Corn dogs

20141022-005546.jpgUno dei Parchi Nazionali che abbiamo visitato negli Stati Uniti è stato il Parco delle Sequoia: un’immensa foresta che si estende sulle pendici della Sierra Nevada.
Ad essere fortunati, all’interno del Parco ci si imbatte in caprioli, orsetti lavatori e volpi. Raramente in linci e puma, sempre se si è fortunati… altrimenti è meglio mettersi a correre!
Ho avuto lì il mio primo incontro con un ranger, altissimo e allampanato come gli alberi che sorvegliava, con in testa tanto di regolamentare “cappello da Sergente” esattamente come quello del Ranger Smith di Yoghi e Bubu o del Ranger Woodlore, quello dell’Orso Onofrio.
Il nostro ci ha indicato come arrivare al General Sherman Tree, un albero alto più di 80 metri, che vanta la venerabile e incredibile età di 2600 anni e ci ha dato anche un utile e goloso suggerimento per il pranzo.
Abbiamo mangiato per la prima volta corn dogs e chili dogs in una vera capanna di tronchi con vista sui boschi e i picchi montuosi.
I Corn dogs sono un peccato di gola, un attentato alla dieta, una bizzarria alimentare insomma alla quale noi Italiani non siamo abituati, ma una volta nella vita secondo me si devono provare, entro certi limiti, anche le eccentricità culinarie.

20141022-010238.jpgQuesti sono ingredienti e dosi per preparare 8 corn dogs:
1 tazza di farina 00
1/2 tazza di farina di mais “fioretto”
1 cucchiaio di zucchero
1 bustina di lievito in polvere per torte salate
1/2 cucchiaino di sale
2 cucchiai di olio di oliva
1 uovo
1/2 tazza di latte
8 würstel tipo Frankfurter
8 lunghi spiedini di legno
olio per friggere
Si spennella con poco olio ogni würstel e si infila in uno spiedino di legno nel senso della lunghezza. Si passa nella farina e si fa aderire bene.
Si miscelano le farine con lo zucchero, il lievito in polvere per torte salate e il sale, si aggiunge l’olio d’oliva e si mescola: risulterà un composto granuloso che andrà diluito con l’uovo leggermente sbattuto e il latte.
Si mescola ancora delicatamente controllando che la pastella non sia troppo liquida.
Si immergono i würstel uno alla volta, facendola aderire bene alla superficie infarinata.
Si fa scaldare l’olio e si friggono finché non sono belli dorati.
Si servono con le classiche salse da hot dog: senape, maionese, ketchup e si completano con insalata di cavoli, crocchette di patate, pannocchie bollite e panini al latte.

Believe it or not, sono deliziosi… ma non chiedetemi se si digeriscono facilmente!
Se volete assaggiarli, senza arrivare fino al Parco delle Sequoia, li potete mangiare anche a Disneyworld nel settore Frontierland, oppure passare da me.
Come vi è più comodo.

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Plumcake salati per il pic nic di Pasquetta

Ormai vi toccherà di sentirmelo dire di tanto in tanto: non manca poi molto a Pasqua e a Pasquetta!
Che si faccia o no la gita fuori porta, credo che una delle tradizioni da mantenere sia quella del pic nic di Pasquetta.
Gli anni in cui si passa la Pasqua al Lago, il Lunedì dell’Angelo pranziamo sul terrazzo con un buffet freddo che offre il vantaggio di poter essere preparato in anticipo e di non richiedere troppe formalità.
Uno dei piatti immancabili sono i plumcake salati, molto graditi, che si possono offrire anche tiepidi.
Me li ha fatti ricordare Marilena in the kitchen la settimana scorsa, quando ha pubblicato la ricetta di un plumcake appunto, molto gustoso.

20140310-010914.jpgIn queste occasioni ne faccio due o tre versioni, non di più perché nel forno non mi ci starebbero tutti insieme in un’unica infornata.
Dunque preparo la base, che è comune a tutte e tre le varianti che ho scelto oggi.
Emulsiono con le fruste elettriche 4 uova, 250 ml di latte, 150 ml di olio e 1 pizzico di sale.
Sempre aiutandomi con le fruste incorporo 400 gr di farina setacciata, 100 gr di parmigiano grattugiato, 1 bustina di lievito per torte salate e 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio.
Divido il composto in 3 parti.
A una aggiungo 50 gr di gherigli di noci pestati nel mortaio, 1/2 cucchiaino di timo secco, 100 gr di emmental grattugiato e 100 gr di mortadella di Bologna tritata.
Alla seconda incorporo 100 gr di salamino piccante affettato molto sottile, proprio a velo, 1/2 cucchiaino di origano, 150 gr di scamorza a cubetti, 30 gr di olive nere e 50 gr di pomodori secchi tritati insieme.
All’ultima unisco 100 gr di prosciutto cotto tritato grossolanamente, 100 gr di provolone grattugiato, 1 cucchiaino di prezzemolo tritato e 100 gr di funghi trifolati tagliuzzati a coltello.
Fodero i miei 3 piccoli stampi da plumcake con la carta forno inumidita e strizzata e verso in ognuno un composto.
Li livello e li inforno a 180 gradi per 40-45 minuti.

E mi fermo qui, ma se avessi un forno più grande e più stampi… ne potrei fare ancora almeno altri 3 tutti diversi.

Scones salati

Gli scones sono focaccine dolci di origine anglosassone che normalmente si mangiano spalmate di miele, burro e marmellata, o lemon curd, sorseggiando il tè.
Oppure, possono diventare focaccine salate, da farcire di ingredienti golosi e servire con l’aperitivo, tipo una flûte di Prosecco, uno Spritz, un Bellini.

20140304-214239.jpgPer preparare gli scones salati bisogna mescolare in una ciotola con la punta delle dita 120 gr di burro freddo tagliato a pezzettini con 400 gr di farina, una macinata di pepe e un pizzico di sale.
Ottenute delle grosse briciole (come quando si fa la brisè), si aggiungono un po’ alla volta 50 ml di panna, 200 ml di latte, in cui si sono sciolti 2 cucchiaini di lievito per torte salate.
Si lavora l’impasto prima con una forchetta, poi sul piano del tavolo e si stende con il mattarello in uno spessore di circa 2 cm.
Con il coppapasta si ricavano dei dischetti di 4-5 cm di diametro e si infornano a 120 gradi per una ventina di minuti. Devono risultare belli dorati.
Si sfornano, si fanno raffreddare su una gratella, poi si tagliano e si farciscono secondo il proprio estro e la propria fantasia, o secondo quello che si ha in frigorifero.

Il bello di queste libere interpretazioni dei classici (e gli scones sono le più classiche tra le specialità da forno scozzesi) è che non hanno limiti e si prestano ad essere farciti in mille modi.
– Diventano sofisticati con robiola, salmone affumicato, succo di limone e aneto.
– Tranquilli e un po’ scontati con prosciutto di Praga, salsa tartara e provolone.
– Sfiziosi con mascarpone, fichi secchi e prosciutto di Parma.
– Classici con tonno, acciuga, maionese e una fetta di uovo sodo.
– E infine insoliti, come piacciono a me, con pezzetti di pollo arrosto (anche avanzato), burro e salsa di ribes e mirtilli, quella di cui a suo tempo vi ho dato la ricetta.
Teneteveli a mente questi abbinamenti: possono tornare utili anche per i sandwich da portarsi dietro nelle scampagnate di primavera o per un pranzo informale in terrazza o in giardino.