Gli spaghetti sono il primo formato di pasta che mi viene in mente quando penso di cucinarla asciutta.
Spesso finisce invece che a seconda del sugo che preparo o che ho in frigorifero o in freezer, scelgo farfalle, rigatoni, penne, tagliatelle e via discorrendo. E gli spaghetti restano lì, in pratica solo per la carbonara, le vongole o la pomarola ed è un peccato.
Oggi quindi ho pensato di cucinarli e condirli con un signor sugo, per mangiarli con una persona speciale.
Ho realizzato che anche la solita pasta, che in dispensa c’è sempre ed è spesso la scelta più scontata, quasi un’abitudine, va valorizzata.
Ho tritato una piccola cipolla e l’ho fatta appassire in 2 cucchiai di olio con 1 spicchio d’aglio intero e schiacciato, che poi ho eliminato.
Ho aggiunto solo la parte verde di 2 zucchine tagliate a julienne e 300 gr di gamberi sgusciati, mondati e tagliati a tocchetti.
Due però li ho tenuti interi per la decorazione finale del piatto e li ho inseriti delicatamente nel sugo in cottura.
Ho sfumato con del vino bianco e poi aggiunto 2 pomodori ramati a dadini. Ho regolato di sale e pepe, aggiunto 1 pizzico di peperoncino e ultimato la cottura. Ho tolto i 2 gamberi interi dal tegame e li ho tenuti al caldo.
Ho lessato nel frattempo 160 gr di spaghetti, li ho scolati e rovesciati nel sugo. Ho mescolato delicatamente e diviso in due piatti spolverizzando con del prezzemolo tritato.
Ho decorato con il gambero intero e portato in tavola.
Mancava solo il commensale “speciale”…
Quindi ho dato una voce a mio marito e quando si è seduto al suo solito posto, gli ho accarezzato il viso e lui mi ha baciato le dita, anche se odoravano ancora leggermente di aglio e cipolla…
legemi che vanno oltre gli odori o le scepolature che la vita ci regala….un piatto che sa ancora di mare, sole e ultimi ricordi di vacanza!
E ricordi di vita in comune!
Leggendo il post mi ero immaginata che l’ospite speciale fosse una vecchia amica che non vedevi da tempo, non so perchè. Quando ho scoperto che l’ospite era tuo marito ho avuto un brivido di tenerezza, soprattutto perchè ho immaginato questa dolcissima scena di questo bacio rubato, quello che gli uomini, anche i più orsi e burberi ti sanno dare per ringraziarti di tutto quello che fai per loro…(tu mi sai che vizi abbastanza, eh?)
Sì, Angiola, hai riassunto perfettamente la mia indole! Devo dire però che in cambio ho altrettanto. Lo so: sono una donna fortunata…
non è vero che ti mancava il commensale speciale………mi piace questa ricetta. Marina
No, Marina, no! Intendevo che essendo proprio mio marito il commensale speciale, mancava solo lui perché il piatto fosse perfetto!
È la metafora degli spaghetti: una pasta semplice, solita, forse a volte una scelta scontata, addirittura banale, ma basta un pizzico di tenerezza e di impegno per farla diventare speciale… al bacio!
giusto
La chiusa di questo post … è fantastica! 🙂
Gli spaghetti sono i reucci dentro la dispensa, hai ragione, però scegliamo spesso gli altri formati.
Lo spaghetto invece merita … eccome.
Tu lo hai valorizzato alla grande con una presentazione scenografica impeccabile, quel gambero sembra proprio abbracciarli.
Buon fine settimana Silva, un abbraccio
Affy
Gli spaghetti credo possano rappresentare un po’ le persone presenti nella nostra quotidianità. Non ci preoccupiamo a volte di considerarle “speciali”, tanto sappiamo che sono sempre lì all’occorrenza. Invece meritano di essere valorizzate, “celebrate” e rivalutate più spesso di quanto non facciamo.
Hai ragione in pieno, a volte chi ruota nella nostra quotidianità non ha il giusto apprezzamento che merita.
Eppure basterebbe poco … 😉
un abbraccio
A volte davvero bastano un piatto di spaghetti e una carezza… e alcuni matrimoni riescono meglio e durano più di altri!
Anche a casa mia gli spaghetti sono poco valorizzati … amo molto la pasta corta e la prediligo sempre a la pasta secca lunga tipo linguine o spaghetti ppiù ho meno fini, però ce li ho sempre li pronti in dispensa per quando volgiamo cucinare primi di il pesce, per i quali uso quasi esclusivamente spagetti!!
Silvia, che fortuna tuo marito ad avere per moglie una cuoca come te!
un bacione
Giusy
Anch’io sono fortunata ad avere un marito che apprezza quello che faccio…
Fossero tutti così i “soliti” spaghetti… e le coppie! 🙂
Bisogna applicarsi per ottenere buoni risultati… in cucina e in famiglia!
Buona serata, puntuale amico di Web.
Ottimi questi spaghetti e poi, in fondo, cosa c’è di meglio di questo piatto da gustare in compagnia?
Ciao e a presto.
Hai ragione, se la compagnia è veramente buona, anche i piatti acquistano sapore’
Altro che soliti, Silvia… Come li avrei voluti a pranzo… Ciao F
Accidenti, se l’avessi saputo ne avrei buttati due in più!
Buona serata Francesca.
Complimenti per il marito, uomini del genere sono in via d’estinzione…
In quanto agli spaghetti io li adoro ma mia madre proprio no, per cui alla fine li facciamo sempre e solo con le vongole.
Mentre quel sugo io di solito lo cucino con i garganelli. Adoro le zucchine con i gamberi!
Mchan
Le zucchine con i gamberi sono diventati un classico della cucina. E le vongole sono perfette con gli spaghetti. I mariti come il mio… forse bisogna tirarli su fin da piccoli, come è stato per noi che eravamo compagni di scuola!
Ma che bello!!! Compagni di scuola… Avecceli avuti di compagni decenti a scuola… Ma penso fosse il periodo, alle medie i maschietti sono sempre rompiscatole e dispettosi, mentre al liceo la mia classe aveva solamente un ragazzo…
Complimenti ancora per il marito ed il matrimonio. Rapporti così duraturi sono un miracolo!!!
Mchan
Ci vuole impegno da entrambe le parti per farli funzionare!
Sicuramente! E molti sacrifici, solo che le nuove generazioni, compresa la mia, non sono state educate a sacrificare qualcosa, abbiamo sempre avuto tutto ciò che volevamo molto facilmente, per cui riuscire a far funzionare un rapporto è più difficile.
Mchan