Adoro tutti i dolci che hanno come componente la crema pasticcera: dai krapfen ai pasticciotti, dalle crostatine di frutta ai bignè, dalla torta della nonna al diplomatico.
E questi sono solo alcuni dolci di tradizione, poi c’è la Torta degli Avanzi per riciclare il panettone e il golosissimo El Pules che sono tipici di casa nostra e in fine la leggendaria crema fritta della zia Celina, di cui parlo anche nel mio libro, e la crème brûlée, che considero vere preparazioni “in purezza”.
La crema pasticcera insomma è un vero atout.
Un po’ alla volta magari parliamo anche degli altri dessert, ma oggi è la volta della mia crème brûlée.
Facile.
In una casseruola mescolo insieme 4 cucchiai di farina, 4 di zucchero, la buccia grattugiata di 1 limone e 1 pizzico di sale.
Poi poco alla volta diluisco con 1 litro di latte, attenta a non fare grumi. Aggiungo 4 uova, una alla volta, incorporandole bene al composto e lo metto sul fuoco.
Aspetto che si alzi il bollore e lascio cuocere per una decina di minuti a fuoco dolcissimo, mescolando continuamente con la frusta.
Quando la crema è cotta, la verso in una pirofila e la lascio raffreddare completamente, poi la passo in frigorifero per almeno 3-4 ore.
A questo punto la base è pronta.
Una parte la taglio a losanghe, la impano nel semolino e rosolata nel burro diventa la crema fritta, ma questa è un’altra storia.
Il resto lo divido nelle porzioni di cui ho bisogno, le posiziono sui piattini da dessert, le cospargo di zucchero di canna e col cannello caramellatore ottengo una deliziosa crosticina bruciacchiata. Brûlé, appunto.
Le servo sempre con i frutti di bosco, che con la loro acidità mitigano la dolcezza, altrimenti lievemente stucchevole, della crema.
sulla crema pasticcera concordo in pieno con quanto hai scritto. Devo provare la tua ricetta di creme brulèe.
È facile e con queste dosi (collaudatissime) la consistenza è perfetta: né troppo morbida, né troppo soda.
Alla Zia Celina non ci sono ancora a arrivata….. ora sono a Parigi……..siiii! a quest’ora, per me sarebbe perfetta! Con quel caramello così egregiamente dorato sopra è una delizia del palato:-) Silva Cara:-))))
Ah ah!
Buona domenica pomeriggio, cara.
Silvia, anche questa crema deve essere ottima, peccato che non ho il caramellatore…ma comunque credo che si possa fare anche senza, che ne dici?
Dopo averle spolverizzate con lo zucchero, basta mettere le fettine in una pirofila e passarle un minuto in forno sotto il grill. Il risultato è più o meno lo stesso.
L’abbinamento con i frutti di bosco e’davvero un tocco da artista!!!
Adoro la creme brûlé!! Grazie per la ricetta!
Grazie a te, cara per il commento così carino. Ormai lo sai che quando ho quella che ritengo una buona idea, la condivido con piacere!
La crema come dessert la preferisco alla cioccolata e qui ci lascio occhi e palato. Bella da morire 🙂
Abbinamento perfetto con i frutti di bosco e così caramellata è veramente invitante.
Bella, buona, perfetta 🙂 complimenti
buon inizio settimana, un abbraccio
Anch’io adoro la crema: brûlé, Catalana, fritta, infilata in un krapfen o in un pasticciotto. Insomma devo trovare sempre un modo nuovo per poterla preparare e gustare! E non temere, condividerò sempre con gioia le ricette, quelle nuove e quelle di famiglia!
buonaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa…..anche io amo la crema!!!
Non avevo dubbi!
e con questa si potrebbe anche mettere in pace il mondo intero 😀 sfido chiunque a non farsi tentare da questa squisitezza!!!!
bbbbuonissssima 😉
Sally
Sì, davvero la crema pasticcera è una base che consente un sacco di “voli” tutti squisiti.
non lo mai fatta….devo provarla…….grazie
È sempre un grande piacere condividere le ricette che mi vengono particolarmente bene!
I so enjoy crème brûlée, Silva, and you’ve shared a wonderful recipe. I normally serve individual serving cups but you’ve taught me a new method. Thank you! 🙂
It’s me who must thank you for your constant and kind notes.