Credo di essere stata una delle prime fruitrici di tutta una serie di apparecchi elettrici fin dagli anni Settanta: friggitrice, gelatiera, coltello elettrico, macchina per i pop corn e apparecchio per fare le crêpes.
E proprio di crêpes volevo parlare oggi e forse anche domani, perché quando tiro giù dallo scaffale più in alto del mobile “Dispensa & Co” la Kruppiera (crepiera elettrica della Krupp), che possiedo dagli anni Settanta, faccio davvero un’infinità di crêpes e bisogna quindi trovare il modo di utilizzarle.
Scherzo: quelle che non utilizzo, di solito le surgelo.
È una questione di praticità: per recuperare l’apparecchio, devo salire sulla scaletta a tre gradini, spostare la wok professionale, il trita frutta secca, l’apparecchio per la passata di pomodori, la grattugia elettrica, il tostapane, la piastra per scongelare, lo sbuccia mele della L.L.Bean (arrivato direttamente dal Massachusetts) e fornelletto, pentola e forchette/spiedino per la fondue bourguignonne.
Una volta insomma che me ne sono impossessata, sfrutto l’apparecchio al massimo.
Le dosi per fare le crêpes “a macchina” sono impresse tutto intorno al piatto in dotazione, quindi non si può sbagliare.
Per 8 crêpes occorrono: 2 uova, 50 ml di latte, 50 gr di farina, 1 cucchiaio di burro fuso e 1 pizzico di sale. Consiglio di frullare così si evitano i grumi.
Si versa il composto nel piatto in dotazione, oppure se si prevede di fare moltissime crêpes in un largo piatto tondo da portata.
Si infila la spina dell’apparecchio in una presa di corrente e quando la spia si spegne si appoggia con delicatezza la parte Teflonata sul composto, si aspetta qualche secondo, poi con un deciso movimento del polso si solleva e si capovolge la crepiera, che è dotata di un supporto circolare perché possa reggersi in questa posizione.
Ovviamente non occorre rigirare la crêpe, che si stacca delicatamente con l’apposita spatola e si appoggia su un piatto.
Si prosegue così fino a che non finisce tutto il composto, impilando le crêpes a mano a mano che sono pronte, una sull’altra.
A questo punto, come dicevo, si possono surgelare o utilizzare subito farcendole secondo le necessità o la propria fantasia.
La farcia di queste per esempio si ottiene denocciolando e affettando delle susine goccia d’oro e facendole saltare in padella con burro, zucchero e Grand Marnier.
Quando sono leggermente caramellate, si accomodano al centro delle crêpes e si arrotolano.
Si spolverizzano di zucchero a velo e si decorano con lamponi freschi e qualche rametto di menta.
Ovviamente questa non è che un’idea… però è proprio una buona idea!
Buonissime e bellissima foto, mi hai proprio fatto venire voglia di prepararle! A me piacciono molto anche nella versione salata! Una ricetta versatile e semplice che bisogna assolutamente saper fare e tu hai descritto alla perfezione, come sempre!
Sereno week end
Grazie Manu. Le crêpes, che nella versione salata diventano “crespelle” sono estremamente versatili. Come la classica pasta al forno si possono arricchire con moltissimi ripieni e sono sempre eccellenti.
Felice week end anche a voi.
P.S. Jesus Christ Superstar è stato incredibile! Stupendo come 40 anni fa!
Immagino Silva, mi sarebbe tanto piaciuto venire a vederlo ma in settimana con la scuola e senza nessuno a cui lasciare la piccola Greta è veramente difficile per noi muoverci! tu tienimi aggiornata se non ti disturba su questi eventi di Lisa,non si sa mai che prima o poi riusciamo a venire!
Io ho la padella con le spatole…ma non le uso mai. Anzi no: ogni Natale mio marito mi costringe e fare le crespelle. Però come le hai fatte tu, dolci, sono molto invitanti.
Ma anche le crespelle si prestano a tante varianti squisite! A te non piacciono? Mi pare di leggere un po’ di rassegnazione nel fatto che le devi preparare a Natale! Se vuoi studiamo insieme qualche farcia speciale, in fondo non è tutto ‘sto lavoro fare le crêpes con la “padella” elettrica!
Non è elettrica! E’ questo il problema, comunque sì, se mi passi qualche variante all’accoppiata: spinaci e ricotta….
Intanto, se hai tempo comincia a preparartene un po’ per volta, così il lavoro finale sarà meno gravoso. Come dicevo, io mi metto lì e ne faccio veramente tantissime e poi le surgelo e le prelevo quando mi servono. In questo modo anche se devi farle nel pentolino, vedrai che ti sembrerà tutto più semplice. In quanto ai ripieni, te ne dico qualcuno di quelli che faccio io: coda di rospo e carciofi, radicchio rosso, fontina e pancetta, funghi e tartufo, gamberi e patate al curry.
Vuoi che ti dica un segreto Sabrina? Per i ripieni ispirati ai condimenti per la pizza… Vedrai quanti suggerimenti puoi ricavarne!
In effetti per Natale, questi abbinamenti sono meno banali degli spinaci e della ricotta, non avevo mai pensato di congelarle!
L’attrezzo ce l’ho e ogni tanto lo uso. Proprio come descrivi tu non utilizzandolo spesso resta nascosto dietro tante altre attrezzature da cucina.
E’ ora di tirarlo fuori perchè questo è il momento che quelle belle e bionde susine sono in commercio, posso così copiare passo passo la tua goduriosa ricettina ed essere certa di un gran bel risultato.
Intrigante la fotografia, irresistibile la dolcezza di questo manicaretto.
Ottima ricetta 🙂
un abbraccio
Affy
Ma che meraviglia averti tentato con le mie crêpes alle susine! Sono proprio contenta.
Vale anche per te il suggerimento di metterti lì una domenica pomeriggio di pioggia a produrre con solerzia e generosità un numero infinito di crêpes la cui eccedenza andrà surgelata e rispunterà all’occorrenza.
La ricetta neutra che ho suggerito ne consente l’utilizzo sia dolce che salato senza stare a fare tante suddivisioni.
Un abbraccio grosso grosso.
Io uso due padellini e un voltafritto e festa finita. Non ho più fiato per certe scalate!
È proprio per quello che faccio le crêpes una volta per tutte!!
La varietà di susine che io preferisco è la goccia d’ oro , la tua presentazione è esaustiva e le foto completano molto bene
la descrizione, bravissima Silva!
Grazie carissima Ines. Adoro caramellare leggermente la buona frutta di stagione e avvolgerla nelle crêpes. Oltre alle gocce d’oro lo faccio anche con le nettarine e le pesche bianche. Vengono buonissime!
Che buone le crépes, le adoro, sia salate che dolci, le faccio spesso, ho fatto anche una torta salata di crèpes, ho un libretto dove ci sono mille modi per farcirle, le tue sono fantastiche, e che foto, brava Silva, un abbraccio e buon weekend, ❤
Ho imparato anch’io all’inizio a farcire in modi diversi le crêpes ispirandomi ad alcune ricette prese da un volumetto, ma poi sai come sono: ho variato e aggiunto, fatto dei tentativi e personalizzato tutto!! Grazie Laura, felice week end anche a te e alla tua famiglia (Willy compreso naturalmente!)
Grazie tesoro, tu sei unica, bacioni, passa un bellissimo weekend, ❤
Se non fosse che c’è il mare di mezzo passerei volentieri da te ad aiutarti a smaltire le crepes in più…
🙂
È vero: tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare…
Grazie Emanuele.
Che voglia di crepes che mi hai fatto venire!!! 😀 Ma da quando sono rientrata da Parigi, devo ammettere, che forse preferisco le galettes 🙂
Intendi le galettes bretonnes, quelle di grano saraceno, vero? Non le ho mai fatte, ma solo mangiate più volte in Normandia oltre che a Parigi. In Francia sono molto popolari, ma da noi veramente poco conosciute.
Sisi intendo proprio quelle! 🙂 eh si purtroppo si conoscono poco ma sono veramente deliziose! 🙂
Concordo. Lo sai perché lo dico spesso: adoro la cucina francese!
“A good idea” is right, Silva. Your last photo of the plated crepes is really quite good. I ate my dinner not long ago and now you’ve got me thinking of tomorrow’s breakfast. 🙂
Grazie, I’m very glad my crêpes recipe can elicit this reaction!
j’adore les crêpes à la confiture de fruits rouges… bon appétit!:-)
Merci Mélanie de tes visites.
ho già l’acquolina in bocca! davvero ottimo dolce
Grazie. Le crêpes sono versatili e squisite: possono essere farcite con tanta fantasia!