In questo periodo alle soglie dell’autunno in moltissimi Blog appaiono zuppe, vellutate e minestre di verdure che sono realmente un piatto eccellente che a cena scalda il cuore… in attesa che venga accesa la caldaia per far partire il riscaldamento condominiale.
Per non essere da meno, anch’io oggi parlerò della mia Crema di Fagioli Cannellini, che sembra una vellutata nella consistenza, ma non lo è perché non è arricchita da panna o latte.
La scelta per questo piatto dei fagioli cannellini anziché dei più comuni e regionali borlotti, è perché volevo una crema chiara ed elegante da servire in apertura di una cena non solo in famiglia e questa mi è sembrata una bella soluzione.
La variante in tinta avorio della minestra di oggi dunque, si armonizzava perfettamente con la tovaglia e i crostini di focaccia appena dorati e quasi sommersi di formaggio Fontina affettato sottile sottile con l’affettatartufi (o il pelapatate, ma in questa cornice di voluta e ostentata eleganza fa più fico usare l’affettatartufi) erano un tocco proprio chic.
L’aggiunta dell’erba cipollina ha solo un effetto decorativo e spezza con estrema raffinatezza la monocromaticità del piatto…
Ma adesso scrolliamoci di dosso tutta questa vanagloria e veniamo al sodo.
Vi invito dunque a dare un’occhiata al risultato appena descritto e a poi passare alla ricetta.
Questa è una crema che cucino in pentola a pressione: non è obbligatorio ma semplifica la preparazione.
Affetto a velo 200 gr di scalogni e li faccio stufare con 50 gr di burro e 3-4 foglie di salvia.
Prima che diventino dorati unisco 1/2 kg di patate a cubetti e 300 gr di fagioli cannellini secchi fatti reidratare in acqua per qualche ora (oppure 1/2 kg di quelli freschi già sgranati, se li trovate: qui nel Veneto è difficile).
Aggiungo 750 ml di brodo di pollo, oppure vegetale se preferite, chiudo la pentola a pressione e dal fischio faccio cuocere 25-30 minuti.
Intanto taglio a cubetti della focaccia, magari fatta in casa, e la passo in forno a dorare giusto qualche minuto perché diventi croccante ma non troppo colorita per non sciupare l’effetto shabby del piatto.
Quando la minestra è pronta, sfiato e apro la pentola a pressione. La frullo col minipimer a immersione, aggiusto di sale, spolverizzo di pepe bianco, servo nel piatti, aggiungo qualche crostino e ci affetto sopra abbondante Fontina che col calore finirà per fonderai completamente.
Completo con qualche stelo di erba cipollina e porto subito in tavola.
Ecco la mia ricetta di oggi: facile, saporita e anche un po’ ironica tanto per divertirci.
Nonostante l’assenza di panna, l’origine della ricetta è francese e il formaggio utilizzato naturalmente anziché la Fontina era il Gruyère, ça va sans dire.
Che buona! Questa devo assolutamente farla!!
E fai benissimo! È una minestra davvero squisita che vale la pena di assaggiare.
Che bella ricetta! Io adoro le zuppe, anche in versione meno raffinata, però me le devo mangiare a pranzo quando sono da sola 😦
Che peccato! Io ho piano piano “educato” mio marito ad apprezzare zuppe e minestre soprattutto la sera, che data la nostra età è quello che ci vuole!
Evviva l’autunno, e le tue ricette! Vincenzo
Grazie Vincenzo.
Bella, se riesco la preparo questo fine settimana. Mio marito adora vellutate, creme, minestroni.
Grazie! Secondo me questa tuo marito la dovrebbe apprezzare senz’altro allora. Naturalmente si può preparare anche coi borlotti, se preferisci, non c’è una grande differenza di sapore.
Preparazione veramente superba. Se volevi preparare un piatto chic con dei semplici legumi, ci sei riuscita. Un copia ed incolla è stato già fatto per riproporla per una cenettina tra amici. Bacio Bea 🙂
È quello che ho fatto io, come dicevo. Una crema di fagioli elegante anziché rustica si può servire anche quando si hanno ospiti che richiedono una certa attenzione da parte della padrona di casa.
che meraviglia…. io ho sempre paura che i fagioli diano quella sensazione un po’ “grumosa” dovuta alla pelle… frullandola rimane morbida morbida?
Perché io adoro le creme morbidissime…. magari senza panna come l’hai fatta tu!
Sì! Frullate e con l’aggiunta di una patata le minestre di legumi diventano vere “vellutate”, ma senza panna.
Silvia che grande news…brava!!! devo provare!
Questa crema salata è ottima per questa stagione dove il freddo comincia a farsi sentire accompagnato dai primi starnuti. 🙂
Il colore del cannellino è decisamente elegante, un bianco avorio che rende chic la tavola 😉 I piatti e una tovaglia che per i colori ben s’accompagnano con questa ricetta li ho … non mi resta quindi che darmi da fare!
Ho molto apprezzato Silva, ogni tanto qualche ricettina semplice viene proprio utile.
un abbraccio
Affy
Hai ragione! In genere posto ricette piuttosto elaborate e fantasiose per dare uno spunto in più, partendo dal presupposto che la base della cucina classica sia già nel vostro curriculum…
Se hai voglia di una minestra di legumi ne suggerisco caldamente l’abbinamento con la tovaglia avorio, se invece fosse stata verde, avresti potuto realizzare un’altrettanto eccellente zuppa di piselli…
Buon pomeriggio, Affy del mio cuore!
Très chic ce plat! Une soupe simple et délicieux!
La ciurma apprezzerebbe molto, adorano i cannellini, molto delicati e io ci vado a nozze con questa ricetta!
buon pomeriggio Silva!
Anche a te, Manu, anzi ormai buona serata che con l’ora solare si fa merenda che è quasi notte!
La zuppa è davvero semplice ma ha un sapore intenso e una consistenza vellutata che piace molto, sentirai.
Adoro le zuppe, le creme e le vellutate, la tua e’ molto chic, mi piace tantissimo, il fatto che non hai messo la panna, io non posso proprio, me la fa apprezzare ancora di piu’, bravissima Silva, baci cara, passa una bellissima serata! ❤
Grazie Laura, ricambio, sperando sia davvero serena per tutti.
Faccio spesso queste minestre di legumi aggiungendo una o due patate che creano la base “vellutata” e vengono benissimo.
I cannellini usati al posto dei classici borlotti l’hanno resa molto delicata ed elegante.
Ciao cara!
veramente una crema che ti scalda il cuore. Perfetta per queste prime giornate un po’ più freddine.
È proprio tempo di rispolverare tutte le ricette di minestre, minestroni, zuppe e affini!
io ho preso un po’ il vizio che aveva mia mamma per le cene autunnali e invernali, minestre di tutti i tipi. Mi piacciono tantissimo e son contenta che anche i miei figli le apprezzino. Ieri mia figlia Francesca mi ha mandato tutta orgogliosa la foto del minestrone che ha fatto con le verdure fresche.
Copiata l’eccezionale ricetta!!! Qui in Toscana e’ più facile trovare i cannellini che i borlotti.
Userò gli zolfini che sono un presidio slow food del Casentino dal gusto superbo…..ti saprò dire!!!!
Buona serata Silv
Conosco i fagioli zolfini. Qualche anno fa abbiamo passato un week end (allungato) ad Arezzo e abbiamo fatto anche acquisti di prodotti locali: gli zolfini li abbiamo comprati a Terranuova Bracciolini. Ancora più delicati dei cannellini che si trovano secchi qui da noi!
Sono felice che la mia zuppa cremosa, o semplicemente “crema”, ti sia piaciuta.
Buona serata anche te, Tiziana.
Buona serata a te cara Silva, se un giorno tornerai in Toscana,fammelo sapere,sarà bello incontrarci!!!!
Si può organizzare senz’altro un caffè! Grazie Tiziana.
Ci conto!!!
la proverò sicuramente! io adoro zuppe, creme e vellutate di verdura 🙂
Allora questa fa proprio per te!
Buona serata.
Semplicemente perfetta.!!!!”””
Grazie Lella, i tuoi commenti mi fanno sempre piacere!
Che buona, davvero da provare, poi il tuo piatto ha un aspetto cosi’ invitante!
Grazie Anto, è proprio un piatto di stagione!