Un antipasto tropicale

Adoro i Paesi tropicali.
Mi piacciono l’atmosfera, il ritmo lento della gente, il colore del cielo, gli odori nell’aria, il profumo dei fiori e del cibo. Il cibo ai Tropici ha un gusto dolce, forte e speziato che gioca sui contrasti.
In Polinesia, alle Hawaii, sul Mar dei Caraibi, sul Golfo del Messico ho assaggiato piatti esotici straordinari.
Ogni cucina ha le sue caratteristiche e gli ingredienti spesso variano molto, ma quello che hanno in comune è che ti rapiscono!
Una volta a casa, a volte basta veramente un’idea appena un po’ originale unita al ricordo di un piatto gustato in uno di quei luoghi per creare un antipasto esotico e goloso, che non si dimentica con facilità.
Per la ricetta di oggi c’è bisogno di pochissimi ingredienti e di un pizzico di audacia.

20140419-011359.jpgPer ogni commensale bastano 4 grosse code di gambero sgusciate che si fanno brevemente saltare in padella con una lacrima di olio e una spruzzata di succo di lime, si sfumano con un sorso di Cognac e si insaporiscono con pochissimo sale, una macinata di pepe e un pizzico di paprica affumicata.
Serve anche una fetta di ananas fresco privata del torsolo arrostita sulla piastra e condita con una leggera grattugiata di zenzero, qualche goccia di aceto balsamico, un pizzico di sale e uno di zucchero grezzo di canna.
Ora basta assemblare i piatti appoggiando su ognuno la fetta di ananas tagliata in quattro e sistemare sopra con garbo i quattro gamberi irrorati col loro sugo di cottura.

Anziché lo zenzero, si può grattugiare sull’ananas la buccia di un lime.
Mi pare che su un piatto così non ci sia proprio altro da aggiungere.

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27 thoughts on “Un antipasto tropicale

  1. Rapita dalla splendida fotografia non ho più neppure le parole! 🙂
    Ci sono luoghi che ti entrano nel cuore e il loro ricordo non viene minato dal trascorrere degli anni. Nel cuore restano i luoghi, le persone, i profumi, gli odori di quella terra.
    Saper ritrovare un pezzetto di quel luogo in una ricetta credo che sia qualcosa di veramente magico.
    In questa ricetta è inebriante il mix di odori, sapori e colori. La trovo assolutamente divina.
    Bella, proprio bella cara Silva. 😉
    un abbraccione
    Affy

    • Grazie. Sapessi la gioia che mi dai affermando di avvertire le sensazioni sensoriali che voglio trasmettere quando descrivo i miei piatti e le fotografie aiutano moltissimo. Per ricreare certe atmosfere però, a volte bastano pochi ingredienti e la capacità di sognare.

  2. Guardando la foto, ancor prima di leggere tutto il tuo bellissimo post, viene voglia di partire per i posti che ci hai descritto, una sola parola, stupendo, un bacione cara Silva, sai stupirci come pochi con i tuoi piatti cosi’ prelibati!

  3. ci streghi sempre con i tuoi racconti di viaggio e con ricette legate a posti magnifici…devo ancora programmare la vacanza per la Florida che mi hai fatto venir voglia di partire per le Hawaii!!!

    • Le Hawaii però vanno abbinate alla California, per evitare troppi trasferimenti aerei! Fossi in te partirei però con la Florida: tutto sommato è meno impegnativa e puoi mangiare benissimo anche lì oltre che divertirti alla grande e fare anche vita di mare con un Oceano che ha una deliziosa temperatura mentre il Pacifico è decisamente più freddo.
      Quando vuoi approfondiamo…

    • I crostacei, le code di gambero in particolare, sono il mio fiore all’occhiello invece. Li cucino in molti modi e sempre con dei risultati veramente soddisfacenti. Se hai voglia di scorrere il mio blog, vedrai quante ispirazioni trovi!
      Grazie della visita, Nicoletta.

  4. Pingback: Antipasto di anguria | Silva Avanzi Rigobello

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