può così preparare un piatto moooolto elegante, che quasi quasi io inviterei qualcuno a cena tanto per fare bella figura!
Cosa ve ne pare?

PastaServono: uno stampo a ciambella, 200 gr di prosciutto di Parma, 8-10 acciughe arrotolate, 1/2 vasetto di giardiniera, ma non quella sott’aceto, quella sott’olio più delicata, qualche oliva denocciolata, una cucchiaiata di capperi dissalati e sciacquati, 1 o 2 scatolette di tonno e naturalmente la pasta del giorno prima.
Si fodera lo stampo con la pellicola e poi con le fettine di prosciutto. Si condisce la pasta con il tonno, le verdurine e le acciughe e di accomoda all’interno dello stampo, si compatta e di tiene in frigorifero per qualche ora. Si capovolge su un piatto da portata e si riempie il foro centrale con l’altro mezzo vasetto di giardiniera, ma anche con una bella burrata sfilacciata.

Facilissimo. Fresco.

Fiori di zucca a sorpresa

Per farmi perdonare della crostata di qualche giorno fa, vi do l’imbeccata per un piatto unico sfizioso che dà grande soddisfazione ma apporta poche calorie.
È una preparazione un po’ lunghetta, ma per niente difficile.
Gli ingredienti sono quelli della foto qui sotto.

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Si tratta di: riso bollito (parboiled così non scuoce ed è anche ipocalorico), tonno al naturale sgocciolato, alcune zucchine piccole affettate e saltate brevemente in padella con poco olio, buccia di limone grattugiata, sale, pepe e curry che si mescolano insieme.
Con questo composto farcisco dei fiori di zucca che inforno per una decina di minuti a 200° irrorati con due cucchiaiate d’olio.

Sempre approfittando del freddino di questi giorni, usate il forno come non avete mai fatto negli altri anni in questa stagione e divertitevi con piatti nuovi e interessanti.