Oggi, se volete assaggiare qualcosa di storico e tradizionale e soprattutto molto francese, vi “racconto” la ricetta della Salade Lyonnaise del maestro Paul Bocuse, così se vi incuriosisce la potete provare.
La prima volta che siamo andati a Parigi, abbiamo fatto il viaggio in macchina, prima attraverso il traforo del Frejus, poi via Lione fino alla Ville Lumière.
Lione, nota come “la bonne bouffe”, è una città deliziosa, patria dello chef internazionale Paul Bocuse, padre della Nouvelle Cuisine.
Allora però non lo sapevamo perché l’amore e la conoscenza della buona cucina erano solo in embrione, e pensare che quella Lionese è considerata la gastronomia migliore di Francia!
I pittoreschi “bouchons” (osterie che prendono il nome dai tappi di sughero delle bottiglie) della Città Vecchia rendono da sempre impareggiabili, con le loro specialità, i pasti sia dei turisti che degli abitanti del luogo.
I piatti più noti di quello che è conosciuto come il più grande quartiere Rinascimentale d’Europa, sono le insalate che si ispirano alle ricette proprio di Bocuse.
Senza sapere che si trattava di un piatto “con pedigree” ne abbiamo assaggiata una, la tipica Lyonnaise, che ogni tanto ripropongo soprattutto perché è insolita e ci piace, oltre a far parte dei nostri ricordi.
Be’, più miei che di mio marito perché mentre io sono affetta da una memoria di ferro, lui è piuttosto scordarello.
Si sciacqua un cespo di insalata riccia, si scola e si asciuga.
Si lavano e si pulisco molto bene 250 gr di fegatini di pollo e si fanno saltare velocemente nel burro a fuoco vivace, si salano e si tagliano a fettine dopo la cottura perché devono restare leggermente rosati e cremosi all’interno.
Si friggono 120 gr di bacon a cubetti finché non diventano croccanti, si tolgono dalla padella e nel suo grasso si fanno dorare 4 fette di pancarrè a cubetti.
Si cuociono 4 uova pochè, vale a dire in camicia, una alla volta, e si tolgono delicatamente con la schiumarola per non romperle.
Si prepara il condimento mescolando con una piccola frusta 80 ml di olio, 2 cucchiai di aceto di vino rosso, 1 cucchiaino di senape antica, quella granulosa e molto aromatica, sale e pepe e si possono assemblare i piatti.
Si dispone una manciata di insalata spezzettatata su ciascun piatto, si suddividono i fegatini e il bacon, si coprono con i cubetti di pane fritti, si appoggia sopra l’uovo e si distribuisce il condimento.
Questa ricetta è una delle tante versioni di un’insalata tipica di Lione che si può assaggiare sulla via di Parigi e una volta arrivati a Parigi, anche nei Café e nei Bistrot: rustica, semplice e gustosa, per appetiti robusti.
Un’ insalata molto ricca, un piatto unico veramente buono ma… i fegatini di pollo non riesco proprio a mangiarli. Che dici… posso ometterli? Ne risente molto il piatto?
Capisco il problema, Manu. I fegatini di pollo sono un ingrediente un po’ particolare e non piacciono a tutti. Prova così: al loro posto tagliuzza della bresaola e l’insalata sarà comunque buonissima. Naturalmente questo ce lo teniamo per noi eh!
Un abbraccio.
hihihi! proverò!!! bacio
wow, devo dire che non l’ho mai assaggiata, sembra deliziosa! la prima volta che torno in Francia devo provare assolutamente 🙂
A noi è piaciuta molto, tanto che la faccio di tanto in tanto anche a casa. È proprio dai Francesi che ho imparato a mangiare le insalate come piatto unico e non sono più tornata indietro!
Un’insalata completa e piena di gusto. 😀
Però mi hai messo curiosità di provarla con la bresaola come suggerisci alla cara Manu perchè in effetti i fegatini di pollo non sono graditi da tutti. Le insalatone soprattutto nei mesi caldi le propino in tutti i modi, ora mi segno pure questa per integrare i menu.
Un bacione cara Silva 😉
Affy
Oh oh, ma la modifica non doveva restare segreta!?
Mi è venuta in mente la bresaola perché il suo sapore robusto dovrebbe legare con gli altri ingredienti, ma dato che vogliamo modificare la ricetta alla faccia di Bocuse, perché non utilizzare per esempio due filetti di sgombro sott’olio sgocciolati…?
Adesso però la pianto di pensarci su o finirò col sostituire anche altri componenti essenziali e ne uscirebbe tutta un’altra insalata! Me la tengo invece di riserva per pubblicarli più avanti se mai, così ho pronta un’altra idea da condividere.
Buon pomeriggio e un sacco di abbracci.
Vien subito voglia di prendere un volo! Intanto stasera un po’ di Francia me la porto a casa. Grazie!!
La cucina francese mi è di grande ispirazione, infatti di tanto in tanto attingo ai manicaretti d’Oltralpe le idee per la mia cucina e i miei post.
Che buona Silva, la voglio provare, ma davvero tuo marito e’ scordarello, 😀 sei unica, baci cara, grazie per la ricetta, mi piace molto, anche noi mangiamo spesso l’insalata come piatto unico, alla sera, certo che la tua proposta e’ un piatto piu’ che completo!
Oh come sono felice che a te i fegatini piacciano, ma non a tutti perché sono un po’ particolari come gusto e come consistenza. Però secondo me il buon Monsieur Bocuse ha creato proprio un bell’abbinamento, molto gustoso. Magari questa insalata è più adatta ad un pranzo che a una cena perché è proprio complessa con uovo e tutto.
Mio marito? Sì! Non si ricorda quasi niente, meno male che ci sono io se no sarebbe proprio come la Drew Barrymore di “50 volte il primo bacio” senza le attenuanti dell’amnesia però! È solo distratto e poco attento: lui dice che è perché è troppo concentrato su di me e il resto gli sfugge…
Buonanotte Laura, domani ti dico un bella cosa.
Penso anch’io che sia meglio a pranzo, piacera’ a tutti, a mia figlia sopratutto!! Siete incredibili voi due, pero’ e’ bello quello che ti ha detto, e’ un uomo amorevole! Buonanotte a te, ma domani, dimmela adesso, poi non dormo, 😀
È in stampa il mio secondo libro che dovrebbe essere disponibile nel giro di 1 mese più o meno. È quello che parla dei nostri viaggi negli Stati Uniti, delle particolarità e le abitudini degli Americani, dei paesaggi selvaggi e delle grandi metropoli, di quello che ci è capitato e naturalmente della loro cucina. Si intitola “U.S.A. & Jet, ovvero come sopravvivere ai viaggi fai da te in America” perché non ci siamo mai andati coi viaggi organizzati, ma sempre noleggiando un’auto, liberi e felici con le canzoni di John Denver alla radio. È venuto un libro divertente e anche utile, da consultare all’occorrenza.
Tutto qua, ma mi faceva piacere che lo sapessi subito! Un abbraccio.
Grazie Silva, che notizia stupenda, lo comprero’ appena esce, che forte il titolo, sei un tesoro, adesso dormo contenta, ❤