Pollo in umido (Polastro in tecia)

Se non è questa la stagione degli umidi!
Caldi e corposi piatti ricchi di sapori complessi e aromi fusi in un’unica armonia.
Sì, adoro il cibo e mi piace cucinarlo pretendendo il massimo dagli ingredienti e dalla stagione.
Infatti associo sempre all’inverno le carni in umido, come lo spezzatino di vitello, il gulasch di manzo, i sontuosi brasati profumati di vino e spezie e anche il semplice, casalingo e squisito pollo in tegame, che nella tradizione Veneta altro non è che il “Polastro in tecia”.
Nelle nostre campagne il pollo, l’anatra, il coniglio, dalla notte dei tempi l’hanno sempre fatta da padroni sulle tavole della famiglie nelle zone rurali, molto più del manzo o del vitello.
Il pollo ha continuato il suo cammino verso la gloria culinaria anche in un’epoca più vicina a noi, interprete principale di molte ricette innovative e gustose.
Questo semplice spezzatino di pollo è sempre lo stesso, invece, che viene dal ricettario (orale) di casa di mia nonna e non delude mai.

20140128-002604.jpgSi mettono in una casseruola 2 carote, 1 cipolla e 2 coste di sedano tritati non troppo fini e si fanno soffriggere a fuoco basso con 2-3 cucchiai di olio.
Si aggiunge 1 pollo tagliato a pezzi e si fa rosolare a fuoco vivace, si sala, si insaporisce con una macinata di pepe, si spruzza con 1/2 bicchiere di vino rosso e si fa sfumare.
Si uniscono 1 foglia di alloro, 1 di salvia e 1 rametto di rosmarino avvolti insieme e legati per facilitare alla fine la loro eliminazione e 1 spicchio d’aglio schiacciato.
Si bagna con 1 mestolino di brodo, si copre e si cuoce per circa 20 minuti rigirando i pezzi di pollo un paio di volte.
Quando sono cotti e i grassi sono diventati trasparenti, si estraggono dal tegame, si liberano della pelle, si disossano, si “sfilacciano” con i rebbi di una forchetta e si rimettono a scaldare per qualche minuto.
Si eliminano gli odori e si versa a cucchiaiate questo pollo squisito su una bella polenta morbida.

Una ricetta semplice, molto gustosa, un po’ antiquata d’accordo, ma con il vantaggio di poter essere preparata in tempi relativamente brevi pur avendo il sapore e la consistenza dei grandi piatti in umido dalle lunghe cotture.
Se non lo sfilacciate e aggiungete della polpa di pomodoro… ecco il pollo alla cacciatora!
E ci potete aggiungere anche dei funghi.
Oggi praticamente due ricette al prezzo di una!

12 thoughts on “Pollo in umido (Polastro in tecia)

  1. Per fortuna che esistono le ricette dell’antiquariato! Così salviamo almeno qualcosa di sto paese, evitando bicchierini, piatti rettangolari e coppapasta con strisciate colorate. I Francesi hanno inventato la nouvelle cusine però senza dimenticarsi le tradizioni, anzi…guarda questo link…http://www.bistrotdepays.com/.

  2. Ricette storiche che attraverso un tam-tam giungono a tanti. Perchè perdere questi sapori che consolidano le nostre tradizioni? Sarebbe un vero peccato. Sono ricette semplici, campagnole ma così buone e ricche di sapori che portarle oggi sulle tavole è motivo di orgoglio.
    E’ un pollo insaporito in modo diverso e adagiato su un letto di polenta, è un pollo che con questo freddo è ottimale per scaldare la mente con i ricordi di qualche stagione passata quando la terra era il vero valore di ogni popolo.
    Complimenti Silva, ricetta azzeccatissima 😉
    un abbraccio

    • E pubblicando questa ricetta ho tenuto anche conto di chi di tempo non ne ha tanto quanto me (ah, il GAP generazionale!!) ma ha voglia di cimentarsi con una ricetta “in umido” che non richieda mezzo pomeriggio!
      Per me poi, lo sai, l’ingrediente che non manca mai è quel pizzico di ricordi, che fa la differenza tra un buon piatto e un piatto eccellente.
      Buona giornata Affy cara.

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