Risotti come questo fanno parte della nostra storia familiare, sono un vero comfort food che risveglia ricordi più o meno lontani.
Il mio riprovevole modo di prepararlo mi consente di offrire contemporaneamente più varietà di risotto ai miei adorati commensali.
L’abitudine viene dalla necessità di diversificare i sapori rispettando i gusti o le esigenze di ognuno.
Accade a volte che per accontentare un figlio se ne scontenti un altro. Non sia mai! Si trova un escamotage che consenta di rendere il pasto piacevole per tutti piuttosto.
Che ogni tanto faccio la pasta ai 4-5-6 sughi lo sapete (https://silvarigobello.com/2015/01/27/uno-dei-4-sughi-quello-di-piselli/), con i risotti non arrivo a tanto, ma almeno due diversi costituiscono spesso la norma.
Fortunatamente il risotto con gli asparagi piace a tutti, ma se occorre c’è sempre un altro sugo di riserva.
L’ho già spiegato più volte, ma per chi si fosse messo all’ascolto solo in questo momento, ripeto come si cucinano, salvo alcune eccezioni, i miei risotti.
Si porta a bollore un volume di brodo doppio rispetto al volume di riso necessario: io uso come unità di misura un mug col Will Coyote che è la dose perfetta per due persone. Dunque 2 tazze di brodo per ogni tazza di riso.
Si butta il riso, si incoperchia e senza mai mescolarlo si porta a perfetta cottura.
A questo punto bisogna avere pronto il sugo che si è deciso di servire perché quando il riso è cotto ed ha assorbito tutto il brodo occorre mantecarlo con burro e parmigiano e poi aggiungere il sugo ancora caldo, mescolare e servire subito.
Per preparare il sugo di asparagi per esempio, si fa dolcemente imbiondire in olio e burro una cipollina bianca tritata.
Si pelano (col pelapatate) i gambi di un mazzo di asparagi bianchi*, si affettano sottili e si tengono intatte le punte.
Si versano nella casseruola con la cipolla, si regolano di sale e pepe, si sfumano con 1/2 bicchiere di vino bianco e si cuociono a fuoco medio mescolando di tanto in tanto. Se dovessero asciugarsi troppo, oltre a mettere il coperchio, si può aggiungere 1/2 mestolo di brodo.
Quando sono morbidi e saporiti si spolverizzano con il prezzemolo tritato e sono pronti per essere aggiunti al riso.
* Noi Veronesi usiamo quasi sempre gli asparagi bianchi che fanno parte delle nostre eccellenze in fatto di ortaggi delle nostra zone, ma si possono prevedere anche quelli verdi se li preferite: il metodo di preparazione del sugo non cambia.
Cara Silva tu sei molto brava in cucina e prepari sempre dei piatti speciali, mi piace tanto il tuo blog e vengo volentieri a trovarti.Io adoro il riso cucinato in tutte le versioni e il tuo modo di cucinare il riso mi è nuovo e penso, quanto prima, di provare a farlo, ciao 🙂
Grazie Lorena, sei gentilissima. Quasi sempre, potendo contare ovviamente su qualche sugo già pronto, cucino il risotto in questo modo semplice e rilassato: viene cremoso e gustosissimo come quelli tradizionali. Se provi mi farà piacere se mi dici le tue impressioni.
Buona giornata.
Bellissimo il tuo modo di far risotti. Li fai senza alcuna fatica e devono essere proprio buoni. Adoro gli asparagi e prova ne è il fatto che oggi anche a casa nostra si va di uova all’occhio di bue ed asparagi lessi. Buonissimi 🙂 Bacio grande da Bea
Ah ah, chissà su quante tavole qui al Nord oggi si trovano gli asparagi, compresa la mia!
Grazie, sì, il mio modo di fare il risotto è proprio no-stress ed è davvero più semplice che cuocere una pasta. Non si tocca mai per i soliti 18 minuti canonici e basta avere pronto un buon sugo, il gioco è fatto.
Ciao cara, ti abbraccio e buon pranzo!
Mai mangiato uno, in famiglia da me in Puglia non si cucinano i risotti, non ho proprio idea di che gusto abbia. Ma dall’immagine sembra decisamente appettitoso!
Ma davvero?! Non ho mai conosciuto nessuno che almeno una volta, pur senza cucinarlo, non abbia assaggiato un qualsiasi risotto! Anch’io tengo molto alla territorialità dei piatti, ma il risotto è davvero internazionale, dai!! Questo con gli asparagi non è che un esempio delle mille versioni che si possono ottenere con altrettanti sughi di verdure, pesce o carne.
Perfino un debuttante, con il mio personale metodo di cottura, potrà ottenere risultati sorprendenti!
In tutta la mia vita, e molti anni fa, ne ho mangiato uno cucinato con il radicchio e l’altro allo zafferano e salsiccia (credo sia il tipico milanese). Non ho altre esperienze in merito purtroppo, ma mi sono ripromesso di provare a mangiarlo e gustarlo nelle sue svariate sfumature, anche provando a cucinarlo io stesso.
Purtroppo “non mi viene in mente” dato che sono abituato a pensare al riso solo in 2 modi, in bianco e con l’insalata di riso!
Be’ due esperienze sensoriali già interessanti, direi. Prosegui nelle sperimentazioni e vedrai che piacere ne ricaverai!
In effetti pensavo: “ma non è un pò troppo bianco quel riso per essere agli asparagi?”.. Poi ho capito.. eh eh eh
Tuttavia non capisco come ho fatto a non pensare agli asparagi bianchi che pure conosco…
Sto invecchiando, altrochè.. eh eh eh 🙂
Prima o poi succede a tutti… o almeno a quelli fortunati! Ma il risotto ti è piaciuto o no?!
Un classico di stagione. Sempre buono.
Anche noi siamo grandi estimatori dei prodotti di stagione!
Poi con prodotti come gli asparagi…
….e molto buono!!!
Confermo!
Mi sgoloso guardando la foto. Adoro il risotto e in casa sono l’unica! (ci sarebbe anche Sirio, ma se devo fare senza io fà senza anche lui)
Non so chi è Sirio, ma mi dispiace non possa condividere il piacere del risotto con te.
Sirio è il nostro pastore maremmano. Abbiamo avuto dei chow-chow che, benchè di origine cinese, non volevano il riso; Sirio invece apprezzerebbe, ma mangia quello soffiato!
Che meraviglia! I vantaggi di non vivere in condominio: cani di grossa taglia anziché micetti persiani!
Però abbiamo anche i micetti, da pagliaio, ma affettuosi!
Grazie per i consigli di cucina. Mia moglie ti ringrazia: c’è sempre un pizzico di fantasia nelle tue ricette.
Naturalmente mi associo anch’io.
Un caro saluto.
Nicola
Grazie Nicola. Sono dell’opinione che amore e fantasia siano ingredienti indispensabili anche in cucina. Ringrazio anche tua moglie per l’apprezzamento. Come si chiama? Così la prossima volta saluto entrambi in modo anche più amichevole.
Buona serata.
Il nome di mia moglie è Giovanna Enrica, Chicca per gli amici. Anche lei è un’ottima cuoca, anche se insiste troppo a darmi da mangiare il pesce che io non amo molto…
Cari saluti.
Nicola
Come minimo lo fa per il tuo bene! Un abbraccio a te e a Chicca.
Il tuo risotto e’ buonissimo, ho comprato gli asparagi ieri, lo faro’ sicuramente, baciotti cara, buona giornata di sole e serenita’, ❤
Tra quelli con le verdure forse è quello che in casa è sempre piaciuto di più. Però apprezzano anche i funghi e i piselli. I carciofi un po’ meno. Comunque i risotti per noi qui al Nord hanno proprio il senso di “casa”, vero?
Buona giornata anche a te, cara.
E si, il risotto da noi e’ un piatto che tutti amano, ci sono tanti modi per prepararlo, anche noi amiamo quello ai funghi! Buon weekend tesoro bello, ❤
Io,da albenganese doc, userò l’apparato violetto di Albenga!
Sono certa che con la tua ricetta sarà sicuramente valorizzato
Sarà una meraviglia! A volte le ricette basiche sono le migliori, se si parte da un buon prodotto di base.
L’ha ribloggato su Food Wine Worlde ha commentato:
http://www.luccafoodwine.com Seguimi anche tu. Grazie !