Fra torrone e mandorlato esistono alcune differenze legate alla zona di produzione e al metodo di preparazione di questi antichi dolci.
La città natale del torrone, nonostante si dica sia di origine Araba, pare essere Cremona, dove fece la sua prima apparizione al banchetto nuziale di Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti nel 1441. Aveva la forma della torre campanaria della città, il Torrazzo e probabilmente deve a questo il suo nome.
Il mandorlato invece nasce a Cologna Veneta, in provincia di Verona, dove era conosciuto all’epoca in cui questo territorio apparteneva al Dogato di Venezia (dal 1406 fino al 1797), come testimonia anche lo storico Alvise Zorzi.
Il mandorlato per noi Veronesi ha sempre rappresentato il fulcro del “piatto di Santa Lucia” (https://silvarigobello.com/2014/12/12/la-notte-di-santa-lucia/) insieme alle frolline e al croccante. Gli altri dolci, la frutta secca e gli agrumi facevano da semplice corollario.
Unendo la mia passione per i semifreddi e per la tradizione e quella di mio marito che già fa incetta di dolcetti per il timore che si esauriscano di qui a Natale, con una stecca di mandorlato, venduto in classiche scatole di latta, ho preparato questo dessert, che secondo me il prossimo mese diventerà un Must delle cene degli auguri.
Si frullano a intermittenza, perché non si polverizzino, 200 gr di Mandorlato di Cologna e si ottiene una granella grossolana e piuttosto irregolare.
Si mescolano insieme 50 gr. di zucchero a velo e 100 ml di Cognac o di Brandy.
Si uniscono 500 ml di panna leggermente montata con le fruste elettriche, che non deve essere troppo densa.
Sempre con le fruste a bassa velocità si amalgama tutto, si aggiunge il mandorlato, si mescola con una spatola e si versa in un contenitore con il coperchio, che si mette in freezer per 4-6 ore.
Al momento di servirlo, si distribuisce nei bicchieri usando semplicemente un cucchiaio passato sotto l’acqua calda del rubinetto di cucina.
I bicchieri si possono decorare con mandorle zuccherate, cioccolato a scaglie, praline o semplicemente con un rametto di ribes e una fogliolina di menta, che hanno i colori del Natale.
Le scatole di latta bianche, blu e oro delle vecchie ditte Garzotto e Marani si trovano ormai nei mercatini dell’antiquariato.
Ho anch’io una bella scatola mezza piena di mandorlato di Cologna a casa…che bontà!
Proprio non ci riesco…… il Blog, aveva un impatto immediato e diretto a lei…… coi suoi libri è diverso ora, più carezzevole e profondo…… è comunicare con lei, in modo diverso certo, è un filo “celeste” continuo…… Un affettuoso abbraccio a te Lino.
Non ricordo quanti libri tu abbia di Silva.nei prossimi giorni li pubblicherò a puntate, leggili ancora Marilena, le farà piacere
La ritroverai in tutta la sua bellezza , nella sua amabilità , nel suo fascino. Ne ritroverai il cuore e lo spirito
Un abbraccio
Lino
Ti ricordi Lino quando siamo venuti a casa a trovarvi? Quasi due anni fa, in febbraio…. Io, mio marito e la nostra cagnolina siamo stato accolti con grande affetto da te e Silva che nell’occasione aveva preparato un aperitivo delizioso: dei tramezzini tipici di nazionalità diverse con sopra le bandierine francese, americana ed italiana…. ed è stata in quell’occasione che mi avete regalato le copie bozza dei due primi libri….. e sopra ad ognuna una personale dedica di Silva….. Certo che seguirò i suoi scritti ….. lo farò con grande gioia. Oggi sul mio Blog ho pubblicato una ricetta per Silva ed ho scritto qualcosa per lei. Se hai piacere a leggerla, ne sarei lieta. Grazie. Un dolce pomeriggio a te.
Che buono !! Fantastico dessert per le feste… come tutti i tuoi piatti Silva. .. lo so che mi senti da lassù! Grazie Lino un abbraccio
Il pensiero che Silva ci possa continuare a vedere e sentire è ora
L’unica cosa che conta.
Provalo il dessert al mandorlato, è una cosa tipica della ns città
Non so se la conosci, dicono sia la città dell’amore, di certo
Per noi lo è stata. È bellissima come il mio amore perduto
Un abbraccio
Lino
Conosco molto bene Verona, mio marito lavora lì vicino e spesso parlavo con Silva di questo. Lo proverò sicuramente Lino. ti abbraccio
Che nodo alla gola! Lino sei speciale con questa tua forza di continuare la sua passione. E’ come averla sempre vicina a tutti noi che, in questo percorso da blogger e non solo, abbiamo imparato a volerle bene. Questa è un’altra delle chicche delicatissime e gustose che solo Silva sapeva preparare. Come dicevo a Silva, anche di questa ricetta ne faccio un bel copia ed incolla e la inserisco nella mia cartella “le chicche di Silva” sempre in vista sul mio desktop. Un grande abbraccio Bea
Grazie Bea,
Tu hai potuto vedere con quanta passione Silva parlava delle sue creazioni, mi fa piacere tu le conservi e le apprezzi.
Quando le replicherai mandale un pensiero e un bacio
Lino
Cercherò di replicarle ma non sarò mai alla sua altezza. Lei era un vero chef e come vedi dai commenti manca a tutti noi. Un bacio forte a te.
Mia mamma ogni anno per Natale acquistava il Mandorlato di Cologna veneta e per fortuna a casa ho ancora una scatola…vuota naturalmente.
Delizioso il dolce. Grazie Silva e grazie a te Lino.
Un dolce è un pensiero d’amore per i tuoi cari, la ricerca, la scelta, il piacere di sapere che stai creando qualcosa che li farà felici credo
Sia la cosa più importante
Poi chi la mangerà saprà che è stata pensata e fatta per lui e ne godrà fino in fondo
Grazie
Lino
E’ proprio così Lino
Il mandorlato è una dolce nota ma la dolcezza che ritrovo dentro ogni tua parola è una nota d’amore.
Grazie Silva cara, grazie di seguirci ancora …
Dolce Affy,
Siamo alle ultime ricette, ne ho ancora tre per i prossimi giorni, ti piaceranno, grazie per la tua presenza, riempie un po’ del mio tempo sempre perso nel pensiero di Silva, nel suo ricordo, nel dolore che non ha limite.
Preparati per il Natale, sai, Silva era gli anni scorsi già alla ricerca dei piatti per le Feste, gli arrosti, i primi Era già pronta ad addobbare la casa., sentiva così tanto questo periodo perché era famiglia per Lei
Era qualcosa di magico da condividere, da godere …
Grazie dolce Affy
Lino
Mi preparerò per il Natale Lino e dai libri pubblicati da Silva prenderò le ricette più belle illudendomi di saperle realizzare così come avrebbe fatto Lei perché il Natale è una festa unica, speciale.
E farò finta di non sentire, come adesso, la neve sul cuore …
Aspettavo questo momento 😦 avrei voluto raccontarle qualche storia che anche io conoscevo sul torrone, dal Sud, e che lei ricambiava con altre storie… Grazie, ho imparato qualche nuova cosa sempre grazie a lei 🙂
Il mandorlato è uno dei dolci che preferisco per le Feste Natalizie, la ricetta di Silva è fantastica perché pensata
per una tavola vestita di Festa.
Quest’ anno anch’ io preparerò le sue ricette, è un gesto d’ amore per sentirla vicina.
Grazie Lino.
Ciao Lino. Ho risposto al tuo grazie, da Affy, e io ringrazio te- e Silvia-. Avrei voluto conocerla, come blogger. Di sicuro, si sarebbe scritto parecchio (io quando comincio, poi, quasi non mi fermo….)- Di certo, pero’, sulla cucina avrei lasciato “parlare ” lei, tua moglie. Perche’ io la cucina proprio..Odio, i fornelli. E’ che sono da solo, e qualcosa la devo cucinare, ma proprio non mi piace…Silvia mi avrebbe insegnato molte cose. Ad una condizione, pero’: che io prestassi attenzione, ma ne dubito (odio i fornelli, anche se amo mangiare le cose cucinate bene 🙂
Ciao Lino, abbi coraggio; e scusami per il tono un po’ scherzoso del commento.
Marghian
Caro Marghiam,
Per via di negazione per la cucina allora siamo in due
È anche per il piacere di mangiare.
Se ti andrà di seguire i libri di Silva che pubblicherò per gradi avremo di che parlare non solo di cucina, ma di vita, gioie, ricordi, viaggi, esperienze
Mi farà piacere
Lino
La ricetta del mandorlato per le feste Natalizie è fantastica,preparerò questo dolce pensando alla cara Silva,grazie Lino
Grazie Lory
Vedrai che lo gradiranno tutti , io sono molto goloso e ne posso essere garante
Buona serata
Lino
Mi fido Lino 🙂
Silva me lo diceva che sei goloso, questa ricetta e’ deliziosa, lo faro’ anch’io il semifreddo al mandorlato , mi piace tanto anche la presentazione, grazie Lino, un abbraccio, a domani e buonanotte.
Quest’anno come dessert natalizio farò il ” mandorlato di Silva” sarà un modo per ricordarla la
Grazie Lino!
“Silva”, si chiamava Silva, non “silvia” come ho letto e scritto. Ma la sostanza- sostanza che speriamo non sia solo quela fisica e materiale della vita terrena..- non e’ nella vocale di un nome. Ciao Lino 🙂
Marghian