Insalata Nizzarda

Se siete convinti che cuocere due uova sode e lessare un mazzetto di fagiolini significhi cucinare… d’accordo: vi toccherà di cucinare anche oggi.
Se invece la pensate come me, questa insalata nizzarda vi consentirà di preparare velocemente un pasto completo e godervi la domenica pigramente e in libertà.

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Sono certa non occorrano spiegazioni, ma se avete bisogno di qualcosa, sapete dove trovarmi!
Buona domenica a tutti.

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Un’altra insalata semplice e gustosa

Soprattutto in questa stagione, le insalate secondo me sono i piatti più graditi.
Se ne possono fare di molti tipi e con molti ingredienti, sempre diverse, genuine e saporite.
La mia ultima creazione semplice e gustosa, ha tra gli altri componenti, la stracciatella di bufala di origine pugliese, generosamente fornitaci da un amico, che accentua la gradevole freschezza dell’insieme.

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Si sceglie una ciotola di vetro (una delle famose “coperchione”: io ne ho di diverse fogge e misure, per tutte le occasioni) perché si possano vedere gli strati, colorati e divertenti.
Si prepara una base con due manciate di spinacini lavati e asciugati con la centrifuga per l’insalata e si coprono con uno strato di peperoni rossi (o gialli) a cubetti, saltati in padella con olio e sale e sfumati con 1 cucchiaio di aceto balsamico, che gli da un certo brio.
Si prosegue con qualche cucchiaiata di pisellini surgelati semplicemente lessati, conditi con cipollotto fresco affettato sottile, olio, pepe e sale.
Si coprono con uno strato di stracciatella di bufala, uno di formaggio saporito tipo Edamer o Provolone e si completa con l’immancabile bacon croccante spezzettato, che dona a tutte le insalate quell’aroma affumicato che secondo me contrasta e insieme combina tutti i sapori.
Si porta in tavola senza mescolare per mantenere intatto il gradevole effetto a strati e si passa a parte una salsa fresca, cremosa e saporita secondo il proprio gusto.
Si può scegliere fra la Thousand Island, la Tartara, la Tzatziki o la Blue Cheese, per esempio, ma i più virtuosi si potranno limitare alla citronette.

Come al solito questa insalata è solo un suggerimento perché alcuni ingredienti si possono variare senza comprometterne il gradevole insieme di sapori.
Per esempio si possono sostituire gli spinacini con la misticanza, più varia, utilizzare i fagiolini, più di stagione, anziché i piselli e scegliere la ricotta, più leggera, al posto della stracciatella di bufala.

A rose is a rose is a rose

Senza scomodare Gertrude Stein, magari era più semplice spiegare alla maniera di Shakespeare che “una rosa con qualsiasi altro nome, avrebbe sempre lo stesso profumo”.
Bello vero? È una citazione approssimativa di una frase tratta da Romeo e Giulietta. Come resistere, visto che sono concittadina della Capuleti?
Era per raccontarvi che d’inverno faccio una pasta al forno con prosciutto e formaggio che per via della forma che assume si chiama “rose al forno”. Appunto.
È così buona che è un peccato non rifarla d’estate, però magari più leggera, più adatta alla stagione, col pesto e i fagiolini per esempio.

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Si preparano sul tavolo delle strisce di pasta per lasagne già scottate, si coprono con abbondanti cucchiaiate di classico pesto alla ligure e si distribuiscono sopra, allineati, dei fagiolini cotti a vapore o appena scottati (l’importante è che siano belli al dente), si arricchiscono di pinoli interi e noci pestate invece nel mortaio e si spolverizzano molto generosamente con parmigiano grattugiato.
Si arrotola ogni striscia di pasta su sé stessa dal lato più corto e si ottiene un cilindro che si taglia a tranci alti 3-4 cm. Se necessario si pareggiano e si allineano in una pirofila. Si coprono di besciamella e si infornano a 180 gradi per una ventina di minuti.

Capito tutto? La foto forse illustra il risultato molto meglio della mia spiegazione.