Quando ero piccola io, per “insalata” si intendeva un contorno di lattuga. Toh, al massimo lattuga, pomodoro e rucola. Tutto qua. In Italia non c’era l’abitudine infatti di nutrirsi a pranzo con una sostanziosa combinazione di ortaggi e (volendo) molto altro.
Anche da giovane non è che abbia avuto tutto questo rapporto privilegiato con le insalate intese come pasto completo. Però, avevo una conoscente francese che quando ormai ero sulla trentina mi ha fatto assaggiare la mia prima “nizzarda”.
E mi è piaciuta così tanto che in Francia la ordino spessissimo e la preparo anche a casa, come piatto unico, naturalmente, proprio come fanno in Costa Azzurra!
Da questa prima esperienza ho imparato a destreggiarmi con molta disinvoltura tra ingredienti diversi e a modificare addirittura le versioni originali.
Devo dire però che sono stati i viaggi in America ad aprirmi il maggior numero di orizzonti prima inesplorati. Una delle insalate più gettonate dai miei figli quando erano ragazzini era quella di pollo.
È una ricetta che non presenta assolutamente nessuna difficoltà. Vi do la mia versione, semplice, saporita e perfino relativamente ipocalorica, da provare adesso che con la stagione calda (appena arriva!) si ha voglia di cibi freschi e la prova costume è in agguato.
Si taglia a listarelle un petto di pollo bollito, si affetta un gambo di sedano, si riduce a striscioline qualche foglia di lattuga, si mescola tutto in una ciotola e si condisce con sale, pepe, lamelle di mandorle (segreto dello chef!) e una salsa composta di maionese, senape, olio e succo di limone.
Come consiglio nel mio libro, il brodo che ricavate dalla cottura del petto di pollo, surgelatelo dopo averlo filtrato, che non si sa mai quando potrà tornare utile.
brava Silvia…e’ vero siamo sulle stesse onde!!! 😉