Mia nonna usava dire: “Pan e nose, mangiar da spose”, e intendeva che l’abbinamento di pane e noci è così ghiotto da poter essere servito anche a un banchetto nuziale.
Naturalmente ai nostri giorni è un’esagerazione, ma non bisogna mai sottovalutare la saggezza di chi ci ha preceduto.
Insomma perché non provare queste linguine saporite ed essenziali, semplici come i piatti di campagna dei tempi di mia nonna?
Per 4 persone si cuociono al dente 320 gr di pasta lunga.
Nel frattempo si fanno dorare in 4 cucchiai di olio 2 spicchi d’aglio e 1 peperoncino, si tolgono e si aggiungono nella stessa padella 70 gr di pangrattato e 70 gr di gherigli di noci tritate piuttosto grossolanamente.
Si fanno tostare per qualche minuto, poi si uniscono 150 gr di ricotta, si aggiusta di sale e di pepe e si diluisce questa salsa con poca acqua di cottura della pasta.
Si scolano le linguine e si fanno saltare brevemente nella padella del condimento. Si completano con una spolverizzata di grana grattugiato, prezzemolo tritato e un filo d’olio crudo.
Secondo me questo piatto, così buono da essere adatto perfino alle spose, è l’antitesi del dispregiativo: “fare le nozze coi fichi secchi”, che pare invece non dovessero assolutamente apparire ai pranzi di nozze!