Questa sarà una delle mie ultime ricette con la zucca, ormai relegata fra gli ortaggi invernali adesso che la primavera ci suggerisce piuttosto ricette con asparagi, piselli, carciofi.
Quando trovo una zucca bella come questa però, per non lasciarmi sfuggire una delle ultime opportunità, l’acquisto subito e poi faccio sì un risotto, ma con un sugo un po’ particolare.
Libero dai semi e dai filamenti 1 kg di zucca, la taglio a fette e la inforno per 40-45 minuti a 180 gradi.
Trito 2 scalogni e li faccio rosolare con olio e burro.
Verso 350 gr di riso, lo faccio tostare, sfumo con 1/2 bicchiere di vino bianco, faccio evaporare e verso 750 ml di brodo leggero (vegetale, di pollo o anche di dado).
Proseguo la cottura a fuoco medio, senza più mescolare, solo scuotendo il tegame di tanto in tanto per non far attaccare il riso.
Quando la zucca nel forno risulta tenera e asciutta, recupero tutta la polpa, la taglio a pezzetti, la frullo nel vaso del mixer con la scorza grattugiata di 1/2 limone, sale, pepe, 1 pizzico di noce moscata e (solo se vi piace) 100 gr di mostarda Vicentina, Mantovana, di Cremona o la vostra, artigianale, se l’avete fatta nei mesi scorsi e ormai è pronta.
Cinque minuti prima che la cottura del riso sia completata, aggiungo questo composto nel tegame e adesso sì, mescolo e lascio terminare la cottura tramenando di tanto in tanto.
Fuori dal fuoco manteco il risotto con 30 gr di burro e 50 gr di grana grattugiato e lo distribuisco, bello all’onda, nei piatti.
Il tocco finale è costituito da un’ulteriore abbondante spolverata di grana grattugiato miscelato con 3-4 amaretti pestati nel mortaio che completano in modo molto raffinato questo piatto dorato e goloso.
Se oltre alla mostarda, non gradite nemmeno gli amaretti, evitate pure anche questi, ma allora anche la scorza di limone e la noce moscata, che in un semplice riso e zucca sarebbe superflui.
Limitatevi pure ad una preparazione semplice e lineare, quindi, ma non sapete quello che vi perdete…
Ti dico la verità, la mostarda non è tra i gusti che prediligo. Ma hai spiegato così bene la nota aggiuntiva che in mancanza mi perderei, che mi viene voglia di provarla così com’è, senza modifiche, ed apprezzarne la composizione di sapori.
La mostarda di frutta è un gusto acquisito e il suo sapore particolare può non piacere a tutti. Ci sono inoltre molte differenze sostanziali tra i diversi tipi classici e conosciuti (che si riconoscono dalla denominazione del luogo di origine), ma un conto è consumarla in dosi abbondanti come facciamo da noi col bollito o con certi formaggi per esempio, un conto è utilizzarne appena un’idea per mantenere in modo non aggressivo la tradizione del piatto che si prepara.
Detto questo (con un tono quasi scientifico, eh?!) la sostanza è che sono felicissima che tu anche solo pensi di superare la diffidenza nei confronti della mostarda per provare il piatto così come l’ho suggerito! Grazie. Sono queste le cose che amo sentire da chi mi segue.
Ti confermo che appena un cucchiaino di mostarda con molto formaggio grana e un pizzico di amaretti, uniti alla buccia del limone e alla noce moscata, rendono il classico risotto alla zucca, una piacevole sorpresa.
Che buono questo risotto!!!!! Mostarda a parte (solo perchè a me non piace) un piatto così è da rifare subito e anch’io che adoro la zucca, la compro sempre fino a quando la trovo!
A presto
Lell
Lo so, ne parlavo anche con Food Love Couture, la mostarda ha un sapore particolare che non tutti gradiscono, ma ci sono preparazioni dove magari appena una punta non può mancare per il rispetto della ricetta così come è stata ideata.
Comunque non piace nemmeno a mio marito…
I love squash, Silva!
Me too! Risotto is the most popular way to cook it in our family. This recipe is just a little bit more original than the traditional dish.
Ciao cara Shanna.
zucca e amaretti un’accoppiata vincente! un bacio da Simi!
Grazie, grazie!
Particolarissimo questo risotto😊 e mi permetto di dire “da intenditori ” perché non tutti apprezzano e capiscono “la mostarda”A seconda dell’accostamento e saggezza nel dosarla: cosa che a te, Silva ti appartiene egregiamente😄 Felice week end😊
Grazie cara, felice weekend anche a te!
In questa ricetta, come tocco finale, spiccano gli amaretti. Non ci avrei mai pensato, giuro 🙂
La mostarda invece la conosco, l’ho mangiata e apprezzata, ha un gusto particolare ma io la gradisco.
Il risotto con la zucca è molto buono, è tra i miei preferiti: lo conoscevo però alla vecchia maniera, quella tradizionale. Adesso voglio provare la preparazione che consigli tu e se la zucca la trovo ancora, la faccio di corsa.
Buon fine settimana con un abbraccio cara Silva
Questo sugo non è molto diverso dal ripieno dei Tortelli alla Mantovana, in fondo. Io li adoro e per non essere obbligata sempre a fare la pasta fresca ripiena, ho ideato questo modo per utilizzare più o meno la medesima ricetta col risotto!
Ma quante ne so??!!
Ti abbraccio anch’io cara amica.
Ne sai sempre una più del diavolo!
Troppo forte sei!
abbraccione 🙂
Ho l’ultimo pezzetto di zucca dall’orto …in freezer, avevo intenzione di farci gli gnocchi, tempo permettendo…ma adesso che vedo il tuo risotto con gli amaretti …quasi quasi ho cambiato idea!
dev’essere proprio buono!!!
Sììììì, provalo! Ha un sapore intrigante, speziato, inaspettato. A me piace molto perché ricorda i tortelli alla Mantovana, che adoro.
Con questa salsa, a volta ci condisco anche le tagliatelle.
Non ho mai mangiato i tortelli alla Mantovana, mi immagino che siano molto gustosi! Mi piace anche come idea per la pasta
Notte!
Vivi in Toscana, vero? Un po’ fuori zona per questi tortelli che sono proprio tipici del territorio dei Gonzaga!
Si, sono di Arezzo!
Non mancherà occasione per provarli! in estate in genere passo sempre vicino Mantova per andare in montagna