Molti anni fa, negli anni Novanta, ho frequentato alcuni Corsi di Cucina.
Mi pare che almeno due fossero di Pasticceria, o forse tre, non ricordo, ma di sicuro uno era anche di solo cioccolato.
A questo mi ci aveva iscritto direttamente mio marito.
Una delle cose che ho imparato è stato fare i savoiardi, che servono anche come base per molte altre ricette dolci.
Oggi dunque trascrivo la ricetta di questi biscotti antiquati e straordinari, che mi fanno venire in mente un salotto un po’ soffocante troppo pieno di mobili, un sofà damascato, tavolini coperti da tovagliette con le nappine, tazzine su vassoi di silver plated, l’acqua fresca nella caraffa e non in bottiglia e piatti decorati con delicati tralci di rose. La casa di mia nonna Emma a Garda insomma, quando ero bambina.
Lei mi offriva sempre a merenda i savoiardi che cucinava personalmente, biscottoni friabili adatti ad essere intinti nel latte o nel tè.
Gli stessi con cui preparava la sua leggendaria Zuppa Inglese (https://silvarigobello.com/2014/09/25/la-vera-zuppa-inglese-secondo-mia-nonna/).
Mi dispiace che non mi abbia lasciato la ricetta, ma grazie ai Corsi di Cucina che dicevo, ho comunque imparato a farli anch’io e anche ad abbinarli al cioccolato.
Si lavorano con le fruste elettriche 6 tuorli con 150 gr di zucchero e 1 cucchiaio di estratto di vaniglia.
Quando il composto è gonfio e spumoso si aggiungono 150 gr di farina setacciata e si mescola con una spatola.
Si montano a neve ferma i sei albumi con 1 pizzico di sale e si incorporano delicatamente al composto, che con una sac-à-poche a bocchetta liscia, si distribuisce sulla placca del forno imburrata e spolverizzata di zucchero a velo, distanziando bene i biscotti, che in cottura aumenteranno di volume.
Si infornano a 180 gradi per 15-20 minuti: i savoiardi devono restare chiari e non asciugare troppo.
Si possono servire con il caffè oppure utilizzarli per uno dei dolci al cucchiaio che ne richiedano l’uso come la zuppa inglese o il tiramisù, oppure per il più goloso dei dolci al cioccolato: lo scrigno di savoiardi.
Prometto che ve ne parlo!
Grazie Silva. I savoiardi mi piacciono tanto, anche quelli in busta, perchè sono semplici.
Qui nel Veronese abbiamo due aziende eccezionali che li producono, insieme alle sfogliatine: la Vicenzi e il Forno Bonomi. Ogni tanto, ma proprio tanto, mi diverto a prepararli io altrimenti al supermercato trovo queste bontà e le uso per la zuppa inglese o il tiramisù.
Qui da noi c’è il biscottificio Alai che ha sempre prodotto gli unici savoiardi che vedevo da piccola, molto molto morbidi. Diciamo pure che il nostro gusto si è formato su quelli, ma fatti in casa sono una meraviglia!
mi piacciono tantissimo specialmente inzuppati nel caffè latte!!!
Questi fatti in casa hanno un tocco speciale, una friabilità che manca a quelli che si comprano, che sono comunque buonissimi!
Grazie, Silva, prima o poi li rifaccio seguendo la tua ricetta (l’ultima volta ho combinato solo un macello, ma non avevo il tuo blog). Un caro saluto, Vincenzo
Grazie della fiducia Vincenzo! Spero ti vengano bene come a me!
Ti ricordi che li avevo fatti anche io? 😀
L’anno scorso, vero Imma? Mi indichi il link così vedo se la ricetta è simile?
Si l’anno scorso, ecco il link https://immacucina.wordpress.com/2014/01/20/savoiardi-fatti-in-casa/
Grazie, dopo riguardo la tua ricetta.
I savoiardi sono uno dei miei biscotti preferiti: nei dolci o semplicemente con il latte freddo, ne mangerei a quintali! Ora che ho una ricetta da seguire, penso che li farò e rifarò un migliaio di volte 😀 scrigno di savoiardi… Un dolce come la charlotte? Sa tanto di simile! Curiosa di sapere cosa sarà!
No, non si tratta di una charlotte, ma per quella puoi dare un’occhiata, se ti va, a un mio vecchio post, la ricetta è di mia nonna: https://silvarigobello.com/2013/06/17/i-savoiardi-uninvenzione-generosa/
Infatti è ben diverso, però ci assomiglia un po’ 😀 casomai proverò a fare i savoiardi, se escono bene posso riprovare e fare anche l’altra 🙂
I savoiardi pucciati nel caffe sono una delizia…e poi sono un ingrediente base del mio dolce preferito il tiramisu.
Continui complimenti per la tua bravura in cucina.
Valentina
Grazie di cuore, Valentina. Sei molto carina!
Che buoni Silva, ogni tanto li faccio anch’io, li utilizzo per il tiramisu’, la ricetta e’ la stessa, i tuoi sono venuti una meraviglia, un abbraccio cara, passa una bella serata, qua e’ proprio autunno, 🙂
Non avevo dubbi che facessi anche i savoiardi, sei così brava coi dolci! Francamente per tiramisù, zuppe inglesi e “coperchione” varie utilizzo quelli che si comprano perché in casa li faccio davvero molto raramente e li tengo da mostrare interi e… potermene vantare!
Buona serata Laura. Anche qui oggi piovigginava e soprattutto c’era un gran vento, ma adesso c’è il sole, davvero!
Silva ti diro’ che i savoiardi che preferisco sono quelli della pasticceria, molto buoni, anch’io li faccio raramente perche’ a casa mia preferiscono le paste frolle e i biscotti al cioccolato, sono monelli, tutti, anche mio papa’, 😀 Domani dovrebbe esserci il sole, dicono, oggi qua ha fatto freschetto, ero in giro con il cardigan di lana, ho gia’ tirato fuori qualcosina di piu’ caldo, l’estate ormai e’ un ricordo ma si sta benone sopratutto se c’e’ il sole, 🙂 Baci cara, a domani, buonanotte, ❤ ho messo la coperta stasera e Willy dorme beato vicino a me! 😀
Essendo abbonato al tuo blog, ricevo gli aggiornamenti direttamente via mail. Purtroppo in questo momento sto facendo dei sacrifici terribili per perdere qualche chilo e le tue deliziose ricette devo soltanto leggerle e non costringere Chicca a realizzarle. Comunque le sto tutte archiviando in un luogo sicuro per riaprirle non appena finirà questo periodo di astinenza… 🙂
Complimenti comunque e sempre per la disponibilità a condividere con noi il tuo amore per la buona cucina.
Nicola
Grazie Nicola, sei sempre così gentile! Capisco quanto pesino certi limiti, ahimè, ma spero che presto potrai tornare a godere dei piaceri della tavola senza limitazioni!
Bella storia e bei savoiardi. Vale la pena di farli per il tiramisù? (Naturalmente vale la pena per mangiarli soli, inzuppato con caffè e coperto dalla crema, forse sia difficile rendersi conto che i savoiardi sono fatti in casa?)
No, non vale la pena di farli per il tiramisù o la zuppa inglese. Io li uso da soli o quando voglio metterli in mostra come involucro. Esteticamente non sono perfetti come quelli che si comprano ma proprio per questo si vede che sono fatti in casa e sono molto ammirati!
Mi piacciono i savoiardi, ma non so perché non ho mai provato a farli in casa… devo proprio a questo punto 😉 grazie per la condivisione della ricetta.
Non ci si pensa, ma sono biscottoni davvero deliziosi. Grazie a te per essere qui.
Stavo strabuzzando gli occhi pensando “ma sono perfetti!! chi li ha fatti?” mentre scorrevo velocemente la home per poi leggere il nome e dire “ah ok, è Silva”. Ormai penso lo si dia tutti per scontato che se la ricetta è tua, è perfetta!
Ma che grande complimento! Grazie di cuore Silvia. Un grosso abbraccio.
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