Nel mio libro racconto che da ragazzina un anno sono andata coi miei genitori in villeggiatura a Pesaro, dove sono tornata in diverse occasioni anche da adulta.
Pesaro era una bella cittadina, con dintorni storici e paesaggistici molto interessanti, una cucina straordinaria, una discreta scelta di divertimenti serali e trattandosi di una vera città, offriva una mondanità balneare decisamente più soft ed elegante rispetto a quella più aggressiva e modaiola della limitrofa Riviera Romagnola.
Come dicevo la cucina Marchigiana è fantastica e non solo quella di pesce, che è sublime.
Non ho ancora dimenticato le famigerate “bombe”, (che assomigliano un po’ alle Uova alla Scozzese) gustate a casa di un’amica Pesarese, che sospetto venissero chiamate così non per la loro forma, ma piuttosto perché erano delle vere bombe caloriche.
Ma a quei tempi chi ci pensava: la cellulite allora era lontanissima dalle nostre menti e anche dai nostri glutei!
Quando la “nostalgia gastrica” che di tanto in tanto mi assale, diventa insopportabile, me le preparo e le assaporo con immenso piacere, persa nei ricordi dell’adolescenza felice e lontana.
Faccio rassodare per 6 minuti 6 uova, le lascio raffreddare e le sguscio.
Preparo un impasto con 50 gr di grana grattugiato e 50 gr di pangrattato, 1/2 spicchio d’aglio, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 150 gr di mortadella di Bologna passata al frullatore con 1 panino raffermo ammollato nel latte e strizzato, pochissimo sale e abbondante pepe nero.
Allineo 6 fettine sottili di prosciutto e su ognuna spalmo il composto, dividendolo equamente e le avvolgo con precisione intorno ad ogni uovo, ripiegando subito i lati verso l’interno, così in cottura il ripieno non esce.
Passo ogni “bomba” prima nella farina, poi in 2 uova sbattute con un po’ di latte, le faccio rotolare nel pangrattato, poi di nuovo nella miscela di uova e latte e ancora nel pangrattato facendolo aderire bene.
Le friggo in olio profondo ben caldo fino a quando non assumono un bel colore dorato.
Le servo indifferentemente calde o fredde e mi piacciono con la salsa di mirtilli e un’insalatina di rucola.
Le bombe dei miei ricordi di adolescente venivano fritte nello strutto, ma personalmente non ho una grande familiarità con questo grasso, quindi uso l’olio.
Non illudetevi, il vostro fegato vi odierà lo stesso!
wow Silvia! L’acquolina in bocca 🙂
E con ragione perché è un piatto molto, molto goloso!
Certo che a Pesaro ci vanno giù pesanti…
Però sembrano davvero appetitose con quel bel ripieno di mortadella…
Il prosciutto con cui le involtgi è cotto giusto?
🙂
Sarà l’ora…ma che fame! 🙂
Sicuramente l’orario ha un certo peso, ma anche questa ricetta così gustosa ha la sua responsabilità nella tua sensazione di fame!
Silva sono spettacolari, voglio farle anch’io anche se non potrei fare fritti per mio marito, sai che mi piace la nostalgia gastrica, a parte la cellulite che non c’era aiuta il cervello a ricordare, 😀 ti adoro, passa una bella serata, ❤
Credo che tutti quanti sentano di tanto in tanto la “nostalgia gastrica” per qualcosa mangiato in un momento particolare ma che non sappiano darle un nome!! Sei sempre così carina nei commenti ai miei post Laura, sei davvero deliziosa, grazie di cuore!
❤
bombe o non bombe le voglio provare
Dovrebbero piacerti Marina perché sono saporite e piuttosto “variegate” come gusti! Poi mi dirai.
Buona serata.
I adore scotch eggs!
Me too!!
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non le ho mai fatte… devo attrezzarmi Silva, mi stampo la ricetta e poi, come sempre, ti saprò dire. Sembrano … super golose!!!
buona domenica
Grazie Manu, sono decisamente ricche e con sapori diversi che si amalgamano bene. Naturalmente si fanno… una volta tanto!
Bombe con gran sorpresa! 😉 Mi sembrano molto succulente, esplosive direi!
Pazienza se le calorie eccedono, uno strappino ogni tanto è concesso soprattutto per far rivivere cari ricordi.
Buon inizio settimana Silva, un bacione
Affy
Anche a te Affy, grazie. La ricetta è effettivamente una di quelle da tenere nel cassetto e dimenticare per qualche mese, dopo che si è fatta!
Un abbraccio.