Quelle che comunemente chiamiamo crocchette o polpette sono uno dei piatti più squisiti al mondo.
Ne ho fatte a centinaia, utilizzando sia la carne che il pesce o le verdure..
Quelle di oggi erano una specialità di mia nonna, che utilizzava per prepararle il baccalà dissalato.
Probabilmente non era un’abitudine di famiglia, ma un modo per non cucinarlo solo alla Vicentina: mia nonna era un’innovatrice in cucina. Da qualcuno avrò ben preso!
Io trovo comunque molto più pratico usare invece i filetti di merluzzo, anche surgelati, perché hanno una giusta consistenza e un gusto piuttosto neutro, così risaltano gli altri sapori che fanno di queste polpette una delizia assoluta.
Per il resto seguo la ricetta pari pari e ottengo delle crocchette davvero croccanti.
Si tritano 500 gr di filetti di merluzzo, prima tagliandoli a fettine, poi a cubetti e infine battendoli delicatamente col dorso del coltello.
Si versano in una ciotola, si aggiungono 2 uova, 2 cucchiai di pecorino grattugiato (Sssssssh! È il segreto dello chef!), 1/2 spicchio d’aglio ridotto a crema, 1 ciuffo di prezzemolo tritato insieme a qualche pezzetto di buccia di limone, 1 piccola patata lessa schiacciata, una manciata di pangrattato, sale e pepe.
Si miscela tutto con cura, poi con le mani inumidite con il vino bianco si formano delle polpette non troppo grandi che vanno passate nel pangrattato fine schiacciandole un po’, perché cuociano più uniformemente, e fritte poche per volta in abbondante olio di semi di girasole.
Si recuperano con la schiumarola e si appoggiano sulla carta da cucina perché sgocciolino bene.
Si salano e si servono con lattuga, fettine di limone, salsa tartara, pomodorini, Coleslaw (per chi se la fosse dimenticata https://silvarigobello.com/2015/05/14/coleslaw-limmancabile-insalata-di-cavoli/), patate fritte… insomma ci si diverte un po’ ad arricchire questo piatto già delizioso.
Mi raccomando: mia nonna pensava che per formare le crocchette perfette fosse fondamentale inumidirsi le mani con qualche goccia di vino bianco, ascoltate il suo consiglio.
Farò tesoro del consiglio sapiente della nonna,immagino persona dolcissima!
Adoro le polpette, le tue è inutile dirlo…sono fantastiche.
Buona giornata (a Bologna è caldissimo)
Grazie Ines. È proprio da mia nonna Virginia che ho imparato a cucinare: faceva delle vere magie!
Non si respira nemmeno qui… ma so che non è una consolazione. Ti abbraccio, nonostante il caldo!
Ottime, geniale la nonna!…buona giornata Silva
Ciao Sara, come stai? E Milo?
Grazie, mia nonna come vedi le sapeva proprio tutte!
Buona giornata. Cerchiamo di sopravvivere al caldo, va’!
Sono accollasata x il caldo cara Silva, milo è piu tranquillo per fortuna 🙂 un bacione
Le polpette … che delizia!
Queste mi sembrano assolutamente con una marcia in più, vuoi per il pecorino o per quel vezzo di bagnarsi le mani col vino … chissà.
Le voglio sicuramente provare, anche fredde mi piacciono!
Un abbraccione
Le polpette sono da considerare Patrimonio dell’Umanità e dovrebbero essere tutelate dal Diritto Internazionale in ogni loro forma e diversità!
Ricambio l’abbraccione e aggiungo un bacione.
Ne farò tesoro il consiglio della nonna ❤ anche questa è una ricetta da provare,grazie Silva 🙂
Se riesci a sostituire gli ingredienti che contengono glutine, penso che possano mangiarle tutti in famiglia!
Anche mia nonna faceva le polpette di baccala’, un modo per farlo apprezzare da noi bambini!
Vero! Le polpette le mangiano con gioia proprio tutti.
Che delizia! Come non fidarsi della nonna,vino bianco e soprattutto formaggio!
Un po’ alla volta rivelo tutti i segreti di famiglia. C’è chi ha qualche scheletro nell’armadio, io invece ho i consigli di cucina nella madia!
Bellissimo. Grazie per la condivisione con tutti noi!
Ma quanto sono buone le ricette delle nonne? Le migliori! ascolterò il consiglio… mani umide di vino bianco!
Eh sì, gli insegnamenti di mia nonna sono sempre stati preziosi per la mia crescita in cucina. Mi piace condividerli!
Le polpette Silva, che buone, tua nonna era fantastica e tu hai preso da lei, 😉 baciotti tesoro, oggi qua tanto caldo, Willy e’ in cantina, non per il vino, 😀 😀 😀
Non trova pace, eh poverino? Come noi! Mia nonna era straordinaria e ha continuato a cucinare fino a tarda età. L’ho amata tanto sai, era una persona speciale.
Buona serata Laura cara.
Immagino Silva, siete una famiglia stupenda, Willy e’ venuto su, ha fame, 😀 😀 gli faccio il bagnetto e gli do’ la pappina, e’ un principe, adesso abbiamo acceso un po’ il condizionatore, per poi cenare con il fresco, poi lo stacco, baci cara, buona serata a te, ❤
Buone, buone, buone!|
Con le polpette non si sbaglia mai!
le polpette come le fai fai non sbagli mai e piacciono a tutti!
Grazie!
Grazie per condividire i tesori di tua nonna. Queste crocchette mi sembrano buonissimi, da provare!
Sono semplici ma deliziose. Proprio una ricetta di famiglia!
Solo a guardarle vien l’appetito…
Quella del pecorino, sì, sempre nelle polpette,quella del vino è nuova 🙂
Anche nelle polpette di pesce?! Pensavo che fosse solo mia nonna a mettercelo! Le polpette si fanno sempre con le mani bagnate, bagnarle con il vino pare intensifichi i sapori.
Faccio le crocchette di pesce esattamente come te, formaggio compreso, ma la ” dritta del vino davvero non la sapevo! Grazie mille !
Anziché inumidirsi le mani con l’acqua, usare il vino le rende leggermente profumate in effetti. La nonna Virginia pensava che penetrasse anche nell’impasto rendendolo più saporito!
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