Les Poires au Chocolat sono in realtà una torta, la specialità di nostra cugina Thérèse, che passava il mese di agosto in una vecchia casa ristrutturata di grande fascino, con bassi soffitti a volta e camini in ogni stanza, a qualche chilometro dal lago di Garda.
Il resto dell’anno viveva in una cittadina dell’Île-de-France, sulla riva destra della Senna, alla periferia di Parigi e quando si trasferiva qui per le vacanze si portava dietro tutto il fascino, i sapori, lo charme e l’eleganza di una vera parisienne. Oltre a due barboncini bianchi sempre tosati alla perfezione.
Questo è uno dei fantastici dolci che mi ha insegnato a preparare ed è veramente delizioso.
Come si vede infatti, si tratta di un dessert piuttosto insolito e molto invitante.
Si lavano con cura senza sbucciarle 8 piccole pere, che possono essere della varietà coscia oppure Santa Lucia, per esempio.
In una ciotola, si mischiano 280 gr di farina, 150 gr di zucchero, 40 gr di cacao amaro, 1 pizzico di sale, 1 abbondante cucchiaino di cannella e 1 bustina di lievito per dolci.
Si forma un incavo e al centro si sgusciano 3 uova.
Si fanno sciogliere in un pentolino a fuoco dolcissimo 120 gr di burro con 100 ml di panna e appena si è raffreddato si unisce alle uova.
Si aggiunge un bicchierino di Cognac e si mescola con una spatola, amalgamando tutti gli ingredienti.
Quando l’impasto è liscio e morbido, si versa in uno stampo a cerniera dai bordi alti, imburrato e infarinato.
Si inseriscono con attenzione le pere intere all’interno del composto, con una certa simmetria, facendole “affogare”. Anche se al momento sporgeranno molto, durante la lievitazione in cottura, verranno coperte per almeno 3/4 e il risultato finale sarà molto carino.
Si inforna a 180 gradi per circa 45 minuti.
Si sforma solo quando si è raffreddata.
Thérèse l’avrebbe servita con un fresco Pommeau, una miscela di succo di mela e calvados, appoggiando accanto ai piattini dei minuscoli tovagliolini di lino con un angolo ricamato. Tutto très chic.
E’ davvero un dolce originale e sciccoso! Penso che lo proverò con le williams del frutteto qui di fronte. Quest’anno sembrano così piccole!
Attenta però alla consistenza delle pere Williams: non sono le più adatte alla cottura.
Allora dovrò sentire dalla signora Camilla se ha pere piccoline e sode!
Oltre ad essere buonissima è anche meravigliosa. Io l’ho fatta solo una volta e ricordo ancora il grande successo che ha riscosso tra gli ospiti. Proverò la tua versione con il cacao e la panna! buon pomeriggio
Anche a te, Manu. Il cacao è sempre un buon abbinamento con le le pere… ma in fondo anche con un sacco di altri frutti!
Buon pomeriggio.
Se la temperatura si abbasserà, affogherò le mie pere, bella ricetta Silva, posso farle anche senza liquore? altrimenti cosa metto? bacio ❤
Un sorso di latte, direi, il liquore dà un po’ più di verve, ma non è fondamentale. L’importante è che l’impasto sia morbido, ma le uova e la panna dovrebbero bastare.
Grazie Manuela, ispiratrice del ricordo di Thérèse, quando mi hai parlato del tuo pero!
Grazie Silva proverò il tuo dolce e ti farò presto vedere il mio pero è piccolo ma straboccante di pere, dovrò fare come per le ciliegie una serata a tema e inserirò anche le tue tartine alle pere ❤ bacio a domani
Ne sarò orgogliosa e onorata! Buona notte Manuela, a domani.
notte Silva<3<3<3
Silva e’ deliziosa, io la preparo la torta di pere e cioccolato ma questa con le pere inserite cosi’ nel dolce e’ davvero molto chic, bravissima la tua cugina francese e anche tu, ho le pere nel frutteto, proprio la qualita’ che citi, le coscia, piccole e sode, la faro’ appena saranno pronte, un abbraccio cara, oggi qua fa tanto caldo e siamo tutti in casa che si sta bene, ma dimmi te se d’estate si deve stare chiusi in casa, poi stasera con le zanzare, mah, domani in previsione temporali sparsi, anche domenica che abbiamo programmato un uscita in compagnia con motociclisti attempati, 😀 😀 😀
È bella vero questa torta? Te l’avevo detto che avevo proprio voglia di farla, nonostante il caldo…
Buona serata, nonostante l’afa e gli insetti! A domani cara.
E’ bella e buona Silva, adoro la torta di pere e cioccolato, non vedo l’ora di farla, baciotti tesoro, qua si sta bene stasera, senz’altro avra’ fatto dei temporali su in montagna, l’arietta e’ fresca, Willy dorme beato fuori sul dondolino, buonanotte, a domani, ❤
La Lisa in Irlanda ha 12 gradi!! Chi troppo e chi niente!
A domani, Laura cara, buona notte.
Mannaggia, preferisco qua, 😀 baci tesoro, ❤
Ma è proprio invitante questo dolce. Ti fa, quasi, quasi, venir voglia di accendere il forno.
È davvero speciale, ma richiede il grande sacrificio di aggiungere calore al calore!
Ma che straordinaria golosità! Incredibile constatare come, ogni volta, ci sia un legame tra cosa viene cucinato e chi lo cucina… tua cugina Thérèse sembra uscita da un romanzo e questa torta pure. Coccole vere per i commensali.
Thérèse in realtà forse sta per uscire dal mio terzo libro… o almeno da un capitolo probabilmente! Questo dolce è un esempio di stile francese. No?!
Già, esatto, stile francese. Sarò curiosa di leggere di Thérèse… e delle tue bontà ovviamente! 🙂
Carissima, le tue ricette sono sempre di gran classe, trascritta già nel ” quaderno Silva” è prestissimo le proverò!
Ma grazie! È un dessert semplice in fondo, ma ha quel tocco francese che lo rende speciale.
Sicuramente très chic, e anche très bonne! Cioccolato e pere si sposano benissimo.
C’est vrai!
Buona domenica.
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