Mi piacciono molto i formati di pasta un po’ insoliti.
Anche se alla fine per abitudine e per pigrizia cucino regolarmente penne, rigatoni, linguine e vermicelli, mi resta questa predilezione per anelletti, gramigna, castellane, mafaldine e ziti, per esempio.
Qualche anno fa mi ero messa in mente che dovevo assolutamente fare uno sformato di ziti lunghi molto scenografico e non trovando altrove la pasta, l’ho comprata in un Autogrill, che secondo me è l’esempio di emporio più fornito di irresistibile merce superflua e spesso introvabile che ci si possa immaginare.
Un’altra volta vi racconto come è finita poi col mio sformato di ziti, ma oggi volevo parlare degli anelletti e darvi un suggerimento per un delizioso ed ingannevole primo piatto che dà l’impressione di essere estremamente elaborato, ma è invece persino di recupero, un piatto di quelli che ho sentito alcuni di voi definire “svuota frigo”, però di aspetto e sapore così sontuoso che non sfigurerebbe nemmeno sul desco imbandito di ricchi e sfarzosi pranzi nelle Corti rinascimentali.
A me capita spessissimo di restare con appena una porzione, magari abbondantina, ma non sufficiente per due, mettiamo per esempio di ragù di carne, di sugo di piselli e di funghi trifolati. Fermiamoci qua con gli ingredienti di recupero per il momento perché adesso dobbiamo mettere insieme “il grande inganno”.
Oltre a qualche cucchiaiata di ragù di carne, di sugo di piselli e di funghetti trifolati, a cui ho accennato prima, occorrono dunque 500 gr di famigerati anelletti, della pomarola (che credo tutti abbiamo in freezer o in dispensa), del formaggio grana grattugiato, 1 piccola scamorza (a cubetti), 2 luganeghe (tagliate a rotelline e saltate in padella con 1 noce di burro e sfumate con uno spruzzo di vino bianco), pangrattato e poco burro per ungere uno stampo da timballo.
Non si fa altro che lessare la pasta, ovviamente al dente, scolarla, condirla con la pomarola, 2 cucchiai di grana e 30 gr di burro e tenerne da parte circa 1/3.
Con i restanti 2/3 si “fodera” lo stampo imburrato e cosparso di pangrattato, facendolo aderire bene con l’aiuto di una spatola.
Il terzo di pasta tenuta da parte invece si condisce con tutti gli altri ingredienti: ragù di carne e di piselli, funghi trifolati, rotelline di luganega, cubetti di scamorza e qualche cucchiaiata di grana grattugiato.
Si mescola e si versa all’interno dello stampo, si compatta bene e si inforna a 220 gradi per una decina di minuti.
Si sforna. Si attende qualche minuto e si sforma su un piatto da portata.
È un piatto in cui ognuno può esprimersi al meglio seguendo il proprio istinto, la fantasia, il gusto personale e le sorprese che riserva il frigorifero.
Gli ingredienti che ho suggerito possono essere sostituiti quindi con quelli che vi piacciono di più, il risultato finale è comunque stupendo, ricco e goloso.
Pensa che ne ho mangiata una versione con le melanzane al ristorante siciliano. Buonissima!
Mchan
Infatti il timballo di anellini è un piatto siciliano molto conosciuto e più complesso del mio!
amo questo piatto; il formato della pasta lo trovo fantastico
Qua da noi non è mica tanto comune, vero? Io li trovo solo di De Cecco e neanche dappertutto.
Dai un’occhiata alla mia fabbrica di anelletti… Ti piacerà! Ciao F
Me le ricordo le tue cocottine alla Norma, devo anche averle commentate favorevolmente!!
Diamogli pure del “piatto da recupero” ma se questo è il risultato non potrà certo offendersi. A me piace particolarmente e il forno gli regala una patina esterna di croccantezza che non guasta. 😉
Simpaticissimi questi anellini, a mio avviso si compattano pure bene.
Bel piatto Silva 😉
ti abbraccio
Terzo grazie della serata, Affy. È davvero un piatto che mi ha dato una grande soddisfazione pur essendo nato dalla necessità di finire i “pignatini” che avevo dentro in frigo!
Felice fine settimana e un abbraccio.
Questi anellini sono BELLISSIMI!!!! In timballo poi, ci azzeccano proprio😊 La pasta, qualsiasi forma abbia, cotta al forno e arricchita , diventa prelibata e di gran lunga superiore a qualsiasi altra alternativa più ricercata🍝🍝🍝🍝🍝Abbraccio
È vero. Come vedi questa ricetta prevede di riutilizzare dei ragù già pronti e pochi altri ingredienti ma il risultato è veramente un piatto strepitoso… basta non raccontarlo in giro e pare creato apposta!!