Riso al nero di seppia

Per quanto mi piace il riso, in una vita precedente potrei essere stata un’asiatica.
Ora, individuare proprio esattamente il Paese in cui sarei potuta nascere mi risulta un po’ difficile, ma sicuramente l’Oriente deve essere la mia culla ancestrale.
Il primo “manicaretto” che ho preparato a mio marito appena tornati dalla Luna di miele è stato un risotto copiato dal numero di Aprile 1969 de La Cucina Italiana, ma mi sa che non è stato un gran successo. Dopo però sono migliorata.
Giusto per restare in tema Anni Settanta, ve lo ricordate che se si faceva una pasta alla buona con gli amici andavano alla grande i Maccheroncini alla Cubana, mentre se si voleva fare i fighi, si cucinava il risotto allo Champagne?
Ricette vintage, quelle della mia giovinezza!
Un riso invece che non si dovrebbe mai preparare quando si hanno ospiti, per oggettivi motivi estetici, è quello al nero di seppia.
Sapete cosa vi dico? È talmente buono che vi suggerisco di farlo solo per gli intimi, così come faccio io, e godervelo nonostante l’inevitabile bizzarra colorazione che assumeranno temporaneamente i vostri denti, come quella di certe donne di etnia Nord Vietnamita che nel loro Paese sono considerate molto belle.

20141022-141237.jpgSi puliscono, si liberano degli occhi, il becco e le interiora, si privano dei sacchetti dell’inchiostro, che si mettono da parte senza romperli, si toglie la pelle e si sciacquano bene sotto l’acqua corrente 1 kg di seppie.
Si fa un soffritto con 1 bella cipolla tritata, 1 spicchio d’aglio che andrà tolto quando sarà dorato e qualche cucchiaiata d’olio.
Si uniscono le seppie tagliate a listarelle e i tentacoli a pezzetti, si fanno soffriggere con un trito di prezzemolo e dopo qualche minuto, quando saranno rosolate, si spruzzano con 1/2 bicchiere di vino bianco.
Una volta evaporato si incorpora l’inchiostro tenuto da parte, si incoperchia e si cuoce a fuoco dolce per almeno una ventina di minuti: le seppie devono risultare morbide.
Si versano adesso a pioggia 300 gr di riso, si amalgamano alle seppie e si aggiungono un paio di mestoli di brodo.
Si incorpora una tazzina di passata di pomodoro e poco alla volta circa 1/2 litro di brodo aggiungendone a mano a mano che il riso si asciuga.
A cottura ultimata, fuori dal fuoco si aggiungono una noce di burro e abbondante pepe nero appena macinato, mantecando bene.

A chi non l’ha mai assaggiato, questo insolito risotto nero, che non è a base di riso Venere, può suscitare una certa diffidenza.
Dopo il primo assaggio, però, ogni perplessità scompare perché ha un gusto eccellente.
E poi non lo trovare anche voi abbastanza “mostruoso” da essere adatto a questa vigilia di Halloween?!

Pubblicità

20 thoughts on “Riso al nero di seppia

  1. Maccheroni alla cubana? Mai sentiti… eh eh eh
    Questo riso nero invece mi piace motlo. A casa non mi ricordo di avere mai mangiato nulla al nero di seppia.
    Quando ho chiesto a mia nonna cosa ne pensava ha detto che le sembrava buono il riso con la seppia…. e quando le ho spiegato che insieme alla polpa c’era anche l’inchiostro e lei ha detto “pùzzidda” che tradotto vulo dire che schifo…
    Ho detto tutto… ah ah ah
    🙂

  2. E’ una cosa comune nei paesi asiatici preferire le donne con i denti neri. Succede anche in Giappone. Le geishe se li dipingono apposta. Mah… E’ proprio vero il detto “paese che vai usanze che trovi”
    Ora però vogliamo anche la ricetta dei maccheroni alla cubana, che non ho mai sentito in vita mia O.O 😉
    Mchan

    • L’unica difficoltà nella preparazione si questa ricetta è proprio il recupero dei sacchetti dell’inchiostro, sia che si vogliano utilizzare o eliminare. Quando faccio il risotto “bianco” con le seppie, le acquisto già tagliate a striscioline, per evitare stress!

  3. Probabilmente io provengo dalla tua stessa zona e il mio amore per il riso mi ha salvato dalla pazzia quando ho scoperto la mia intolleranza al glutine. Questo risotto lo ADORO e lo preparo spesso ma non con la passata di pomodoro, da provare la tua versione assolutamente, anche perché la ciurma lo mangia volentieri!
    Buon Halloween Silva!!
    dimenticavo: Maccheroncini alla cubana?? mai sentiti! Ti tocca prepararli per noi!!!!

    • Ohi ohi! E qui viene fuori il gap generazionale…
      Negli anni Settanta, quando io già cucinavo per la famiglia tra i primi piatti più innovativi, oltre ai maccheroncini alla Cubana, c’erano i tortellini alla panna, le pennette alla Vodka, le tagliatelle panna e prosciutto, il già nominato risotto allo Champagne e quello con le fragole.
      Queste erano veramente le ricette Top della mia giovinezza!
      Qualcuna la faccio ancora, in fondo gli amici sono quasi tutti nostri coetanei…
      L’aggiunta della passata di pomodoro conferisce una nota particolare al sugo di seppie. Prova e poi mi dici. Divertitevi stasera!

  4. Questo risotto lo conosco e pure bene. Quante volte mi sono tinta i polpastrelli delle mani nel prepararlo e quante volte mi si è rotto il sacchetto dell’inchiostro! 😦 Trovo che per la Festa di Halloween sia molto indicato, mostruoso quanto basta!
    I “maccheroncini alla cubana” … mi sfuggono, sarebbe bello ricordarmeli 😉
    un abbraccio Silva
    Affy

    • In più d’uno oggi lamentate di non avere dimestichezza con i Maccheroncini alla Cubana… dovrò togliervi dall’imbarazzo e provvedere a prepararli e postare la ricetta. Una specie di revival per me e una gustosa novità per chi davvero non li conosce!
      La bontà del risotto al nero di seppia vale il disagio di doversi destreggiare con i sacchetti dell’inchiostro, vero?!
      Ricambio l’abbraccio e… dolcetto o scherzetto, Affy?

      • A me sembrava male chiedere sfacciatamente di pubblicare la ricetta … tu elegantemente mi sei venuta in soccorso! Piacerebbe a molti, come vedi, saperne di più … 😉

  5. L’ho sempre mangiato al ristorante e mi piace un sacco. Ho sempre pensato fosse di difficile preparazione e non mi sono mai impegnata a farlo, ma attraverso la tua ricetta mi sembra semplicissimo e, quindi, grazie a te finalmente potrò anch’io preparare questo piatto veramente buonoooo! Ciaoo Bea

    • E c’è anche un trucco, volendo, Bea: in commercio esiste l’inchiostro delle seppie confezionato in bustine così ci si può evitare lo stress del recupero delle sacche in fase di preparazione. Utilizzando il nero confezionato si possono scegliere i calamari, più teneri e saporiti delle seppie, per cucinare questo risotto che anch’io trovo molto buono.
      Buona serata.

  6. Anch’io leggevo i libretti della cucina italiana, io avevo fatto gli gnocchi, un disastro, non ti dico, 😀 Il riso cosi’ preparato l’ho mangiato in crociera, mi e’ piaciutissimo, non l’ho mai fatto a casa, devo provare, baciotti cara, buon weekend sereno! P.S. : e’ arrivato il rullo, con i disegni , carinissimo, mia figlia pero’ parte domani, in settimana forse finiranno la stanza, poi ti faro’ sapere, Silva sembra un parto, 😀

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...