La prima volta in cui siamo andati a Parigi è stato in luna di miele. In aprile saranno passati 45 anni…
I primi giorni mangiavamo piatti che oltre a non essere in grado di pronunciare, non sapevamo nemmeno riconoscere, ma più passava il tempo più il mio Francese arrugginito diventava fluente e in fatto di cibo cominciavamo ad assorbire inconsciamente profumi e aromi delle specialità francesi.
Senza rendercene conto diventavamo a mano a mano sempre più disinvolti, fino a quando finalmente in un ristorante nel piazzale antistante i cancelli dorati di Versailles, veramente di grande charme (che assomigliava alla descrizione della Locanda del Buon Mugnaio fatta da Alexandre Dumas Padre ne I Tre Moschettieri), abbiamo osato ordinare “scalopes à la crème”: squisite, cremose, tenere scaloppine di vitello, molto francesi e molto chic.
Non le abbiamo mai dimenticate, anche se nel corso dei successivi ripetuti viaggi, in Francia in generale e a Parigi in particolare, abbiamo imparato ad apprezzare moltissimi altri piatti della cucina d’Oltralpe.
Volendo assaggiarle, bisogna procurarsi:
300 gr di fettine di vitello
150 gr di spugnole
30 gr di burro
4 cucchiai di olio
1 spicchio d’aglio
125 ml di panna da cucina fresca
1 bicchierino di Sherry
1 spruzzo di Cognac
pepe bianco e sale
Si fa imbiondire l’aglio nell’olio, si elimina, si buttano nella padella i funghi mondati con cura e si fanno saltare. Si regolano di sale e si tengono da parte.
Si cuociono nel burro spumeggiante le fettine di vitello, si versa lo Sherry, si salano e si insaporiscono con un pizzico di pepe.
Si tolgono dal tegame e si tengono al caldo, si aggiungono al fondo di cottura il Cognac e la panna e si fa restringere la salsa a fuoco vivace.
Si rimettono i funghi nel tegame, si amalgamano alla panna, si impiattano le scaloppe e si coprono di sugo.
Queste scaloppine si chiamano anche Savoyarde e vengono bene perfino coi petti di pollo.
Sarà difficile che troviate le spugnole, come richiesto dalla ricetta originale, quindi potete usare gli champignon. Sconsiglio i porcini perché tolgono importanza alla salsa.
Lo Sherry, naturalmente, si può sostituire con un ottimo Marsala e il Cognac con il Brandy.
Insomma potete rimescolare la ricetta a vostro piacimento e avrete comunque un piatto eccellente.
Partire subito!
La fortuna è che molti piatti ormai li ho fatti miei e li replico con gioia e dedizione!
la cucina francese sarà anche un po’ “burrosa” ma la amo. Mi piacciono le salse come quella che hai fatto; ti viene voglia di tuffarti nel piatto: j’adore.
n.b. anch’io mi son sposata in aprile, il 22 saranno 36 anni.
Noi il 19 e non mi pare siano passati così tanti anni da festeggiare ormai le Nozze di Rubino!!
Anch’io adoro la Cucina Francese… Povera me, ce ne fosse una che non mi piace!
anch’io posso affermare che in ogni cucina trovo qualcosa di interessante. Questo però, ci aiuta quando viaggiamo. Non sono come tanti che quando vanno all’estero sentono la mancanza della pasta o della pizza e vanno alla ricerca del ristorante italiano. Anche il cibo è cultura pertanto dobbiamo adattarci
E ci arricchiamo. Portiamo a casa la diversità e il nuovo e quelli come noi ne traggono gioia e beneficio. Ciao Marina, cara compagna di viaggio e di scambio di ricette e impressioni.
Sembrano davvero super cremose Silva.
E hai ragione, non serve partire in Francia per rifarle! 🙂
Cremose lo sono di sicuro. E anche saporite e chic. Per me poi hanno anche il significato intrinseco di un ricordo romantico.
Poco amante della cucina francese…credo di più nella nostra!!! 🙂
Comunque queste scaloppine sono… Wow!!!!!!!!!
Sarà perchè sono le tue e non francesi!!
Grazie, queste scaloppine sono effettivamente deliziose, ma non posso assumermene il merito, nonostante la tua cortesia!
…amo le scaloppine, anche se non amo molto la panna!
D’accordo, queste sono un po’ particolari, ma hanno un loro perché!
Che goduria queste scaloppine! Morbide, cremose, tentatrici……. Ma dove vanno a finire tutti i miei buoni propositi per perdere i 2 chili accumulati di recente? Auguri per il prossimo anniversario ( sai che ad aprile saranno 42 anche per me?).
Ma dai Lella! Che bello: siamo già in tre amiche blogger a festeggiare l’anniversario di matrimonio in aprile. Io però sono quella con il maggior numero di festeggiamenti alle spalle, mettiamo la così!
Due chili si possono anche eliminare con un po’ di pazienza, dai. Basta poco… almeno per un po’ non seguire il blog di una terribile tentatrice come me, per esempio.
Ciao cara, buon pomeriggio.
Ok, ma poi non venire a dirmi che senti la mia mancanza………
🙂 🙂
No, no! Piuttosto prometto di postare ricette ipocaloriche…
mamma mia che buoni!!!! silva sei magica altrochè!!! mi viene una fame mannaggina!!
Non sei la prima che oggi si lamenta perché con questa ricetta mando all’aria il suo programma di dieta!! Comunque, ahimè, devo confermare che come dicono i Francesi sono très bonnes.
Cara Silva sono stata a Parigi due settimane fa, ad una fiera internazionale di cucito: é stato un regalo di mio marito..! Siamo anche andati da ‘Angelina’ a mangiare l’indimenticabile Mont Blanc.. A presto. Paola
Ah, la mitica Maison Angelina! Che fortunata, Paola! Adoro Parigi.
Queste le ho apprezzate anch’io a Parigi e sono divinamente buone. Tornata a casa ho provato a sperimentare ma per quanto mi avvicinassi non sono riuscita a replicare.
Adesso voglio provare la tua ricetta perchè adoro le scaloppine fatte in questo modo, restano tenere e succulente. 😉
un bacione
Bene! Queste le ho preparate mille volte e sono sempre una meraviglia. Ca va sans dire che consiglio di preparare e assaggiarle presto, prima di dimenticarle.
Ma che bontà Silva! Ce sont vraiment delicieux….. Un felicissimo sabato a te:-)
C’est vrai! Baisers.
Ah! La coincidenza! Io mi trovo in Francia a fare la ragazza alla pari e da un paio di giorni sono arrivati i nonni dei bambini (i genitori sono a Firenze per festeggiare i 20 di matrimonio) e oggi a pranzo ho mangiato le scaloppine con la panna! E poi mi ha insegnato a fare i macarones! ♥
Allora mi raccomando: condividi la ricetta dei macarons originali!
Yep! Mi ha detto che me la lascia perchè ne ha già una a casa, quindi quando ce l’avrò sottomano la condividerò con piacere!
Gentilissima Silva, proverò a fare la sua versione delle scaloppine che hanno un aspetto delizioso. Solo una domanda: bisogna infarinare le fettine di carne prima di passarle nel burro? Mia nonna e mia madre mi avevano insegnato questo procedimento…
Normalmente infarino anch’io le scaloppine che faccio al Marsala, al limone o al vino bianco, ma in questa ricetta specifica, non è necessario, anzi la farina renderebbe la salsa troppo spessa e pesante mente deve essere fluida e legata.
Se hai altri dubbi, sono qua! Buona giornata.