Vi ho raccontato come faccio ormai sempre più spesso il ragù con le carni bianche.
Come al solito l’altro giorno ho acquistato macinato decisamente in abbondanza. Chissà, forse in un’altra vita devo aver sofferto per la carestia e ho il terrore di non avere cibo a sufficienza non solo per sfamare la famiglia, ma anche per le emergenze.
Dunque, nonostante avessi preparato più di un chilo e mezzo di ragù restavano comunque 300 gr circa di macinato perfetti per fare due polpette. Due o tre insomma, ma non fritte, rosolate invece dolcemente in padella con uno stuzzicante fragranza di limone e una nota lievemente aromatica di miele.
Ho bagnato nel latte 2 fette di pane: ricordate che più è buono il pane, più è buono l’impasto. Io ho utilizzato una ciabatta di grano duro, ma va bene qualsiasi altro tipo di ottimo pane.
L’ho strizzato, schiacciato bene con la forchetta e aggiunto al macinato misto che dicevo prima con 30 gr di parmigiano, la buccia grattugiata di 1 limone non trattato, 1 bel pizzico di sale e 1 macinata di pepe.
Ho amalgamato tutto con le mani e ho formato delle polpettine tondeggianti non troppo grosse che ho rosolato in padella con olio e burro.
Completata la doratura a fuoco moderato perché potessero cuocere anche all’interno, le ho scolate e tenute al caldo.
Al fondo di cottura ho aggiunto il succo del limone di cui avevo grattugiato la buccia per l’impasto e 1 cucchiaio di miele.
Ho fatto addensare la salsa mescolando e l’ho versata sulle polpettine ottenendo un inaspettato risultato molto gradevole.
Qualche dritta per queste polpettine facilissime e golosissime.
In questa preparazione eviterei il pancarrè perché si imbeve troppo di latte e rende molle l’impasto.
Io ho utilizzato il miele di castagno per il suo retrogusto leggermente amaro, ma va bene qualunque altro vi piaccia, anche il Millefiori.
Quando dico che “tengo al caldo” qualcosa o intendo che lo infilo nel forno preriscaldato a 120 grado con lo sportello semiaperto oppure che lo copro con un foglio doppio di alluminio. Non c’è differenza se non quella della temperatura in cucina!
Volendo di può aggiungere all’impasto aglio e prezzemolo tritati ma io lo lascerei così, per gustare più intensamente l’asprezza del succo di limone e la dolcezza del miele nella salsina.
Buone, queste devo prepararle alla ciurma!!! buona giornata Silvia
Vedrai che le apprezzeranno: hanno un sapore insolito e leggermente pungente che le rende particolarmente gradevoli.
Sono venuta sul Blog per vedere se avevi pubblicato qcs….ogni tanto il reader nn mi mostra i post, è capitato già con Angiola e con Affy, boh? Cmq eccomi qua ad assaporare delle polpette dal sughetto davvero insolito…..il miele di castagno va ad addolcire il gusto del limone senza coprirlo del tutto, anzi lo esalta sposandone al meglio le sue caratteristiche😊 Mi ci vedo proprio fare scarpetta, si si!😋😋😋😋
Uffa, ma cosa succede? Allora ti sei persa anche i bigoli di ieri!! Ma li puoi recuperare: sono un piatto rustico tipico del Veneto, saporiti e “robusti”. Le polpettine sono molto gradevoli: una semplice idea per variare un po’ il menù.
Buona serata, cara.
le polpette sono sempre le polpette! proveremo anche questa versione!
Queste sono delicate, saporite, insolite. Non essendo fritte possono essere mangiate con tranquillità da tutti.
metto il limone ma non ho mai provato con il miele…mi hai dato una bella idea per la prossima cena a base di polpette!
Il miele da un retrogusto molto gradevole alla salsa altrimenti asprigna, sentirai. Queste polpettine poi hanno anche il vantaggio di non essere fritte e quindi hanno un sapore molto delicato.
Anch’io Silva metto il limone ma con il miele non ho mai provato, voglio provare, grazie della ricettina e dei buoni consigli, ti mando un bacione grande!Laura.
Ma si, col limone di solito faccio le scaloppine, ma il macinato si presta ad essere lavorato con più fantasia. L’abbinamento limone e miele, con le giuste dosi, è molto stuzzicante.
Bacione ricambiato. Buona serata.
Dopo aver letto questa ricetta io il macinato lo comprerò volutamente in più… perchè è ottima e tra l’altro non è fritta. La trovo di una delicatezza sorprendente, piena di gusti armoniosi ben amalgamati fra di loro. E’ verissimo il consiglio che dai sul pancarrè, non è preferibile usarlo perchè rende la preparazione molliccia (mi è capitato). Io adoro il miele di corbezzolo amaro però non vuol dire nulla, l’importante che sia miele.
Queste polpettine sono pure belle da vedersi, le hai fatte precise precise. Apperò …. 😉
un abbraccio grande
Affy
Puoi usare anche il miele di corbezzolo, sai, ma a mio avviso ha un po’ troppa “personalità” e temo prevarichi il sapore lievemente pungente del succo di limone. La salsa invece deve essere equilibrata e armoniosa, ma forse sono io che esagero… avevo infatti specificato che si poteva usare il miele che piaceva di più!
Sai che ho già due amiche followers mi dicono che stasera preparano per cena queste polpettine?! Che successo, eh!
Ricambio l’abbraccione.
sarà l’orario che ci mette lo zampino… ma mi è venuto un languorino che non puoi immaginare!!!! Bellissima ricetta!!!!! Mi sa che te la copierò!!! Un abbraccio Elly
Grazie Elly, è veramente un piattino appetitoso e abbastanza insolito, con un sapore delicato ma deciso.