Mi è capitato a volte di assaggiare insoliti e gradevolissimi abbinamenti, soprattutto in occasione di un banchetto, un simposio o un convivio, intendo un matrimonio, un’inaugurazione, una cena di gala, occasioni di questo tipo insomma.
Spesso prendo da queste situazioni eleganti, sofisticate e in fondo a volte anche snob, l’idea per qualche proposta da fare a casa e stupire un po’ i commensali.
Avevo assaggiato un eccellente risotto al Sauternes che con la sua dolcezza mitigava e rendeva morbido il sapore intenso del gorgonzola usato nella ricetta e l’ho trovato straordinario.
In genere servo un piccolo calice di questo profumatissimo vino muffato di grande pregio a fine pasto con le Pere al Roquefort o con una selezione di formaggi di capra, ma non avevo mai previsto il suo utilizzo in cucina.
Naturalmente ho voluto provare anche il risotto, ma con un’altrettanto profumata variante di provinciale campanilismo e con un risultato che mi sento di consigliare perché è fantastico.
Si trita una piccola cipolla e si fa imbiondire dolcemente con 1 cucchiaio di olio.
Si aggiunge una tazza di riso e si fa tostare, si sfuma con 1 bicchiere di Recioto Bianco di Soave, si mescola il riso finché non è evaporato, poi si aggiungono 2 tazze di brodo vegetale e senza più mescolare si porta a cottura.
Quando il brodo è completamente assorbito, fuori dal fuoco si aggiungono 120 gr di gorgonzola naturale spezzettato, 1 pezzetto di burro, una macinata di pepe bianco e 2 cucchiai di parmigiano grattugiato.
Si mescola con cura e si serve completandolo con qualche stelo di erba cipollina.
Campanile per campanile, anziché il Recioto bianco di Soave, si può usare anche il Passito di Pantelleria, lo Zibibbo Calabrese, l’Albana di Romagna, il Vin Santo Toscano, l’Aleatico Laziale o perfino un eccellente Moscato d’Asti.
Ah, e naturalmente il Sauternes.
Che presentazione DOC. Tu hai il potere di far sembrare ogni tuo piatto semplice e gustoso. Devo provare a farlo proprio così come dici tu. Bacio e buona giornata 🙂
Sono solo ingredienti eccellenti e qualche coppapasta che rendono questo risotto veramente semplice un piatto chic!
Anche il tuo piatto sembra sofisticato come quelli dei menù sopra detti 😀
Qualche volta mi piace che piatti semplici, con pochi ingredienti diventino eleganti, grazie.
Infatti è meraviglioso! 😀
Immaginavo che con quel vino ci facevi il risotto, buonissimo Silva, lo sai che adoro questi piatti e con questi abbinamenti che ci hai proposto questo piatto diventa il re della tavola, il vino e il formaggio che si usa diventa fondamentale, io mi ricordo di un risotto che ho mangiato dalla zia di mio martito, la cara Lucia (piemontese doc) che mi ha passato tante ricette, l’abbinamento era Castelmagno e Nebbiolo, ho da qualche parte la ricetta, pensa che usava anche il miele di castagno per la riduzione insieme al vino, ho provato a farlo ma non era la stessa cosa, secondo me e’ un’arte cucinare il risotto, tu sei bravissima e la presentazione e’ davvero molto bella, un bacione cara, buona giornata, oggi sono a letto, non sono stata bene, ieri ero bloccata, dalla schiena in giu’, ora va meglio ma devo stare al caldo e tranquilla, 🙂 tvb, tantissimo, ❤
Sì il Recioto bianco, una vera rarità che si produce solo a Soave e non nella Valpolicella, regno di quello classico rosso e dell’Amarone, è un vino straordinario e in questo risotto con un gorgonzola morbido e cremoso dal sapore leggermente piccante, ha proprio dato il meglio!
I formaggi e i vini piemontesi sono spettacolari e creano delle combinazioni davvero irresistibili come quello che dici tu di Castelmagno e Nebbiolo. Posso solo immaginarne la bontà con l’abbinamento al miele di castagno, leggermente amarognolo. Mamma mia che voglia di provarlo!
Mi dispiace per i dolori, so cosa vuol dire, Laura. Se ce la fai, davvero resta a riposo e al caldo, magari con uno di quei cerotti applicati nel punto più dolente della schiena. Spero di trovarti più in forma domani, cara. Un grosso abbraccio.
Grazie cara, sei un tesoro, provalo il risotto, io faccio quello con il gorgonzola, domani, Chiara ha letto la tua ricetta, 😉 Il cerotto che fa rima con risotto, 😀 😀 me lo ha preso la mia dolce figliola, oggi ho fatto riposo, si fa per dire, ho finito di cucire le tende del salone! Buonanotte cara amica mia, ❤ grazie per tutto, ❤
Ma che brava! Non fare niente che sia uno sforzo per la schiena però!! Buonanotte cara, anche alla Chiara, a domani. Ti abbraccio.
A domani, tranquilla, sto brava, finisco le tendine e la sedia rivestita, 🙂 baci cara, notte, ❤
🙂 Chiara ti saluta, ❤
Che splendido risotto Silva!
Grazie!
Buonissimo: non solo bere un vino passito con il risotto al gorgonzola, ma anche usarlo nel risotto. Il recioto di soave è un vino straordinario.
Concordo con te, è davvero a livello dei grandi passiti che ho citato.
PS non vedo il gorgonzola nel risotto. L’hai nascosto dentro?
Bravissimo! Usando il coppapasta si può proprio nascondere un unico pezzetto di gorgonzola all’interno del risotto, così il sapore non si disperde e non si mescola al profumo del Recioto.
Naturalmente la ricetta è più semplice se si fa invece mantecare come ho spiegato.