Quando organizzo una cena, uno degli antipasti che non manca mai è il paté di fegato.
Ne faccio di diversi tipi: più spesso con il fegato di vitello (molto chiaro) oppure con i fegatini di pollo.
Variano spesso in base ad alcune sfumature e all’utilizzo di ingredienti lievemente differenti di volta in volta.
Quello di oggi è ingannevolmente semplice e può apparire perfino rustico quando in realtà è sofisticato ed elegante al pari di altri di cui abbiamo già parlato.
In questa ricetta utilizzo i fegatini, ingentiliti dal petto di pollo ma insaporiti con le alici, insomma un insieme molto interessante.
Si fa consumare a fuoco bassissimo una piccola cipolla bianca tritata con 30 gr di burro, senza farla colorire.
Si tagliano a striscioline 1/2 petto di pollo e a pezzettini 250 gr di fegatini di pollo e si aggiungono alla cipolla. Si cuociono a fuoco vivo per qualche minuto, si bagnano con 1/2 bicchiere di Vin Santo e si prosegue la cottura abbassando la fiamma.
Si bagna la mollica spezzettata di 1 panino con poco aceto di vino rosso, si strizza e si aggiunge al composto che sta cuocendo, insieme a 4-5 alici sott’olio sminuzzate.
Si battono 2 tuorli con 1 tazzina di brodo di pollo e si versano a filo nella casseruola mescolando con cura.
Si prosegue la cottura ancora per una decina di minuti, finché il pollo non diventa tenero.
Si toglie dal fuoco, si completa con altri 100 gr di burro a pezzetti, si fa intiepidire e si frulla.
Si versa in uno stampo di porcellana e si conserva in frigorifero.
È un paté senz’altro insolito e appetitoso, adatto anche a questa stagione perché spalmato sui crostini, con qualche sottaceto, è già un vero pranzo estivo, che vale la pena di provare. Gli si può accostare anche una fresca insalata di ortaggi e frutta, che completa il tutto con gusto.
Accipicchia,il patè è una cosa che ho cucinato l’ultima volts 30 anni fa’ col fagiano. Questo è davvero intrigante!
È anche semplice, ma davvero gustosissimo e pure delicato. Per Natale lo ne faccio sempre uno di fegato, oltre alle varie mousse, ma sono sempre un po’ differenti.
Forse dovrei cambiare il pranzo di Natale, o forse gli ospiti!
peccato che si stia perdendo il piacere di gustare questa prelibatezza, spesso appena si pronuncia l’ingrediente “fegato” noto diffidenza nei commensali. Io ne vado pazza! Stuzzicante l’aggiunta delle alici 😉
besos
Sally
È un po’ una sorta di fusion con quello toscano che si spalma sui crostini. Mi piace “pasticciare”!
e lo fai moooolto benissssimo 😀
Ciao Silva sono tornato dalle vacanze 🙂
Il pate di fegato.. l’ho assaggiato solo una volta e non mi dispiaque affatto!
Ciao Cix! Bentornato… però non mi sembra un saluto proprio adatto a chi ha finito le vacanze, vero?! Comunque mi fa piacere se ricominciamo a chiacchierare!
Ho fatto mio l’uso francese di servire diversi tipi di “paté de foie” come antipasto e hanno sempre successo.
Silva mi tenti, eccome se lo fai, a me piace molto il patè e questo tesoro e’ favoloso, segnato, sei unica, baciotti tesoro, oggi c’e’ da morire dal caldo, siamo andati a fare un giro con il cangolino ma non si puo’, 😀 prendiamo l’ultimo caldo, poi un’altra settimana mettiamo il piumone, 😀 😀 😀 (spero di no, scherzo!)
Anche qua è tornato il caldo, soffocante e afoso purtroppo. Stasera alle otto c’erano ancora 30 gradi. Lino ha rimesso in funzione l’irrigazione automatica su terrazzo e balconi perché le piante soffrono di nuovo come a luglio.
Questo paté, nuovo per me, è davvero delizioso perché ha una corposità delicata e insieme saporita. Insomma suggerisco proprio di provarlo quando ne hai l’occasione!
Buona serata, Laura, a domani.
Ma si, a fine agosto va bene, a quest’ora si sta benissimo, un bacione tesoro, buona notte, a domani, lo provo eccome il tuo patè, ❤