Coppe di banane con gelato alla vaniglia

Chiamarlo ricetta è un’esagerazione, perché questo è solo un fresco e goloso suggerimento per un dessert della domenica senza pretese e senza fatica.
Occorrono solo un barattolo di gelato alla vaniglia, una manciata di frollini al burro, limone, rum, cannella, zucchero e banane.

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Il lavoro più grosso consiste nell’affettare 2 banane che si mettono in una ciotola con il succo di 1/2 limone e 1 cucchiaio di zucchero a velo e si può già passare ad assemblare i calici o le coppette.
Si mescola energicamente una confezione di gelato con 1 cucchiaino colmo di cannella in polvere e 2 bicchierini di rum per dargli la consistenza di un semifreddo e se ne mettono un paio di cucchiaiate sul fondo dei bicchieri scelti, si prosegue con le fettine di banana sgocciolate, 2-3 biscotti sbriciolati tra le dita e si ricomincia una seconda volta nello stesso ordine fino ad arrivare all’orlo del bicchiere scelto.

Facile, rinfrescante, veloce e delizioso: perfetto per una domenica pigra e afosa.

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Pesche al Porto con gelato e amaretti

Adoro le pesche al forno, quelle morbide, golose, un po’ antiquate, quelle che si facevano una volta, farcite con gli amaretti, il cacao e la marmellata.
La mia ricetta l’ho postata anche l’anno scorso, se la volete rivedere basta cliccare su https://silvarigobello.com/2014/06/21/le-pesche-al-forno/
Quest’anno faceva troppo caldo per rifarle e dunque ho pensato ad un dessert altrettanto saporito e profumato, ma meno impegnativo, almeno nella realizzazione, perché l’effetto finale, grazie ad una quenelle di gelato e una sbriciolata di amaretti è comunque molto invitante oltre che elegante.

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Si lavano con cura e si tagliano a metà 4 pesche perfette, mature e sode, e si privano del nocciolo. La buccia invece si lascia, per il momento.
In una padella larga abbastanza per contenerle, si fanno sciogliere con 30 gr di burro con 1/2 bicchiere di Porto, 2 cucchiaini di zucchero e ci si adagiano le pesche con la parte tagliata in alto.
Si mette il coperchio e si fanno cuocere a fuoco medio per circa 5 minuti.
Si rigirano con l’aiuto di una spatola e di un cucchiaio.
Adesso con una pinza si toglie la pelle, che verrà via tutta intera molto facilmente lasciando in vista la polpa liscia, dolce e rosata. Se si incontra resistenza nell’eliminarla, si copre nuovamente con il coperchio e si cuoce qualche altro minuto.
Si lascia intiepidire e si impiatta 1/2 pesca in ogni coppetta da macedonia con accanto una quenelle di gelato alla vaniglia.
Si aggiunge qualche cucchiaiata del delizioso sughetto rimasto in padella e si sbriciola su tutto 1 amaretto a testa.
Si decora con qualche altro amaretto mignon e si serve prima che il gelato sia completamente sciolto.

Non è un dessert veloce come dicevo? Ma è delizioso.
Come sempre il Porto è intercambiabile con il Marsala e il Madera, mentre gli amaretti non vanno assolutamente sostituiti con nessun altro biscotto.
Per quanto riguarda il gelato alla vaniglia, quello della Häagen-Dazs, in casa non manca mai perché mio marito lo abbina a più ricette, oppure per disperazione, se non c’è un vero dessert lo mangia a cucchiaiate, ma se vi va di scoprire anche oggi il segreto dello chef, be’ assaggiate le mie pesche con il gusto alle noci macadamia… e poi mi direte.

Pere al vino con gelato alla vaniglia

In genere utilizzo il microonde quasi esclusivamente per scongelare o per riscaldare i cibi già cucinati.
Una delle pochissime ricette a microonde che faccio spesso sono le pere al vino: un dessert semplicissimo e molto ghiotto che, accompagnato da qualche cucchiaiata di gelato alla vaniglia, diventa anche raffinato.

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La realizzazione di questa ricetta consiste nel preparare in pratica un vin brûlée con una bottiglia di ottimo vino rosso, 100 gr di zucchero, 2 chiodi di garofano, 1 pezzetto di buccia di limone, 2 bacche di ginepro e 1/2 stecca di cannella che si fa sobbollire piano fino a ridurlo di 1/3.
Si sbucciano 6 pere kaiser e si accomodano ben vicine in una ciotola di porcellana o in una pirofila che le contenga di misura.
Si coprono completamente con la riduzione di vin brûlé e si fanno cuocere nel microonde alla massima temperatura per 10 minuti, si girano tutte aiutandosi con due cucchiai e si prosegue la cottura per altri 10.
A questo punto le pere dovrebbero risultare tutte uniformemente colorate di rosso, abbastanza morbide da poterci infilare uno stuzzicadenti, ma ancora piuttosto sode.
Si lasciano intiepidire, si accomodano sui piatti individuali, si tagliano a ventaglio, si aggiunge una cucchiaiata di gelato alla vaniglia, si spolverizza di cannella in polvere e si completa col sugo dolce e aromatico raccolto dal fondo della ciotola in cui sono state cotte le pere.

Vi dirò di più: oltre che gustose e piuttosto belle, sono anche un eccellente digestivo grazie alle spezie che aromatizzano il sugo.

Ovvia, scontata, semplice, squisita coppa di frutti di bosco

Oggi è stata una domenica particolare, molto bella, anche dal punto di vista meteo.
Per noi è cominciata bene già stamattina perché io e il mio famoso marito ci siamo commossi leggendo insieme questa frase: “Un uomo e una donna che formano una coppia non hanno paura di niente, ma sono padroni di tutte le bellezze del mondo protetti dal bene che si vogliono.”
E questo ci ha riempiti di tenerezza e dato un’impronta di grande serenità e complicità alla nostra giornata.
Ma nonostante tutta questa dolcezza, dopo il pollo, avevamo comunque voglia di un dessert!
In frigo avevo i frutti di bosco per la crostata che avrei fatto nel pomeriggio, in freezer (chiedetelo a mio marito) non manca mai un barattolino di gelato Haagen-Dazs alla vaniglia, perché nella vita non si sa mai.
Dunque ecco una elegante coppa da riproporre anche agli ospiti.

20140608-000357.jpgFacile. Si sciacquano delicatamente i piccoli frutti, si tamponano e si versano in una ciotola.
Si condiscono con il succo di 1/2 limone, 1 cucchiaiata di zucchero vanigliato e diciamo 1 bicchierino di… granatina, che è l’ingrediente segreto che fa la differenza.
Fidatevi, nessuno la riconosce, ma dona ai frutti di bosco un aroma e un profumo molto seducenti.
Dopo aver mescolato con delicatezza, si divide nelle coppe e si completa con una pallina di gelato.
Insomma è quasi una mini coperchiona preparata senza nessuno sforzo!

Pesche Melba

Auguste Escoffier è forse il più celebre fra gli chef Francesi, colui che ha consacrato la cucina d’Oltralpe al ruolo di migliore gastronomia al mondo.
Tra il 1892 e il 1896 creò a Londra un delizioso dessert per la famosissima soprano Australiana Nellie Melba, nome d’arte di Helen Porter Mitchell, che ammirava moltissimo. In suo onore lo chiamò Pesca Melba. Appunto.
Per preparare le classiche, squisite pesche di Escoffier occorrono semplicemente: pesche, gelato alla vaniglia, lamponi e zucchero.
Tutto qua.
Si tratta dunque di un dessert raffinato e di una facilità estrema.
Ma andiamo con ordine.

20140501-014447.jpgSi tuffano in acqua bollente 2 belle pesche mature. Dopo 1 minuto si scolano, si fanno raffreddare in acqua e ghiaccio, si tagliano a metà, si pelano e si eliminano i nòccioli.
Si fanno sciogliere in una piccola casseruola 100 gr di zucchero con 250 ml d’acqua e si ottiene uno sciroppo nel quale si immergono le pesche. Si fanno bollire per 5 minuti e si lasciano raffreddare nel loro liquido.
Si scolano e si mettono in frigorifero.
Si frullano intanto 200 gr di lamponi, si uniscono allo sciroppo in cui sono state cotte le pesche e si passano al setaccio per eliminare i semini.
Si distribuiscono in 4 coppette 600 gr di gelato alla vaniglia, si appoggia su ognuno 1/2 pesca e si completa con la purea di lamponi.
Si possono decorare con qualche lampone intero e alcune lamelle di mandorle leggermente tostate.

Volendo fare subito questo gradevole e storico dessert, data la stagione si possono utilizzare direttamente le pesche sciroppate, così la fatica più grossa sarà quella di frullare i lamponi con qualche cucchiaiata di sciroppo di conservazione delle pesche e la sua realizzazione sarà ancora più veloce. Meglio di così.