La stagione che ci siamo appena lasciati alle spalle, è stata più simile ad un fastidioso autunno piovoso che ad un freddo inverno nevoso o nebbioso.
Queste prerogative, chissà come mai, mi hanno ispirata a cucinare molte più torte, e soprattutto crostate, di quanto in genere abbia mai fatto. È mia figlia quella brava coi dolci. Io mi limito a preparare i dessert per i miei inviti a cena, ma difficilmente mi viene in mente di mettermi ad impastare una torta.
Sarà l’influenza della blogosfera, dove ho scoperto l’abilità di molti di voi nell’arte della Pasticceria, sarà che come diceva mia nonna: “Ogni lustro, si cambia gusto”, fatto sta che anche qualche giorno fa ho preparato una crostata.
Nel titolo l’ho definita invernale per via della presenza delle arance, ma si può tranquillamente gustarla anche adesso che è primavera.
Ho iniziato il post con la fotografia prima di infornarla perché si possa notare l’intreccio, che è venuto proprio carino.
Questa invece è la fotografia… già assaggiata.
Si parte dalla pasta frolla, come sempre. Secondo me la potete fare tranquillamente così come la fate di solito, con le dosi a cui siete abituati, se vi pare che vi venga bene.
Però, se vi piace un po’ morbida come a me, in questa ricetta in particolare, vi dico come la faccio io.
Occorre amalgamare con una spatola 150 gr di burro a temperatura ambiente con 125 gr di zucchero e la buccia grattugiata di 1 arancia. Quando si è ottenuta una crema, si aggiungono 1 uovo intero e 1 tuorlo e si incorporano con cura.
Si dispongono 300 gr di farina a fontana, si aggiungono 1/2 cucchiaino di bicarbonato e 1 pizzico di sale e al centro si versa il composto di uova, zucchero e burro.
Si lavora con le mani fino a ottenere un impasto morbido ed elastico che si farà riposare in frigorifero almeno mezz’ora.
Quando si riprende la pasta, si divide in due. Con metà si fodera come al solito una tortiera adatta, anche senza imburrarla perché la frolla è così ricca di burro che difficilmente si attaccherà, ma vedete voi.
Si bucherella il fondo con i rebbi di una forchetta e si versano 250 gr di marmellata di arance amare, si spalma e sopra si distribuiscono 80 gr di gocce di cioccolato fondente e si copre con il resto della pasta, formando una griglia.
Si inforna come sempre a 180 gradi per circa 40 minuti, ma regolatevi secondo l’esperienza fatta con il vostro forno.
Ecco, è solo una crostata, ma l’abbinamento arance e cioccolato è proprio collaudato e vincente. Servitela durante un tè o una merenda e quella che resta allieterà la colazione del goloso di casa la mattina successiva.
Le crostate sono il mio forte… ma solo quando si tratta di mangiarle!
Non so perchè ma sebbene i dolci mi piacciano e nei miei pochi esperimenti abbia avuto qualche piccolo successo, non ho mai lo stimolo a prepararli. Resto nel lato oscuro del salato… 🙂
Be’ personalmente anch’io preferisco la versatilità delle preparazioni salate, ma ultimamente mi sono accorta che faccio inaspettatamente soprattutto crostate. Sarà l’età…
Hai ragione, è risaputo che ai giovani piace il dolce.:-)
Sei il mio mito!
Sempre ricette interessanti cara Silva. Questa di arance e cioccolato poi…se non fosse che tra poco (pochissimo) e Pasqua e devo impastare le pizze dolci lievitate, tipiche della nostra zona, la farei oggi stesso, immediatamente. Anche perchè, devo ammettere che la frolla è un mio grande problema 😦 non potendo usare burro, e non volendo usare tanta margarina, resto in attesa della perfetta frolla con olio. Ne feci una tempo fa, perfetta. Ma mannaggia a me, non mi segno mai le cose che faccio a occhio, non mi è riuscita più così… ma questa tua dose potrebbe essere adattata al senza burro. ti farò sapere 😉 claudia
Uffa uffa Claudia! Che noia e che rabbia queste intolleranze. Cosa sono le pizze dolci lievitate della tua zona?! Non le conosco mi sa. Posti la ricetta?
Silva, con le allergie ci faccio i conti da cinque anni e a tratti sono stufa depressa o divertita in base all’umore. A volte è un’arrampicata sugli specchi cucinare, ma la prendo come una sfida 😉
Le pizze dolci lievitate sono delle meraviglie che oggi vado a fare, e si, spero di postare la ricetta dopodomani, in tempo per far venire voglia a qualcuno di farle per Pasqua. sono preparate con uova, farina, aromi, latte e olio, qui a L’Aquila si fanno sempre, poi al Sabato Santo si portano a benedire in chiesa da tradizione, insieme alle uova sode. Poi si usano per accompagnare i salumi e le uova la mattina di Pasqua per la tradizionale colazione, e al pranzo come accompagnamento. L’accostamento col salato è sorprendente!
Sei Aquilana? Non l’avevo capito. Allora un abbraccio ancora più grosso!
si Silva, sono Aquilana… ne parlavo qualche giorno fa sul blog, qui . https://fornellidisalvataggio.wordpress.com/2014/04/05/6-aprile-2014-giorno-1-dellanno-5-calendarioaquilano/
ti ringrazio per il delicato pensiero 🙂
claudia
Scusami, l’ho guardato adesso. Mi era sfuggito.
ma figurati! ho messo il link solo per condividere un pensiero …
Anche “cruda” la trovo bellissima. 🙂
La crostata ti riesce benissimo cara Silva … lanciati tranquillamente a far dolci. Buona la marmellata di arance 🙂
Questo è un dolce che vedo bene in ogni stagione e mangerei ad ogni merenda.
Complimenti, un abbraccione
Affy
Grazie grazie!
😉
si presenta molto bene. A me l’intreccio così non riesce mai.
Per quanto riguarda la bontà non ci sono dubbi, basta guardarla; il profumo mi pare di sentirlo.
Non mangio dolci fino a Pasqua poi la provo fare.
Scusa, me l’avevi detto e io ti do il tormento con i miei dolci, anzi ne faccio più di una volta! Bravissima a proseguire con la rinuncia ai dolci, sai. Ottenere questo intreccio non è difficile, basta un po’ di pratica.
scusa se mi ripeto, ma la memoria ogni tanto va in riposo. Comunque la crostata la devo fare.
A chi lo dici…
I’ve wanted to make a crostata for ages! This looks divine!
Thanks! This particular crostata has an interesting filling and it’s really very very good.
It’s tasty and fragrant, indeed. Thanks for your visit, Jess.
Silva questa crostata è uno spettacolo!ho appena finito cena e ci starebbe giusto bene un dolce del genere!
Grazie infinite per l’entusiasmo!
Ad una crostata così non si può resistere!!!!
troppo buona!!!
Devo dire che sì, ha avuto un gran successo!
cruda o cotta la crostata ti è venuta benissimo! si vede proprio una buona manualità….poi arance e cioccolato!!!! che buona non l’ho mai fatta! proverò! dolce sera cara Silva
Grazie! Ma sono più dolci le mie crostate di me!
non ci credo! perché quando una persona cucina con così tanto amore, scrive così bene….è dolcissima! molto più delle sue crostate!
Magari un po’ è vero. Grazie Simi.
Mio figlio grande di chiama Simone. Il significato del vostro nome è Dio mi ha ascoltato, lo sapevi?
La mia “piccola” invece si chiama Lisa Maria.
si lo sapevo! il mio vero nome è Simonetta ma mio marito mi chiama Simi… i miei figli di 12 e 6 anni si chiamano Matteo e Alessandro e sono la mia vita! penso un come per tutte le mamme!
Le crostate sono la mia vera passione del settore dolciario! Questa ha una faccia che mi fa davvero impazzire. Ti rubo di sicuro la ricetta! 🙂
Buona notte!
Ne sono felice! È venuta buona sul serio sai perché con il connubio cioccolato e arance non si può sbagliare.