Mi sono accorta che mentre l’anno scorso vi ho inondato di ricette con le capesante, quest’anno non le cito quasi mai, cioè in realtà le preparo più raramente.
C’è comunque una ricetta della quale non abbiamo mai parlato, che invece è squisita e deve essere assolutamente assaggiata, quella delle Capesante alla panna che vanno a condire un semplice riso pilaf o bollito e diventano un piatto unico veramente interessante.
Da qualche anno mi piace questa storia dei piatti unici. Sarà perché in genere, se escludiamo i figli, coi quali mi posso divertire a cucinare anche in modo non convenzionale, i miei ospiti sono più o meno nostri coetanei e quindi, tranne qualche eccezione, non più abituati a pasti pantagruelici come quando non c’era da tenere sotto controllo il colesterolo, non avevamo problemi di cistifellea, di gastrite, di ipertensione, intolleranze e allergie.
E poi ci siamo abituati anche a mangiare meno, inteso come quantità e varietà delle portate.
Oggi in pratica un solo pasto lo dividiamo in due: a pranzo in genere mangiano un primo, la verdura e la frutta o un piccolo dessert e a cena un antipastino (non sempre) o una minestra e un secondo di carne o pesce sempre accompagnato da verdura e frutta.
In occasione di una cena con ospiti dunque spesso riunisco almeno due portate in un solo piatto e dando l’impressione di offrire una portata in meno, tacito coscienze e trigliceridi.
Si comincia affettando molto finemente 2 cipollotti freschi e 1 bel gambo di sedano. Si taglia a striscioline 1 piccolo peperone rosso e si affettano 250 gr di funghetti coltivati.
Si fanno saltare le verdure con 50 gr di burro e si cuociono per pochi minuti perché restino croccanti, mescolando di tanto in tanto.
Si insaporiscono con sale e pepe, si aggiungono 200 ml di panna da cucina e qualche goccia di Tabasco.
Nel frattempo si tolgono dal guscio, si sciacquano con attenzione e si tagliano in due in senso orizzontale le noci di 12 grosse capesante, mentre i coralli si mettono da parte per qualche altra preparazione.
Si cuociono proprio 2 minuti per parte sulla piastra molto calda, poi si accomodano nel tegame con le verdure e la panna e si fanno sobbollire per non più di 5 minuti a fiamma bassa.
Si dividono nei piatti individuali cosparse di prezzemolo tritato e accompagnate dal riso lessato che assorbirà la salsa delle verdure.
È un piatto fantastico: raffinato ma semplice e molto saporito, come dicevo, adatto anche ad una cena formale.
Se servite prima un piccolo antipasto sempre di pesce (uno dei tanti, perché no? che vi ho proposto io per esempio), con queste Capesante alla panna accompagnate dal riso risolvete con gusto il resto della cena fino al dessert, senza dovervi preoccupare di nient’altro.
Ecco vedi, mi interessavano i tempi di cottura delle capesante, perché non le ho mai fatte se non al gratin al forno. Devo provare e intanto vado a guardarmi qualche tua vecchia ricettina in merito!
buona giornata Silva
ciao Manu
Vedrai quanti spunti trovi nelle ricette dell’anno scorso! Spero che qualcuna ti piaccia. Comunque in generale le capesante cuociono veramente in 3 minuti, sia in padella con un filo d’olio o anche semplicemente sulla piastra. In questo caso vanno accompagnate da una salsa corposa e saporita.
Buon pomeriggio.
Buonissimo questo piatto Silva, sai che anche noi, quando siamo soli, adottiamo il piatto unico, e credimi, stiamo benissimo, mangiar poco ultimamente mi fa sentire in forma, non per la dieta, proprio per un fatto di salute, 🙂 baciotti e buona serata!! ❤
Mi fa piacere che condividi l’abitudine ai piatti unici. Come dicevo, è una soluzione che ogni tanto adotto anche quando ho ospiti e non si è mai lamentato nessuno!
Buona serata anche a te, Laura cara.
E chi si lamenta cara Silva, da te verrei sempre, anche per uno dei tuoi “panini” ma che buoni, 😀 baci!!
Sai chi è il mio fan più entusiasta in fatto di panini? Mio figlio Simone, fin da quando era piccolo. Tuttora se lo voglio fare felice quando ci vengono a trovare non gli preparo un pranzo convenzionale, ma una specie di pic nic di lusso!!
Se avessi visto come mi hanno preparato le cappesante qualche sera fa in un ristorante (stellato) saresti rabbrividita (come me). Viva le tue ricette, quindi, sul pesce sei la mia numero uno 🙂
Un abbraccio 🙂
Grazie Angiola, che gentile! Me lo dici come le hanno preparate in quel ristorante?
Capesante delicatissime con un letto di zucchine trombetta all’agro e una granita di chinotto al centro (amara e insapore). Secondo te cosa rimaneva delle capesante? (Ma va@@…) 🙂
Un bacione
Hai ragione: le capesante non hanno bisogno di sapori forti, anzi l’abilità sta proprio nel trovare un equilibrio di sfumature.
Grazie di aver soddisfatto la mia curiosità!
Yes, Silva, this is an elegant dish and would make a very nice primo piatto for a dinner party. Best of all, it is simple to make and I could spend time with my guests and not in the kitchen.
I always try to do the same! I like to choose dishes I can prepare in advance to enjoy dinner with my guests.
condivido la buona abitudine del piatto unico 🙂 ho una certa età? ebbene si 😀 😀
Squisita preparazione.
besos
Sally
Capisci a mme!!
Grazie cara.
😉
Sai co sa mi piace nei tuoi post? La consapevolezza!!!
(le ricette, naturalmente).
Anche per questo mi sei moooolto “vicina”
Besos
Sally
E meno male che son tornate le capesante che a viver di ricordi non conviene mai … 😉
E poi questa ricetta mista a riso e verdurine ancora bene si può proporre sulla tavola, il clima è quello adatto che poi si riprende con gli arrosti e con i primi.
Questo è proprio un piatto saporito ma nello stesso tempo con una preparazione semplice soprattutto se il riso mantiene bene la cottura e le capesante sono freschissime. Gli ospiti non possono non esserne deliziati e tanti complimenti per la cuoca! 🙂
Le tue ricette sono sempre variegate, non manca proprio nulla, tutti i gusti sono accontentati.
Buona giornata carissima, sempre un abbraccio
Affy
Grazie come sempre, Affy. Saresti un perfetto commensale, che rende onore all’impegno di chi cucina!
Ricambio l’abbraccio con gratitudine.
Fantastica ricetta ,ottima l’idea del piatto unico che ,per altro ,ho già adottato da tempo,sei sempre una certezza ! Grazie Silva
Ma grazie a te! Sei una piacevole, costante cassa di risonanza al mio impegno come food blogger. Un abbraccio.