Dolce frangipane ai fichi

Ormai occorre rassegnarsi: ci saranno ancora giornate calde e soleggiate, ma quando cominciano le scuole l’estate è proprio finita, indipendentemente da quello che dice il calendario.
E si porta via molti degli ingredienti che ho amato e utilizzato nelle mie ricette, primi fra tutti i fichi, che ormai anche il fruttivendolo Pakistano, specializzato in primizie e prodotti tardivi, vende con riluttanza in cestini di dimensioni ridotte per accontentare tutti i clienti.
Gli ultimi che ho trovato sono quelli piccolini, scuri, dolcissimi, che danno l’impressione di essere già lievemente appassiti. Hanno un sapore e una consistenza straordinari, che si faranno ricordare per un anno, perché tanto bisognerà aspettare prima di poterli assaporare di nuovo!
Questa settimana li ho usati sia in una ricetta dolce che in una salata.
Questa è la torta.

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Si prepara la crema frangipane montando con le fruste elettriche 150 gr di burro con 150 gr di zucchero a velo.
Si aggiungono 2 uova, una alla volta, sempre mescolando, poi è la volta di 50 gr di farina 00, 150 gr di farina di mandorle e 1 pizzico di sale.
Si fodera con una confezione di pasta sfoglia pronta uno stampo rettangolare imburrato, si bucherella con una forchetta, si farcisce con questa crema e sopra si accomodano 3-4 fichi a fettine sottili sovrapponendole leggermente
Si inforna a 180 gradi per 30-35 minuti.

È un dolce facile e squisito, che si farà ricordare.
Naturalmente con la crema frangipane del ripieno stanno benissimo anche i lamponi, che miscelo delicatamente al composto anziché accomodarli sulla superficie.

Torta Delizia

Sono nata, con l’aiuto della levatrice del paese natale della mia mamma, in casa dei nonni materni, come era tradizione in quegli anni.
Era un paese minuscolo, ormai inglobato come periferia nel Comune di Verona. Infatti dista non più di 6 o 7 km dal centro della città.
La casa dei miei nonni era accanto a quella della mia bisnonna, che viveva con il figlio primogenito e la sua famiglia. Le due case avevano un grande cortile in comune con un fico e il pollaio e si affacciavano direttamente sulla strada Provinciale, non lontano dalla fontana con il lavatoio comune ormai scomparso, insomma “in centro”.
La Parrocchia (di cui un mio prozio era il campanaro) sorge invece nella località “Molini” dove il mio trisavolo aveva la sua attività di mugnaio, ma ve ne ho già spesso accennato.
Fino al 1958 la Valpantena era servita da un tramway che partiva da Porta Vescovo e andare a trovare i parenti con “il trenino” era una vera avventura per una bambina cresciuta in pieno centro storico.

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Oltre a passare a salutare tutti i parenti, una sosta d’obbligo era quella dalla signora Gigia: una delle persone più ricche e influenti del paese. Più che una visita era un dovere per renderle omaggio: retaggio d’infanzia della mia mamma.
La sua domestica preparava un dolce indimenticabile che ci è stato servito per moltissimi anni, ogni volta con un bicchierino di vino passito che anch’io dovevo assaggiare per compiacerla.
L’eredità di questa ricetta è arrivata a me attraverso la cortese figlia della signora Gigia, ex compagna di scuola della mia mamma, ma solo dopo la sua morte.
Questa è la Torta Delizia e adesso capirete il perché del nome, seguendo la mia ricetta modernizzata.

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Si prepara il guscio di questa delizia con 200 gr di farina 00, 100 gr di burro molto freddo tagliato a cubetti grandi come piselli, 1 cucchiaio di zucchero, 1 pizzico di sale e 2-3 cucchiai di acqua gelata.
Si impasta velocemente con la punta delle dita, si fa una palla, si incarta con la pellicola e si mette in frigorifero.
Intanto si prepara la crema frangipane classica come ripieno.
Con le fruste si battono 100 gr di burro questa volta a temperatura ambiente, dunque morbido, con 80 gr di zucchero. Quando il composto è gonfio si incorpora 1 uovo, si miscela col frullino e poi si aggiunge 1 altro uovo.
Si uniscono adesso 80 gr di farina di mandorle e 50 gr di farina autolievitante e si mescola accuratamente.
Si toglie la pasta dal frigo, si impasta velocemente e si stende con il mattarello tra due fogli di carta forno della misura della tortiera, compreso il bordo.
Si trasferisce così com’è nella tortiera scelta, leggermente imburrata. Si inforna per 10 minuti a 180 gradi.
Trascorso questo tempo si toglie il foglio superiore e si cuoce per altri 5 minuti, finché la pasta non risulta dorata.
Si sforna, lasciando il forno acceso, e si lascia intiepidire.
Si spalma il fondo con 200 gr di confettura di prugne e si versa delicatamente la crema frangipane. Si livella, si cosparge di lamelle di mandorle e si inforna di nuovo per altri 40 minuti circa.
Quando si sforma, la carta forno inferiore va tolta con delicatezza per non rompere la torta.

È una torta veramente deliziosa, che a me piace servire con un bicchiere di Recioto Bianco di Soave, contravvenendo alle regole ferree della signora Gigia.

Crostata di mandorle e lamponi con crema frangipane

Dei pochi dolci che preparo credo che le crostate siano comunque quelli che faccio più spesso, in genere sono le classiche, con l’intreccio di pasta sopra la confettura scelta di volta in volta.
Sono adatte alla colazione e anche a un tè non impegnativo. Si presentano bene perché accavallo con molta grazia le strisce di pasta frolla sulla marmellata creando un intreccio regolare e piacevole.
Però, come sempre, ho bisogno di sperimentare qualcosa di nuovo e di diverso, anche se magari è passato più di un mese dall’ultima crostata!
Dunque oggi parliamo di questa, farcita con una golosa crema frangipane e la marmellata di lamponi. Sentirete che goduria.

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Si prepara una pasta frolla con 250 gr di farina, 120 gr di burro, 2 tuorli, 100 gr di zucchero, la buccia grattugiata di 1 limone e 1 pizzico di sale.
Si fa riposare in frigorifero e nel frattempo si prepara il ripieno.
Si mescolano con le fruste elettriche 120 gr di burro morbido con 100 gr di zucchero per ottenere un composto spumoso ed omogeneo.
Si aggiungono 150 gr di farina di mandorle e 2 uova intere e si continua a sbattere ancora qualche minuto.
Si fodera una tortiera imburrata con la pasta frolla tirata con il mattarello, si bucherella il fondo con una forchetta e si versa il composto preparato.
Si distribuiscono su tutta la superficie 200 gr di confettura di lamponi e si copre con 40 gr di mandorle a scaglie.
Si inforna a 200 gradi per circa 35 minuti, come sempre dipende dal forno.

Questo è un dolce davvero squisito, che si può servire anche come dessert a fine pasto perché è più raffinato di una classica crostata.
Volendo si possono fare anche delle tartellette monodose, più eleganti.