La Piña Colada

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Un recente post di Nonsolononna, che sta scorrazzando lungo la East Coast degli Stati Uniti, mi ha fatto ricordare che la mia prima Piña Colada l’ho bevuta a Key West. Saranno passati più o meno 15 anni, ma questo cocktail tropicale piuttosto alcolico, mi è rimasto nel cuore: è un after dinner senza tempo.
Sulle sue origini ci sono testimonianze discordanti: la versione forse più accreditata la descrive come un cocktail inventato nel 1963 a San Juan de Puerto Rico da Don Ramon Portas Mingot.
Ma già nel 1950 l’autorevole New York Times parlava di un cocktail di origine cubana a base di rum, cocco e ananas.
La realtà è che probabilmente in tutti i Caraibi già dagli anni Cinquanta si beveva la Piña Colada, che venne poi assunta come bevanda nazionale portoricana. Chiusa la questione.
Secondo me questo è un genere di long drink perfetto per essere sorseggiato la sera dopo cena quando si accende il camino o comunque adesso che i termosifoni sono bollenti e l’aria in casa si fa secca e fastidiosamente asciutta.
In queste serate così normali, adesso che da un po’ la Befana si è portata via tutte le Feste, si può bere una Piña Colada, oppure anche un Tequila Sunrise, che suggeriscono il clima caraibico indipendentemente dalla temperatura esterna e fanno sognare.

Si mette del ghiaccio spezzettato in un frullatore, si versa 1 parte di rum bianco come il Bacardi per esempio, 2 parti di succo d’ananas e 2 parti di latte di cocco, si frulla per pochi secondi ed ecco pronta la Piña Colada.
Si versa nei bicchieri che possono essere dei calici a tulipano o anche dei tumbler alti, si decora con uno spicchio d’ananas, una ciliegina da cocktail e si sorseggia con la cannuccia.

Se si ha a disposizione una conchiglia, portandosela all’orecchio si può anche sentire il rumore del mare… dell’azzurro Mar dei Caraibi o delle tiepide acque del Golfo del Messico e l’illusione è perfetta.

12 thoughts on “La Piña Colada

  1. Cara Silva, mi fai proprio sognare e ricordare con nostalgia vacanze trascorse in Messico ormai anni fa…e allora vado a cercare le infradito ed il pareo, son pronta! 😉

    • Basta poco, vero, per ricreare certe magie?! E allora facciamolo più spesso: ritagliamoci un momento privato e prepariamo un piccolo assaggio che ci riporti indietro fino a una vacanza che ci è rimasta nel cuore. Non è difficile e renderà felice anche la persona che ha vissuto con noi quell’esperienza!

      • Hai ragione e raccolgo il tuo invito, mio marito adora il Messico e ne ha nostalgia più di me…qualche golosità tipica sarebbe carina, come la Guacamole o le quesadillas!
        Bella idea e il tuo coinvolgente modo di scrivere rende tutto ancor più entusiasmante!
        Buona serata.

      • Se vuoi dare un’occhiata alla mia ricetta di Chili con carne (più semplice di quanto non si creda) puoi andare indietro al 17.04.2014, mentre il 24.09.2014 ho postato le Fajitas de pollo. I ricordi si risveglieranno in un attimo, vedrai!

  2. Che post fresco e che voglia di mare che mi hai fatto venire, lo sai che mia figlia e’ bravissima a prepararla, e’ di una bonta’ unica, bellissimo il tuo post e il racconto che ci hai regalato, buona domenica cara Silva, ti voglio un mondo di bene, ❤

    • Quando mi viene la nostalgia dei posti belli che ho avuto la fortuna di visitare, mi preparo qualcosa che me li ricordi e sono subito felice.
      Può trattarsi di questa Pina Colada tropicale oppure della Pasta alla Norma catanese, per esempio: trovo sempre un motivo per godere del momento in cui le assaggio e mi vengono in mente tanti bei ricordi!
      Buona notte e buona domenica, anch’io ti voglio bene, sai.

      • Fai bene Silva, i ricordi sono sempre legati anche al cibo, baci cara, buona domanica, oggi qua c’e’ la nebbia, pensa che ieri c’era un sole stupendo, ❤

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