Quella di oggi è una ricetta appena un po’ insolita per cucinare e servire questa meraviglia di molluschi non così popolari quanto meriterebbero.
Le capesante sono piuttosto costose, lo so, ma sono perfette in alcune situazioni che richiedano eleganza e piatti raffinati: pensate a una delle cene delle Feste non così lontane ormai.
Si prepara un abbondante classico battuto di carota, sedano e cipolla, si lascia appassire con 2 cucchiai d’olio, sale e pepe, 1 peperoncino (facoltativo) e 2 foglie di alloro, che poi si eliminano.
Nel frattempo si staccano dalle valve 2-3 capesante per commensale, si eliminano le parti scure dei molluschi e si sciacquano bene. Si fanno cuocere nel soffritto due minuti per lato e si sfumano con del vino bianco nel quale è stato sciolto lo zafferano.
Una volta cotte si trasferiscono di nuovo nella parte concava delle loro conchiglie, si coprono con una cucchiaiata di sugo e si completano con dell’erba cipollina tagliuzzata al momento.
Si possono considerare un antipasto o un secondo piatto molto decorativi, ma cucinate in questo modo, le capesante possono anche trasformarsi in un interessante piatto unico se vengono appoggiate su un semplice risotto alla Parmigiana o anche alla Milanese per esempio, tanto per restare in tema di zafferano, cosparse con la loro salsa profumata.
Ciao Silva,
hai una predilezione per i crostacei e i molluschi mi sembra di vedere… 🙂 Io li adoro, ma in inverno mi capita di mangiarli davvero di rado. Le capesante sono tra i miei preferiti e questa ricetta mi pare dliziosa… la proverò!
È davvero particolare e ne suggerisco caldamente l’utilizzo come piatto importante.
Buone le capesante! e queste sono molto eleganti e originali!
Non sempre la tradizione è l’unica soluzione per i piatti conosciuti, vero?!
Verissimo! In cucina il bello è anche inventare e sperimentare.
Infatti ho già avuto occasione di dire che la fantasia è l’ingrediente principale in cucina.
Giusto! 😉
La trovo molto invitante e sicuramente inusuale, quindi per questo ancora più interessante.
Sicuramente si tratta di una ricetta relativamente innovativa, saporita, colorata e decisamente adatta a più occasioni. Grazie della visita.
io amo le capesante e questa ricetta mi sembra ottima anche per il cenone della vigilia di Natale
Brava! È proprio quello che intendevo facendo riferimento alle Feste per me ormai dietro l’angolo.
così servite mi piacciono più che gratinate…bella l’idea dello zafferano che regala colore e profumo!
saluti
Silvia
Sì è vero, sono meno solite di quelle gratinate e anche più chic, vero?
Hai festeggiato ieri? Auguri in ritardo.
Mi vuoi far impazzire, vero Silva??? E lo sai anche! E’ vero le capesante sono pregiate e richiedono un’occasione importante; ma se si può, ogni giorno potrebbe esserlo, vero? Comunque, potrebbero essere un’idea per le festività in arrivo, Brava e attenta, as usual:-) Abbraccioxxx
Ogni giorno, volendo, secondo me c’è qualcosa da festeggiare… potendo con molluschi e crostacei! Comunque l’importante è trovare un motivo per fare festa.
Sai, nelle mia cucina ho appeso un piccolo cartello, acquistato in New England, che recita: “Today is a gift, that’s why they call it the present.” Ho detto tutto. Buona serata, cara.
THAT’S TRUE! Serena Notte anche a te Cara Silva:-)
Eccomi di ritorno e finalmente a tavola. 😉
Le capesante sono una grande soddisfazione per il nostro palato e come giustamente affermi meriterebbero maggiore considerazione per la loro pregevole polpa. Elegantemente presentate sono un piatto che rendono giustizia ad una cena di livello.
La chicca dello zafferano non la conoscevo neppure io ed effettivamente colora e insaporisce in modo superbo i molluschi.
Alla vigilia di Natale con un piatto così facciamo proprio una gran bella figura. Complimenti alla tua elaborazione.
Un abbraccio Silva 😉
Grazie, grazie, grazie. Buona serata.