Le finte olive ascolane

Adoro le olive Ascolane, quelle grosse, denocciolate, ripiene, impanate e fritte.
Quando le trovo nei buffet che precedono certi eventi, mi riempio il piatto. Ma non mi metterei mai a farle in casa: troppo lavoro.
Dato però che sono fantasiosa, caparbia e golosa, ho elaborato una ricetta per ridurre lo stress e ottenere comunque un risultato apprezzabile e apprezzato: le faccio finte.

Ecco come: frullo insieme 200 gr di carni cotte miste (quelle avanzate, con le quali abitualmente farei le polpette della nonna), 200 gr di olive verdi già snocciolate, scolate dalla salamoia, 2 tuorli, e 2 bei cucchiai di parmigiano grattugiato, sale e pepe.
Con le mani inumidite faccio delle palline grosse come noci, leggermente allungate perché assomiglino alle olive. Le passo nella farina, negli albumi sbattuti (perché non si butta niente ma non si possono fare meringhe in continuazione!) e infine nel pangrattato macinato molto, molto fine. Le friggo poche alla volta in olio di oliva ben caldo, poi le scolo sulla carta da cucina.

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Sono finte, ma squisite.

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2 thoughts on “Le finte olive ascolane

  1. Questa è un’idea carina, ma io le ho mangiate recentemente proprio nella zona di Ascoli e quelle originali sono una vera goduria! Naturalmente non mi metterei mai a prepararle perchè farei un disastro!

    • Le vere “olive ascolane” sono solo laboriose, Lella, non complicate. La versione che propongo io ha l’innegabile vantaggio di essere veloce, facile, senza problemi nell’esecuzione, pur rispettando in pieno l’insieme dei goduriosi sapori che anche tu hai riscontrato in quelle autentiche.

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