Mi pare di aver capito che le torte salate sono come le ciliegie.
Io non ho mai avuto una grande passione per questo tipo di preparazioni, ma mi accorgo che dopo aver postato la Sfoglia ai funghi l’altro martedì, in realtà non vedevo l’ora di rifare qualcosa di analogo.
La pie che ho scelto di pubblicare oggi è un po’ particolare, ma sono dell’opinione che abbiamo sempre bisogno di qualcosa di nuovo per non finire con l’ingrigirci nella preparazione dei soliti piatti, nell’ancorarci ai consueti ingredienti trascurando la fantasia e la voglia di sperimentare.
E poi il mese prossimo è Pasquetta, quindi dovrebbero essere gradite secondo me alcune idee alternative per le torte salate da riporre nei cesti da pic nic.
Prima di parlare della ricetta, vi confido di aver scoperto nelle teglie di alluminio usa e getta delle preziosissime alleate nelle cotture in forno.
Voi magari lo sapevate già, ma io per anni le avevo snobbate e mai prese in considerazione, ma è stato un errore: il calore si distribuisce uniformemente ed è semplicissimo sformare torte e pasticci senza rovinarli.
Questo giusto per condividere una recente scoperta. E adesso veniamo alla ricetta.
Occorrono 2 dischi di pasta brisé di cui abbiamo parlato già molte volte.
Quindi dopo aver impastato 300 gr di farina con 150 gr di burro freddo a pezzettini, 1 pizzico di sale e qualche cucchiaiata d’acqua, si lascia riposare l’impasto in frigorifero.
Nel frattempo si puliscono e si affettano sottili 400 gr di porri e si fanno stufare con 2 cucchiai di olio, sale e pepe a fuoco molto dolce aggiungendo eventualmente un goccio d’acqua.
Quando sono asciutti e morbidi, si lasciano raffreddare.
Si toglie la scorza a 250 gr di Taleggio e si taglia a cubetti.
Si lavorano 200 gr di robiola (o di ricotta) con 2 cucchiai di latte e 1 di olio per renderla cremosa.
Si sbucciano 2 mele a polpa soda e croccante (Granny Smith o Fuji per esempio) e si grattugiano.
Si uniscono alla robiola, al Taleggio e ai porri, si aggiunge 1 cucchiaino di zenzero in polvere e si mescola con cura.
Si ricavano dalla pasta brisé due dischi. Col primo si fodera una tortiera imburrata, si bucherella il fondo con una forchetta, si versa il composto e si livella.
Si copre con il secondo disco, si spennellano i bordi con il latte e si sigillano bene.
Si spennella anche tutta la superficie e si pratica un foro al centro per far uscire il vapore in cottura.
Si inforna a 200 gradi per 25-30 minuti.
Alternativa al ripieno: i 200 gr di robiola si possono sostituire con 100 gr di ricotta + 100 gr di gorgonzola piccante e al posto delle mele, si affettano sottili 2 pere kaiser.
Le dosi della pasta, del Taleggio, dei porri e l’esecuzione della ricetta restano invariate, mentre cambia decisamente il sapore d’insieme.
Buona anche questa, però eh.
Io adoro le torte salate, a casa mia ne siamo davvero ghiotti! La tua pie che profuma di zenzero è da provare! Ciao ciao, felice settimana, Barby
Grazie. L’abbinamento del formaggio con le mele è insolito ma l’ho trovato perfetto. Lo zenzero è un tocco fresco e pungente che vivacizza l’insieme.
Anche io le ho scoperte da poco…e ormai sono fisse vicine alle classiche teglie! E ti dirò, quando ho preparato la raimbow cake i pan di spagna sottili li ho cotti lì e sono venuti fantastici! Mai più sensa!!! Ovviamente la tua torta salata fa gola…molta gola..comincio a pensare al mio cestino pasquale!!
Grazie Daniela, sei sempre molto gentile.
Con le teglie di alluminio, se non intendo portare in tavola la pirofila intera, preparo anche le lasagne al forno, sai!
Un’ottima alternativa, creativa quanto basta per risultare particolare. BRAVISSIMA Silva 😆 Felice pomeriggio a te.
L’ispirazione di questa insolita pie salata è Francese, ma con il Taleggio, l’ho fatta mia!
anch’io spesso uso le teglie in alluminio; sono troppo comode.
La tua ricetta può essere una variante alla torta ai porri che preparo di solito.
L’aggiunta delle mele o delle pere nel ripieno assieme ad un formaggio piuttosto saporito ne fanno una torta salata non convenzionale, ma di sapore molto gradevole.
Le torte salate sono molo buone e anche io le mangio sempre volentieri. Sarà che ricordano un pò l’idea della pizza…
In estate sono un must..
Le tegliette in alluminio sono una bomba in cucina. Io le uso spesso sia per cuocere che per conservare (in questo caso si possono anche lavare e riusare).
🙂
Devo dire che, come risulta chiaro dalle ricette che pubblico, io non faccio tanto spesso le torte salate.
Questa mi è piaciuta particolarmente già quando l’ho assaggiata in Normandia, ripiena di mele e formaggio Camembert. L’ho leggermente modificata (come faccio sempre!) e questo è il risultato.
L’abbinamento con le mele (o pere) regala decisamente una marcia in più rendendo unica e speciale questa torta.
Conosco ed uso le teglie in alluminio, sono molto pratiche.
Questa torta per Pasqua rappresenta l’ideale ma anche per una cenetta tra amici non è certo male. 😉
Un abbraccio
Affy
Questa torta salata nasce da un felice assaggio durante un viaggio nel Pays d’Auge.
Ho sostituito il Camembert con il Taleggio e la spruzzata di Calvados con lo zenzero, ma l’ispirazione l’ho tratta dai prodotti caratteristici della Normandia!
Le tue ispirazioni sono sempre azzeccate. Ammetto che sei bravissima a carpire i segreti del cuoco! 😉
Grazie cara. Sai, in genere non è difficile scoprire i segreti dei cuochi, quando si ha la mia passione, una certa esperienza e la voglia di rinnovare il proprio ricettario!
E poi ti confesso che quando proprio mi manca qualche elemento che non riesco ad individuare… spesso chiedo delucidazioni lusingando lo chef, sbattendo gli occhioni e mostrandomi estasiata di fronte al piatto di cui sono intenzionata a svelare l’ingrediente che mi sfugge.
E spesso ancora funziona!
Non sono una patita delle torte salate, forse ne ho fatto indigestione al liceo o all’università quando tutti a cene e feste portavano solo torte salate, ma il tuo ripieno è eccezionale, una vera bomba di bontà!
Grazie Lilli. Come dicevo, nemmeno io mi cimento spesso con ricette di questo tipo, a meno che non si tratti di qualche ripieno particolare come quello di oggi. Deriva da un classico abbinamento mele-formaggio della zona Normanna del Camembert.
buonaaaaaaaaaaaaa….è di quelle ricette sempre chic…e sempre gradite vero?
Ma sì! A volte le torte salate fanno solo scampagnata, ma alcune, grazie al loro ripieno raffinato e insolito sono veramente chic!
Ciao Silvia , complimenti per il Blog , ritengo che questo te lo meriti.
Sergio.
http://sergioincucina.wordpress.com/2014/03/16/food-blog-awards/
Ti ho già ringraziato sul tuo blog e lo faccio anche qui, perché sono molto felice che tu apprezzi le mie ricette e mi segua con costanza. Grazie ancora.
In some parts of this country, Silva, apple pie is served with sliced cheddar cheese. I find your use of Taleggio to be quite interesting and would like to try it.
I find apple and cheese, such as pear and cheese a tasty combination.