Mostarda di fichi

Vi dirò la verità: dato che i fichi erano in offerta speciale, una sorta di saldi di fine stagione, ne ho comprati ancora ma, parola d’onore, sono proprio gli ultimi di quest’anno.
Dunque, se la merce in vendita ha un prezzo ribassato, significa che c’è sotto qualcosa, ma io sono in fondo ingenua e credulona e anche un po’ scordarella, se no non mi sarei dimenticata del primo acquisto di fichi della stagione, che ho dovuto camuffare perché non erano saporiti come mi aspettavo (https://silvarigobello.com/2015/07/29/insalata-coi-fichi/).
Quelli erano i primi ed essendo questi gli ultimi, la storia è la stessa.
Ho rimediato preparando qualche vasetto di mostarda che fra qualche mese sarà perfetta.

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Si lava un chilo di fichi, si asciugano e si tagliano a pezzetti. Si versano in un tegame con 400 gr di zucchero di canna e il succo di un limone.
Si porta a bollore e si fa cuocere circa un’ora, l’aspetto deve essere lucido e appiccicoso come quello della marmellata.
Si aggiunge 1 cucchiaio di senape in polvere, che da una piccantezza piacevolmente avvertibile ma non esagerata, oppure qualche goccia di essenza, ma io con questa non mi regolo.
Si mescola con cura per amalgamare tutto.
Si travasa nei vasetti di vetro sterilizzati, che si chiudono ermeticamente. Si capovolgono e si conservano in dispensa per almeno due mesi.

La mostarda di fichi è perfetta con i formaggi piccanti, stagionati o erborinati, la frutta secca, il bollito e i paté di fegato.
Alla fine acquistare questi fichi, non proprio eccellenti, si è rivelato un buon affare perché all’assaggio la mostarda era perfetta.

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Macaroni and cheese

Oggi vi racconto la storia dei “Macaroni and cheese” che sono uno dei pochissimi piatti di pasta che si mangiano negli Stati Uniti ad essere veramente autoctoni.
Si dice che la prima realizzazione di questa ricetta sia da attribuire ad uno dei Padri fondatori degli Stati Uniti: Thomas Jefferson. Ma pare che gli Americani siano convinti invece che si tratti di un’invenzione della Kraft…
Infatti quasi nessuno, che io sappia, fa in casa questa ricetta dal sapore, in un certo senso, storico e che è piuttosto buona. Gustosa e appena un po’ piccante.
Secondo me, almeno una volta varrebbe la pena di assaggiarla.

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Si lessano 300 gr di pasta tipo Cellentani o pipe rigate e si scolano piuttosto al dente.
Si prepara 1/2 litro di besciamella e fuori dal fuoco si aggiungono 200 gr di provolone piccante grattugiato, 1/2 cucchiaino di senape e 1/2 cucchiaino di peperoncino entrambi in polvere.
Con questo composto si condiscono i Macaroni e si versano in una pirofila imburrata.
Si riuniscono adesso in una ciotola 100 gr di emmental grattugiato, 1/2 cucchiaino di paprika e 4 cucchiai di pangrattato.
Si amalgama bene e si sparge il mix sulla superficie della pasta.
Si completa con 30 gr di burro a fiocchetti e si inforna a 180 gradi per una mezz’oretta.
Quando la superficie comincia a dorarsi e a sobbollire leggermente, si sforna e si attende qualche minuto prima di servire questa pasta squisita, con origini oltre Oceano.

Anziché il provolone negli U.S.A. utilizzano il formaggio Cheddar, quello a pasta gialla, che da noi è praticamente introvabile.
Se amate un sapore un po’ meno deciso, potete scegliere anche il Gouda Olandese, che ha la stessa sfumatura di giallo ed è reperibile anche al Supermercato.