Insalata di capesante

Ripropongo come idea originale per un antipasto importante una fresca e delicata insalata di capesante, di cui abbiamo parlato anche nel luglio dell’anno scorso (https://silvarigobello.com/2014/07/29/insalata-di-capesante-con-unaltra-ricetta-in-omaggio/).
Trovo che sia un modo molto gradito al palato, oltre che veloce da preparare, presentare ogni tanto le capesante fuori dagli schemi consueti.
Se anche voi amate questi straordinari molluschi, vi suggerisco di fare un pensiero serio sul modo migliore di prepararli in insalata.
La versione di oggi è un poco differente da quella che vi ho già proposto. Può ricordare vagamente un piatto di Nouvelle Cousine e anche una specialità cinese per la presenza di un pizzico di tè che rende curioso il condimento, quindi ne parliamo di nuovo, per avere almeno due opportunità di scelta.

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Si sciacquano 2-3 manciate di spinacini teneri e si distribuiscono nei piatti.
Si pelano a vivo 2 pompelmi rosa e si dividono le fettine sopra gli spinacini.
Si sbucciano 2 avocado maturi e si affettano. Si spruzzano con il succo di 1/2 limone per evitare che si ossidino.
Si cuociono brevemente sulla griglia da entrambi i lati 2-3 capesante a testa. Si dispongono nei piatti ancora calde sopra gli altri ingredienti.
Si prepara il condimento per questa insalata miscelando olio, sale, cipolla di Tropea tritata fine fine, succo di limone, 1 pizzico di tè nero affumicato (Lapsang Souchong), qualche goccia di Tabasco e 1 cucchiaino di miele.
Si versa su tutti gli ingredienti e ogni commensale provvederà a mescolare la propria insalata.

Vi ricordo il modo pratico in cui preparo queste emulsioni per condire le mie insalate, quando sono complesse come questa: metto tutti gli ingredienti in un vasetto col coperchio a vite e shakero con molta energia finché non si sono tutti ben amalgamati.
Un risultato eccellente in un attimo.

Capesante e bucatini al limone

Questo è un piatto che intendevo preparare anche prima, ma non sempre riesco a mantenere le promesse.
Condire la pasta con una salsa delicata e leggermente pungente è secondo me il modo migliore per presentare un piatto classico in versione estiva.
Era la mia mamma che d’estate si preparava spesso le linguine al limone. La ricetta dunque è in parte sua.
Quando aveva perso quasi del tutto l’interesse per la cucina, a pranzo mangiava comunque la pasta, anche se aveva smesso di cucinare i sughi lunghi ed elaborati ai quali era abituata.
La condiva invece con ingredienti più semplici e basilari come gorgonzola fuso con un poco di latte, oppure pomodorini appassiti in tegame con l’origano o un sugo di burro e limone, soprattutto d’estate.
Ed è proprio con questa base che preparo le linguine, gli spaghetti, i vermicelli o i bucatini aggiungendo le capesante.

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Si prepara la salsa facendo fondere a fuoco dolcissimo un pezzetto molto abbondante di burro con 2 spicchi d’aglio a fette.
Prima che diventi nocciola si toglie dal fuoco, si elimina l’aglio, si aggiunge il succo di 1/2 limone e si grattugia un pezzetto di zenzero oppure la buccia del limone e si completa con 1 pizzico di sale.
Si infarinano leggermente diciamo 2-3 noci di capesante a testa, tolte dalla valva e sciacquate perfettamente, e si scottano a fuoco vivace in padella antiaderente ben calda.
Si cuociono da entrambi i lati, si salano e si sfumano con 1 bicchierino di Cognac.
Si lessa e si scola al dente la pasta lunga preferita, si amalgama alla salsa burro e limone, si divide nei piatti individuali e si completa con le noci delle capesante.

In questo piatto le capesante sono come la corona sulla testa di un re: consentono a prima vista di stabilire il rango del piatto!