Oggi: insalata

Rieccoci a parlare di insalata, gradito piatto unico che scatena la mia fantasia al momento del pranzo.
Ovviamente parlo per me. Chissà quanti di voi invece odiano questa Babele di ortaggi, condimenti e guarnizioni e in determinate circostanze preferiscono un panino.
A me comunque, come sapete, piacciono anche i panini. Molto.
Oggi però vi parlo di un’insalata che ho mangiato in questi giorni. Buona. Anzi così buona che vale la pena di raccontarvi come l’ho preparata.

20140419-014442.jpgHo sistemato in una ciotola: radicchio rosso di Verona (l’ultimo ormai), rucola, carote, sedano e cipolla rossa un po’ affettati sottili e un po’ tagliati a julienne.
Ho aggiunto qualche pomodorino secco sott’olio tritato grossolanamente.
Ho rosolato in padella una cucchiaiata di pancetta affumicata a cubetti e l’ho versata sull’insalata.
L’ho condita con una vinaigrette bella piccantina (olio, sale, pepe, aceto balsamico e senape di Digione) e completata con due uova sode, bollite solo per 6 minuti, tagliate a spicchi e coperte con alcune cucchiaiate di salsa verde.
Insieme ci ho mangiato dei profumati crostini di pane integrale.
Insomma io l’ho trovata gustosa e appagante, ma a me le insalate piacciono molto.

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Panini con il roast beef

Lo dicevo ieri sera con Marina di Le ricette di Baccos: con il roast beef che non si mangia subito, caldo, coi piselli e le patate, si fa un ottimo panino il giorno successivo. Così non ci si deve preoccupare del pranzo!

20140102-102217.jpgA me piace così:
– affetto il roast beef sottile sottile con un coltello affilatissimo e lo condisco con olio, limone, poco sale e pepe;
– taglio a metà una baguette croccante o una ciabatta, la spalmo con 1cucchiaino o 2 di senape antica, quella scura, speziata e più dolce di quella di Digione, che ha una deliziosa consistenza granulosa;
– tagliuzzo un po’ di rucola e la spargo sulla senape;
– ci appoggio sopra, generosamente, qualche fettina di roast beef;
– aggiungo scaglie di Parmigiano tagliate con l’affetta tartufi ad archetto;
– copro con l’altra metà del pane, taglio in due la baguette e la divido con il mio famoso marito, che come al solito preferirebbe invece un piatto caldo di tortellini in brodo.

Però non si lamenta, perché lo sa che prima o poi glieli faccio, i tortellini, quelli famosi di Valeggio che gli piacciono tanto, magari. Li conoscete? Sono speciali.
Da noi li chiamano Nodo d’amore.
Ma si sa, i Veronesi sono dei romanticoni rispetto ai più sanguigni Emiliani, che chiamano invece i tortellini Ombelico di Venere.