Tutti conoscono i tortellini: una squisita pasta il cui ripieno varia da Regione a Regione.
Quelli di Valeggio sul Mincio (in provincia di Verona), sono di antichissima origine e si differenziano da tutti gli altri per la loro pasta all’uovo sottilissima che racchiude un ripieno delicato.
Pare si possano far risalire al Milletrecento, quando Giangaleazzo Visconti, Signore di Milano si accampò con le sue truppe sulla sponde del fiume Mincio, emissario del Lago di Garda.
Siccome noi Veronesi siamo dei gran sentimentali (pensate a cosa siamo riusciti a fare con la storia di Romeo e Giulietta!) abbiamo confezionato una leggenda su misura che parla del valoroso Capitano Malco e della bella ninfa del fiume Silvia di cui si era invaghito, che gli avrebbe lasciato come pegno d’amore eterno un fazzoletto giallo di seta teneramente annodato.
Questa non è che una veloce sintesi della loro storia d’amore, ma in fondo il mio è un blog di cucina!
Ogni anno per celebrare questo romantico avvenimento, sul Ponte Visconteo di Valeggio sul Mincio si allestiscono due lunghissime tavolate che possono ospitare fino a 4.000 commensali, dove si possono gustare quelli che vengono chiamati localmente Nodi d’amore, tortellini la cui pasta è sottile come un fazzoletto di seta…
E questa è la storia, anzi la leggenda.
Volendo essere prosaici e pragmatici, questa è invece la ricetta.
Per la sfoglia occorrono 700 gr di farina, 4 uova intere, 1/2 bicchiere d’acqua e 1 pizzico di sale.
Si lavora molto a lungo e poi si fa riposare.
Nel frattempo in un tegame si fa imbiondire 1 cipolla con 2 cucchiai di olio, si uniscono 200 gr di polpa di manzo, 200 gr di filetto di maiale, 200 gr di petto di pollo tritati e 2 fegatini di pollo affettati sottili.
Si sala, si aggiungono gli aghi di 1 rametto di rosmarino, 1 grattata di noce moscata, 1 macinata di pepe, 1-2 chiodi di garofano, si sfuma con 1/2 bicchiere di vino Bardolino e si porta a cottura.
Si lascia raffreddare, si eliminano i chiodi di garofano e poi si frulla il composto con 100 gr di prosciutto crudo a listarelle, 50 gr di pane raffermo grattugiato, 100 gr di Parmigiano e 1 tuorlo. Si fa una palla e si conserva al fresco.
Nel frattempo si tira la pasta assottigliando la sfoglia al massimo. Si può usare il mattarello o la macchinetta, l’importante è che diventi un velo.
Si ritaglia in quadrotti di 4-5 cm di lato. Su ognuno si appoggia una “nocciola” di ripieno e si ripiega la pasta su se stessa ottenendo un triangolo che si sigilla bene premendo i bordi con la punta delle dita. Si uniscono quindi i due angoli estremi intorno alla punta del dito indice, sormontandoli leggermente e si pizzicano alla congiunzione per farli aderire.
Si rivolta all’indietro l’angolo libero e sono pronti.
Ma che ve lo dico a fare?! Siete sicuramente tutti più bravi di me!
I tortellini di Valeggio si mangiano in brodo (meglio se di cappone) o asciutti con burro e salvia e abbondante Parmigiano grattugiato, mai conditi con il ragù di carne o con altri sughi di fantasia perché data la loro delicatezza non si prestano ad essere rimestati.
Semplicemente ottimi!
E chi li ha assaggiati da poco, può dirlo con cognizione di causa!
Buona giornata, Marina.
confermo.
La storia così raccontata e anche la ricetta sono nel tuo stile inconfondibile e… perfetto!
Baci Ines
Grazie Ines! Mi sarebbe piaciuto raccontarla per intero la storia di Silvia e Malco: è molto romantica e intrigante. Mi fa piacere che proprio tu approvi i “miei” tortellini!
Devi raccontarla,ti prego!
ma l’amore e la cucina non sono la stessa cosa?? qualcuno doveva avvertirmi prima!!in cucina non si parla mai solo di cucina..!Baci
Bravissima! È proprio questo lo spirito di quasi tutte le mie ricette!
Che voglia di tortellini in brodo mi hai fatto venire…
Non so da te, ma come dicevo, oggi a Verona il tempo invita proprio a piatti di questo tipo!
Anche ad Alessandria e’ grigio e piove…e hai ragione i tortellini in brodo sono l’ideale!
da quando vivo in Romagna ho rivalutato la minestra in brodo che prima mangiavo solo nelle grandi occasioni e questi cappelletti sottilissimi devono essere deliziosi!
buon weekend
Grazie Silvia. Nella nostra famiglia invece i tortellini in brodo costituiscono un vero comfort food!
I tortellini di Valeggio potrei dire che in questo momento mi sfuggono ma, in tutta onestà, io non li conosco. Anzi …non li conoscevo perchè dopo questa meravigliosa illustrazione ora non posso far più come lo struzzo. Una bella infarinata me l’hai data e tra la ricetta e la fotografia quasi quasi mi sembra anche di assaggiarli. Interessante la loro sfoglia velata.
Il tortellino in brodo si sa è un classico, certe sere d’inverno è proprio quello che mi piace portare sulla tavola ma non disdegno di cucinarlo anche la domenica e tutti gli altri giorni della settimana.
Buono il tortellino e brava tu: perfetta alchimia.
Buona domenica carissima Silva, sempre con un abbraccio (che poi mi ricorda nella forma il tortellino …) 😉
Come dicevo, a casa nostra i tortellini in brodo sono una vera panacea. Quelli di Valeggio temo non siano così conosciuti fuori della nostra cerchia (muraria) ed è un peccato. A volte sono proprio quello che ci vuole, magari da spartire con un amico di vecchia data come Fotograffio o con un anziano conosciuto su un treno, come Giovanni…
Finalmente la ricetta originale che tanto aspettavo!!! questa posso tranquillamente proporla a papa’ frivolezze senza temere “mugugni”…mio nonno parlava sempre delle lunghe tavolate che attraversavano tutto il paese, lui in piedi girovagava e suonava la fisarmonica allietando tutti i paesani… 😉
Ecco un altro spunto per una delle tue belle storie di famiglia: la cena collettiva sul ponte Visconteo di Borghetto a base di tortellini!
Li farò domenica per il 18imo compleanno della mia nipote. Cercavo ancora un primo per la cena.
Perfetto! Sono molto orgogliosa dei piatti del mio territorio e delle mie tradizioni. Grazie Stefan.
Auguri a tua nipote!
Adesso devo trovare un Bardolino 🙂
Magnifico! Ma anche un Custoza (bianco) che si produce vicinissimo a Valeggio ed è adatto al ripieno delicato di questi tortellini in particolare.
Comunque complimenti per la scelta brillante di un vino Veronese!
Grazie, li ho fatti e sono piaciuti alla mia nipote e il suo ragazzo 🙂 L’abbinamento con un Bardolino è stato perfetto.
La tua abilità non mi aveva fatto dubitare nemmeno per un momento che non saresti riuscito a preparare degli ottimi tortellini di Valeggio! Bravissimo Stefan! Anche a me piace molto il Bardolino, ho vissuto per 10 anni proprio nella zona di produzione sul Lago di Garda e lo conosco molto bene e lo apprezzo.
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Grazie Stefan per la citazione! Sei molto gentile. Complimenti per la scelta di preparare i tortellini di Velaggio!