Conoscete le Fettuccine Alfredo?
La prima volte le ho assaggiate a Miami Beach, all’ultimo piano del Doral Hotel (ora Miami Beach Resort & Spa, al n.4833 di Collins Avenue) nel Ristorante L’Originale Alfredo of Rome.
Cercate di capirmi: francamente dopo più di una settimana di cucina Statunitense, la nostalgia di casa ha avuto la meglio!
In America, come esempio di cibo Italiano, le fettuccine Alfredo vanno alla grande.
Questa pasta fresca all’uovo, condita con burro, panna e parmigiano deve il suo nome allo chef e proprietario del Ristorante di Roma dove sono state create: Alfredo Di Lelio.
Nel 1920 Douglas Fairbanks e Mary Pickford, famosissimi attori del Cinema muto, durante la loro Luna di Miele in Italia le apprezzarono talmente da definire Alfredo Di Lelio “The King of Noodles” e tornati a Hollywood evidentemente ne parlarono così bene che ancora oggi se vuoi mangiare falso cibo italiano in America puoi gustarle in alcuni ristoranti piuttosto importanti: di sicuro a L’Originale Alfredo of Rome del Rockefeller Center di Manhattan, nel World Showcase di Epcot e al Planet Hollywood di Las Vegas. Lo dico per esperienza…
Oggi a Roma ci sono due Ristoranti “Alfredo” che dichiarano la paternità di queste leggendarie fettuccine che, come dicevo, negli Stati Uniti sono convinti essere una pietra miliare della cucina Italiana.
La storia del perché esistano a Roma due ristoranti omonimi è presto detta.
Nel 1914 Di Lelio aprì “Alfredo” in via della Scrofa e divenne famoso prima a Roma e poi, come si diceva, in America, per le sue “maestosissime fettuccine”.
Nel 1943, in piena Seconda Guerra Mondiale cedette il ristorante a due dei suoi camerieri e solo nel 1950 riaprì in Piazza Augusto Imperatore “L’Originale Alfredo” (ora “Il Vero Alfredo”) che, gestito dal nipote, prosegue la tradizione familiare di Alfredo Di Lelio e delle sue fettuccine.
Chi avesse intenzione di provarle, dovrà cuocere al dente in abbondante acqua salata 200 gr di fettuccine all’uovo secche e prima di scolarle prelevare un paio di mestoli d’acqua di cottura che andrà tenuta da parte.
Nel frattempo in una capiente ciotola riscaldata avrà messo la bellezza di 75 gr di burro a pomata e 50 ml di panna densa da cucina, 150 gr di parmigiano grattugiato e avrà aggiunto a filo, sempre mescolando, tanta acqua di cottura quanta ne servirà per creare una salsa cremosa ed omogenea nella quale andranno versate le fettuccine scolate.
L’importante è continuare a tramenare la pasta perché raccolga tutta la salsa e se ne imbeva.
Se occorre aggiusterà di sale, spolverizzerà con un pizzico si pepe bianco e se gli piace potrà aggiungere una grattatina di noce moscata.
Chiunque sia la persona intenzionata ad assaggiare le “maestosissime fettuccine Alfredo” non potrà che leccarsi i baffi ma chiedersi comunque come una semplice pasta in bianco possa aver ottenuto un tale successo internazionale…
Che bello leggerti Cara Silva😊 INVITO TUTTI i ns amici a comperare i tuoi libri: io che li ho letti, posso solo dire che mi è parso di viaggiare😃 insieme a te e di scoprire passo passo ogni nuovo costume, uso e tradizione… per nn parlare dei diversi sapori!!! E beh, tornando alla ragione per cui queste “fettuccine di Alfredo” abbiano riscosso tutto questo successo, beh io penso che sia “la nostalgia” a muovere certe cose…. quanti italiani lontani dalla propria terra si consolano coi sapori i ricordi dell’anima. … a me è successo e continua ad accadere😊 T.C.A. Una gioiosa giornata a te Silva Cara😘
Grazie, grazie, generosa e dolcissima Marilena. Hai ragione: nel profumo del cibo e nel suo sapore si possono riconoscere i ricordi più cari e le persone amate. Ti voglio bene.
Questi spaghetti mi fanno venire l’acquolina in bocca!
No, non spaghetti! Questa magia si crea con la pasta all’uovo, sono infatti le “maestosissime fettuccine” Alfredo.
Perdonami… Ero distratta…. il mio sguardo era focolizzato sull’immagine! 🙂
Poco male! Ho fatto la precisazione giusto per rispettare la tradizione di questo piatto, tanto apprezzato all’epoca della Dolce Vita!
E’ proprio vero che gli americani sono strani… Queste tagliatelle sarebbero una sorta di cacio e pepe con panna e burro. Ma non è che davero davero, come si dice qui a Roma, i due attori avevano mangiato spaghetti cacio e pepe ed una volta a casa hanno fatto confusione??? 😛
Comunque grazie cara Silva per le tue dettagliate storie che donano al piatto quel qualcosa in più 🙂
Mchan
Ps: per me le fettuccine sempre e comunque al ragù!!! 😉
Pps: la prossima volta che vado al centro sto attenta a trovare questi due ristoranti che non mi è mai perso di vedere, ma sarà che essendo di Roma non cerco ristoranti quando sto in giro, specialmente al centro dove ti spennano.
A Roma, pur essendoci andata spesso, nemmeno io ho mai mangiato le Fettuccine Alfredo né in Via della Scrofa, né in Piazza Augusto Imperatore…. solo in America!
Pare che queste fettuccine all’uovo, delicate e nutrienti, fossero state ideate da Alfredo Di Lelio per vincere l’inappetenza della moglie incinta e invogliarla a mangiare.
Mary Pickford e Douglas Fairbanks hanno addirittura regalato ad Alfredo Di Lelio una coppia di posate in oro per manifestargli la loro grande soddisfazione. Queste posate vengono ancora utilizzate per servire le fettuccine, probabilmente ai VIP!
Per i complimenti che mi hai fatto meritavi ancora qualche notizia supplementare. Grazie Mchan.
Ma grazie a te!!! Sempre molto informata! Brava!
Mchan
Hai scritto talmente bene che non saprei cosa aggiungere 🙂
E’ una ricetta semplice, molto semplice per riscuotere tanto successo. La pasta all’uovo, in particolare le fettuccine, sono apprezzate ovunque ma il condimento mi sembra blando per diventare leggenda. Potere della “nostalgia” quando si è lontani da casa … Alfredo non ce ne voglia.
La leggendaria cucina italiana vanta pietre miliari ben più sostanziose di una pasta in bianco 😉
un abbraccio
Affy
Concordo con te su tutte le tue valutazioni e aggiungo un altro piccolo motivo di scandalo: un piatto di Fettuccine Alfredo in America costa più di 20 $ e volendo te lo servono con vicino un petto di pollo alla panna, ovviamente con un consistente aumento di prezzo… ma che ti devo dire Affy, per me certe volte in America è stato come per Carlo Martello di De André: “più dell’onor poté il digiuno”…
Ricambio l’abbraccio con l’augurio di un felice pomeriggio.
la semplicità di certi piatti è … straordinaria. che bontà!
Come dicevo, si tratta di semplice pasta in bianco… ma sarà l’amore che ha spinto Alfredo Di Lelio a crearle, sarà la magia dei divi di Hollywood che le hanno tanto apprezzate, sarà che dopo settimane di cucina americana diventano una sorta di comfort food, sia quel che sia, queste fettuccine hanno un loro innegabile fascino.
Me lo domando anche io… va bene che sono un piatto storico e va anche bene che hanno un aspetto super invitante ma sinceramente non le trovo così meravigliose da giustificare il loro successo…
Altri tempi, in cui ci si poteva impressionare con una pasta “semplice”, oggidì servono i fuochi d’artificio. 🙂
Non è mica detto sai! Dipende sempre da chi sono i commensali: io ho lasciato di stucco una coppia di conoscenti Americani offrendo loro gnocchi di patate al burro e salvia! L’entusiasmo per certi piatti scaturisce dalle abitudini alimentari di chi lo assaggia!
Vedi, alla fine la semplicità premia sempre e W le ricette italiane! Queste fettuccine all’uovo condite semplicemente con una deliziosa crema al burro, panna e parmigiano hanno conquistato l’America e gli americani e mi sa che conquisteranno anche la ciurma, perché stasera non avevo idea di cosa cucinare. Io salto, troppo lattosio, ma per loro è perfetta! Come sempre grazie Silva per il bel viaggio …
Grazie a te per l’attenzione, Manu!
Un piatto opulento e un bel post d’introduzione, come sempre!
Grazie di cuore.
Ragazzi, io penso che la cucina italiana non abbia rivali, da noi anche una pasta al burro diventa superlativa………a 20$ poi!!!!!!!!!!!!
Ahahahahah, ciao Silva cara e buona serata a tutti!
Pensa che sempre con 20 $ puoi in alternativa mangiare l’aragosta con due contorni! Tanto per dire quanto è considerata un’eccellenza la cucina italiana!
Buona serata anche a te.
Bellissimo post Silva, mi piace come hai raccontato la storia di questo piatto che e’ così semplice quanto godurioso, ci credo che in America va alla grande, io adoro la pasta in bianco, con burro, panna e parmigiano, se poi sono fettuccine all’uovo, quelle fatte in casa, e beh, come resistere, 😉 baci cara, sei sempre très chic in quello che ci regali! ❤
Grazie Laura e tu sei sempre très chère. A domani.
Je t’adore, 🙂 ❤
Non chiamarla semplice pasta in bianco… 🙂
In realtà ha un alone di fascino che altri piatti non hanno, ma si tratta comunque di pasta al burro!
Che voglia di prepararli!! E che dire se aggiungessimo al tutto del salmone affumicato? Mhhh!! da leccarsi i baffi. Buona giornata Bea
È concesso il libero sfogo alla fantasia, Bea! In fondo siamo Italiani…
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