Di recente ho fatto il risotto alla Milanese: normale, solito, buonissimo. Però ne ho cucinato troppo, quindi avrei potuto farlo “al salto” il giorno dopo, come fanno i Milanesi appunto, ma non è che sia la mia passione.
Dunque: variante! E di qui secondo me è uscito un piatto interessante.
Il risotto alla Milanese, quello allo zafferano insomma, non dovrebbe avere segreti per nessuno. Si fa con 400 gr di riso, 1/2 cipolla, 1/2 bicchiere di vino bianco, 1 bustina di zafferano, 60 gr di burro, il brodo necessario, 80 gr di parmigiano e volendo 30-40 gr di midollo di bue.
Io appartengo alla scuola di pensiero che non mescola in continuazione il riso aggiungendo il brodo a mano a mano che si consuma, al contrario, una volta che ho tostato il riso e l’ho sfumato col vino, lo copro con una quantità di brodo pari al doppio del suo volume (1 bicchiere di riso / 2 bicchieri di liquido) e lo mescolo solo per mantecarlo con burro e parmigiano a fine cottura.
Comunque ognuno si regoli come è abituato, l’importante è che alla fine ci si trovi con una certa quantità di risotto allo zafferano, perché siamo sul punto di trasformarlo in qualcosa si insolito, elegante, squisito, da ripassare in forno. Da tener presente quindi anche quando si hanno ospiti.
In questo caso, ovviamente, sarà opportuno avere a disposizione tutti i 400 gr iniziali di riso.
Si tritano 1 spicchio d’aglio e un ciuffetto di prezzemolo e si fanno rosolare in poco olio e burro, si aggiungono 40 gr di porcini secchi fatti rinvenire nell’acqua calda e si cuociono aggiungendo qualche cucchiaiata di brodo.
Verso la fine si unisce un battuto grossolano di prosciutto San Daniele, circa 150 gr, e si fa insaporire.
Si versa il risotto leggermente intiepidito in un rettangolo spesso circa 1 cm sulla carta forno, al centro si fa una striscia di sugo di funghi e prosciutto e aiutandosi con la carta lo si richiude a cilindro.
Si mette in frigorifero e si fa raffreddare completamente.
Si imburrano e si spolverizzano con cura di pangrattato le formine da crème caramel o i coppapasta, si accende il forno, si taglia il cilindro di riso a tronchetti che vanno inseriti negli stampi scelti, schiacciandoli leggermente per farli aderire bene alle pareti.
Si infornano a 180 gradi per 15 minuti e si sformano sul piatto da portata dopo averli fatti intiepidire qualche minuto, servendo a parte una salsina di pomodoro.
Sulla bontà di questo piatto credo non ci sia proprio niente da dire. A me piace molto anche il modo insolito in cui si presenta, che lascia sempre piacevolmente stupiti gli ospiti… e pensare che è nato per caso, solo per consumare del risotto alla Milanese avanzato!
Nato per caso a casa tua… sei straordinaria Silva!
Ma no! Ho solo una fantasia spropositata!
come al solito, bravissimissimissimissima 🙂
Grazie mille, Mariatita. Tra gli ingredienti che non mancano mai nella mia cucina ci sono fantasia, divertimento, voglia di sperimentare!
sei la numero uno!!!! che fame!!!! non ho ancora pranzato e vorrei avere nel piatto questa bontà! bacioni Silva!
Simi
Grazie Simi! Forse il mio risotto ti piace particolarmente perché non hai ancora pranzato…
Io di solito con il riso avanzato (e ne avanza per forza perchè lo faccio apposta) faccio le crocchette.
Questa tua variante al forno è inutile dirlo è più gustosa della mia ma mi rimane un dubbio.. questo prosciutto Dan Daniele.. ma dolve lo trovi? ah ah ah ah
🙂
Ma in qualsiasi dalumeria ben fornita, ovviamente, dove puoi acquistare anche dalami e daldicce!!
Qui non si può assolutamente parlare di piatto di recupero perchè questa è una vera ricetta che accolgo con tanto entusiasmo.
Idea come al solito geniale, mi piace particolarmente per la croccantezza del riso e per la presentazione che non fa proprio pensare a qualcosa di avanzato in precedenza.
Fantastica come sempre 😉
un abbraccio
Grazie Affy. Sapessi quanto mi piace sviluppare queste idee! Mi sono anche comprata dei fantastici coppapasta cilindrici di teflon proprio per questo tipo di soluzioni.
Il riso, come per le patate da libero sfogo alla fantasia😊Queste formine sono deliziose, oltre che chic e tanto d’effetto😊😊😊
Sì, sembrano proprio cilindretti dorati, vero? E all’interno c’è perfino una golosa sorpresa!
Quando ho letto che riciclavi un risotto non pensavo certo che avresti realizzato questa ricettina così fantasiosa!
Brava come sempre 🙂
Buona serata
Grazie Lella. Ho avuto una buona idea. Buona serata anche a te.
Un’altra idea per il risotto alla milanese che avanza, io lo faccio molto spesso e mi avanza sempre, la volta scorsa feci il timballo, la prossima volta provo la tua molto più chic:-)
Grazie Imma. Anche il timballo niente male però!
come sempre non ti mancano le idee per riciclare gli avanzi. Ottima ricetta
Grazie. Così non sembrano nemmeno avanzi riciclati!
Brava Silvia, ottima idea per non buttare il risotto avanzato!
Non si butta mai niente a casa nostra, sai Roberta. Trovo sempre il modo non solo di riciclare, ma di creare un piatto che dia soddisfazione!
Anche a casa nostra non si butta via nulla, è per questo che consiglio il tuo bel piattino!
Grazie, sei sempre tanto carina! Un abbraccio e felice fine settimana.
You are so creative in the kitchen, Silva. What a wonderful way to serve leftover risotto! Your dinners must be very popular among your friends.
Oh, there is a long line out of our door…!! Grazie, your comments are always very kind.