La Giulietta è la consuocera con cui divido l’amore per il nostro straordinario nipotino.
Il coniglio arrosto invece è un piatto che non mangio e non cucino, nonostante sia uno dei preferiti di mio marito, che fortunatamente può contare ogni tanto sulla generosità di nostra nuora e sull’abilità in cucina della sua mamma.
Vi passo la sua ricetta, così come me l’ha scritta personalmente. Mio marito garantisce che il risultato è eccellente.
Naturalmente dovrete procurarvi materie prime di ottima qualità e sicura rintracciabilità.
Vi occorreranno quindi:
– 1 coniglio intero, tagliato a pezzi
– 1 bicchiere di ottimo vino bianco Veneto
– 1/2 bicchiere di aceto di vino bianco
– 1/2 litro di brodo
– 1-2 scalogni
– 1 spicchio d’aglio
– salvia e rosmarino
– olio
– sale e pepe
Liberate accuratamente i pezzi di coniglio di tutto il grasso e lavateli sotto l’acqua corrente, asciugateli perfettamente con un canovaccio e metteteli a rosolare in un tegame preferibilmente di alluminio o antiaderente, senza aggiungere grassi.
Dopo qualche minuto spruzzate con l’aceto, lasciatelo evaporare e aggiungete circa mezzo bicchiere d’olio, l’aglio, lo scalogno tagliato in grossi pezzi e un mazzetto di salvia e rosmarino legati insieme con spago da cucina per facilitarne l’eliminazione a fine cottura.
Dopo aver lasciato rosolare la carne per circa 15 minuti, sfumate col vino e quando è evaporato aggiustate di sale e di pepe e coprite quasi a filo con del brodo caldo, anche vegetale.
Continuate la cottura a fuoco lento per circa un’ora a tegame coperto, ma dopo la prima mezz’ora verificate che il brodo non si sia completamente asciugato, altrimenti aggiungetene un altro mestolino.
A fine cottura la carne dovrà risultare morbida e il sugo ristretto. Servitelo accompagnato da patate al forno o polenta.
Questa è l’antica, vera, squisita ricetta casalinga Veronese del coniglio arrosto.
Sono le persone come la Giulietta che mantengono vive le tradizioni culinarie delle nostre famiglie, generazione dopo generazione.
Mi auguro ci sarà sempre qualcuno pronto a raccogliere questa eredità.
buonoooooo
È veramente squisito, ricco di sapori classici che ne fanno un piatto di famiglia.
Ecco un modo nuovo di cucinare il coniglio, lo proverò sicuramente e poi ne sento già il gusto in bocca. Ciaoo
Ciao, Bea! Tu lo consideri un modo nuovo, invece questo coniglio arrosto è cucinato in maniera assolutamente tradizionale per noi Veronesi. Com’ è vero che i gusti e i punti di vista sono infiniti!
Si forse nella fretta mi sono espressa male, intendevo dire un modo nuovo per me che per certi piatti non ho nessuna fantasia e, quindi, ben venga la ricetta tradizionale di Voi Veronesi. One Kiss Bea
Scusa Silva ma a me sembra “in tegame” più che “arrosto”..
Ad ogni modo l’aspetto è molto invitante.. :-).
Illuminami sulla differenza, per favore perché in Veneto “arrosto” ha il senso di rosolato con i classici odori. Se avessimo inteso “in tegame” darebbe stato “in tecia”. Giurerei.
E’ presto detto Silva: per me ( e penso anche per tutti i sardi) “arrosto” è tutto quello che è messo su uno spiedo o una gratticola e cotto sulla brace.
Vale anche la versione moderna della brace rappresentata dal forno. 🙂
Non è arrosto per esempio la carne in tegame che cuoce nel forno perchè di fatto è stufata usando il calore del forno invece del gas.
Per essere arrosto la carne deve cuocere con il suo grasso e con le spezie, senza vino o intingoli vari.
Tutto qui. 🙂
Non si è mai finito di imparare. Ogni Regione ha il suo lessico culinario.
io adoro il coniglio e ne ho giusto congelato uno in frezeer preso dal contadino…mmmmhhh….aspetto l’occasione giusta per cucinarlo e zac!!!
Non so come lo fai tu abitualmente, ma questo della Giulietta è semplice e squisito.
I will be visiting my Zia later in the week for a few days. I’m bringing coniglio and she will cook it for us in much the same way you’ve cooked it here. I’m sure your preparation is as delicious as hers. 🙂
Thanks for your confidence in my recipe, John. Enjoy your coniglio such my husband did!
anche questa ottima ricetta, con una piccola variante con pomodoro secco, appartiene alla tradizione della mia famiglia 🙂
peccato che il coniglio non venga apprezzaro, ma questa preparazione ……. sfido chiunque a non farsi tentare 😉
besos
Sally
p.s. perdonami se non sono molto presente, questi sono mesi “caldi” per il mio lavoro, ma ti seguo sempre con piacere.
Mia cara! Ti ringrazio invece e apprezzo moltissimo l’interesse che mi hai sempre dimostrato. Capisco perfettamente come gli impegni professionali ti tengano periodicamente lontana dal blog, o comunque dagli interessi personali: sono una pensionata, non solo una casalinga!
🙂 grazie
Bellissima ricetta e di sicurissimo risultato! Io il coniglio lo cucino, ma lo mangio molto poco… E quando lo faccio.. Mi invento cose strane 🙂
Quella della Giulietta è senz’altro una ricetta classica e tradizionale, mentre la tua è più sfiziosa e innovativa.