Mia suocera Dina era una donna eccezionale che ci ha lasciati troppo presto.
La sua cucina è rimasta nella memoria di mio marito come una serie di punti fermi conditi di dolcezza e nostalgia.
Alcuni dei suoi piatti ho fatto in tempo ad assaggiarli anch’io, visto che come sapete la nostra storia d’amore dura dall’adolescenza e in questi lunghi anni di matrimonio ho spesso cercato di ricreare, attraverso molti tentativi, la magia di quei sapori che sono rimasti nei nostri ricordi, mentre le ricette originali ahimè sono andate perdute.
Alla fine, oltre ad un gustoso spezzatino di pollo coi porcini, ai sugoli e al tonno alla livornese, faccio anche le lasagne verdi al forno classiche, con ragù, parmigiano e besciamella ma con un imprevedibile strato di sugo con i funghi secchi a metà delle sfoglie di pasta, che pare ricordi molto da vicino i sapori perduti dell’infanzia di mio marito.
La ricetta non è niente di particolare, ma l’ho preparata con il consueto amore, un velo di malinconia e la certezza di essere approvata…
Volevo semplicemente condividerla con voi prima che faccia troppo caldo per usare il forno.
Si preparano le lasagne verdi con 400 gr di farina, 3 uova, 1 pizzico di sale e 140 gr di spinaci, che vanno lessati, strizzati, passati in padella per farli asciugare e infine frullati.
Si tira la sfoglia col mattarello o con la macchinetta oppure si compra già pronta.
Si prepara un ragù ricco di carne mettendo a freddo in un tegame capiente: 700 gr di manzo e maiale macinati, 200 gr di salsiccia spellata e sbriciolata, 100 gr di prosciutto crudo macinato, 1 costa di sedano, 1 carota e 1 cipolla tritati, 400 gr di passata di pomodoro, 1 foglia di alloro, le foglie di 1 rametto di basilico sale, pepe e 4 cucchiai di olio.
Si porta a bollore, e si fa cuocere per almeno 3 ore. A metà cottura si aggiunge 1/2 bicchiere di vino rosso e si continua a farlo sobbollire piano piano finché i grassi non diventano trasparenti.
Si mettono a bagno in acqua tiepida per una mezz’oretta 50 gr di funghi porcini secchi, poi si tritano grossolanamente. Nel frattempo in un piccolo tegame si fanno imbiondire con 30 gr di burro 1 spicchio d’aglio intero, che va poi eliminato, e due begli scalogni tritati.
Si aggiungono i funghi, si regola di sale e pepe, si fa cuocere aggiungendo 1 mestolino di brodo e mescolando di tanto in tanto.
Quando il liquido è stato completamente assorbito, il sughetto di funghi è pronto. Si completa con del prezzemolo tritato e si tiene da parte.
Si prepara la besciamella nel solito modo con 1 litro di latte intero, 100 gr di burro, 100 gr di farina, 1 bella grattugiata di noce moscata e 1 pizzico di sale.
Si lessano le lasagne poche alla volta in abbondante acqua salata a cui di aggiunge 1 cucchiaio d’olio per essere certi che non si attacchino fra loro in cottura.
Si stendono su un canovaccio e quando sono tutte pronte si procede a formare gli strati in una larga pirofila imburrata: lasagne, ragù, besciamella, grana grattugiato per 3 volte, nel quarto strato si sostituisce il ragù di carne con il sugo di funghi e si procede fino ad ottenete 6 strati di pasta.
Si cosparge la superficie con la besciamella e si completa con 2 cucchiaiate di grana che aiuterà la gratinatura. In totale ci vogliono 120 gr di grana grattugiato.
Si inforna a 180 gradi per una ventina di minuti. Quando si sforna è meglio aspettare almeno 5 minuti prima di fare le porzioni così la besciamella ha il tempo di compattarsi leggermente.
So già che mi pioveranno addosso un sacco di critiche: troppo questo, troppo quello, tre ore di cottura scherziamo, ma i funghi sono necessari…
Non vi chiedo di replicare questa ricetta. Se vi va prendete semplicemente lo spunto per preparare le lasagne con i condimenti, le carni, le spezie e le cotture che fanno parte delle vostre abitudini.
Queste sono semplicemente le lasagne di mia suocera Dina. Sono straordinarie. Hanno un sapore unico, che non voglio vada perduto.
Lo condivido con voi perché so che saprete farne buon uso.
di fronte a un dolce ricordo e alla bontà del piatto non c’è caldo che tenga
Grazie Marina, questo è proprio lo spirito con cui ho postato la ricetta di oggi. Ci sono piatti che il più delle volte cucino proprio per mantenere vivi i ricordi.
Le lasagne portano con sé tanta poesia, ricordi e un sapore senza eguali😊
I ricordi e le emozioni sono gli ingredienti principali di certi piatti.. quelli che mi sono particolarmente cari e che spesso condivido con voi che sapete apprezzare la ricetta e la storia che l’accompagna.
Felice week end, madrina!
Grazieeee😊 nn sai quanto sono emozionata….
Certi piatti ci accompagnano nella vita e anche se ce ne dimentichiamo per parecchio tempo, basta un pensiero, un ricordo per riportarli quasi magicamente in vita!
Un bel ricordo di Dina, Silva
Un abbraccio
Grazie Lella. Io è te abbiamo già condiviso la tenerezza di certi ricordi legati anche alle nostre rispettive nonne e alla loro cucina, vero?
Ricambio l’abbraccio, cara e sensibile amica.
Silva sei persona dolcissima, le lasagne come le faceva mia mamma provo a farle anch’io da sempre ma le sue ❤ erano super, la tua ricetta, anzi di tua suocera, 🙂 e' ottima, nessuna critica, anzi mille lodi e appunti per farla proprio come ce l'hai proposta, un bacione e buon sabato sera! Laura.
Felice sabato sera anche a te, Laura cara. Grazie per aver apprezzato questa ricetta, che oltre ad essere squisita, mi è molto cara.
❤
ma che fameeee! buona domenica!
Simi
Anche a te, Simi! Grazie.
Silva, con questo piatto hai accarezzato il ricordo di una persona cara,molto bello il tuo pensiero di condividerlo con tanta tenerezza.
Sai , Ines, ormai nel mondo del blog mi sento davvero in famiglia, quindi mi sembra naturale condividere oltre alle ricette anche le emozioni.
Silva cara. lo sai che a casa mia le lasagne si fanno come da te? Solo che noni non mettiamo la besciamella (Ai miei genitori non piace), ma la panna da cucina. Comunque hai ragione, sono davvero strepitose! Roberta.
Anch’io in qualche ricetta aggiungo la panna da cucina, sai Roberta, ma questa va lasciata così com’è perché è un ricordo di famiglia.
Buona serata, cara.
Da parte mia nessuna critica solo “un sacco di complimenti” perchè vedere l’amore di una nuora nei confronti di una suocera rallegra l’animo. E ti rende ancor più la bella persona che abbiamo tutti conosciuto in rete.
Un ricordo deve restare inalterato nella memoria e questa ricetta della Signora Dina lo dimostra.
Ti sono grata Silva per tutto questo.
Affy
Io sono grata a te e alle tante amiche che hanno colto l’aspetto fondamentale di questa ricetta, che indipendentemente dall’aspetto umano, è veramente ottima.
Grazie come sempre per la considerazione che riservi ai miei post.
che grande donna doveva essere tua suocera….ti ruberò questa ricetta..grazie cara
Grazie a te. Sono stata benedetta con le donne della mia famiglia: mia nonna, la mia mamma, mia suocera, mia figlia, mia nuora, perfino le mie consuocere sono o sono state persone straordinarie.
Oltre ai sugoli, che ho postato all’epoca della vendemmia, vedrò di condividere qualche altra ricetta della Dina, le poche che sono rimaste nella memoria.
Buon pomeriggio Sara.
hai avuto fortuna ma sicuramente è anche merito tuo si vede che sei una gran bella persona… ❤
Le lasagne della signora Dina sono già nel mio libro oltre che nel mio cuore: sono perfette, sanno di nonna dolcissima!
Grazie Silva di averle volute condividere con noi!
Grazie a te, Tiziana carissima, che sai cogliere sempre le sfumature oltre la ricetta.