Chiamiamolo pure Risotto con il tastasal

Chissà quante critiche, commenti e suggerimenti susciterà questa ricetta!
Il risotto con il tastasal (o italianizzato: tastasale) è una specialità sia Mantovana che Veronese, le ricette quindi sono molte e diverse fra loro perché anche i Comuni delle due Province citate hanno una loro versione.
Il tastasal è carne di maiale macinata aromatizzata e speziata, il composto insomma che si usa per fare il salame.
Dalle nostre parti si trova in vendita nelle salumerie più tradizionali, quelle per intenderci che vendono anche il baccalà (quello salato) e lo stoccafisso (quello essiccato), le olive nei barili, le aringhe e le acciughe sotto sale, la soppressa, tutti quei prodotti insomma di cui si va perdendo memoria.
Dunque, tanto per non litigare con nessuno, diciamo che quella che vi do è la ricetta del MIO risotto con il tastasal, molto apprezzato sia in famiglia che tra gli amici.
Eccolo qua.

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Faccio appassire una piccola cipolla con una noce di burro. Prima che imbiondisca troppo aggiungo 300 gr di tastasal sgranato con una forchetta e lo lascio rosolare.
Sfumo con 1/2 bicchiere di vino bianco. Faccio evaporare.
Aggiungo un trito finissimo di rosmarino, 1/2 cucchiaino di cannella in polvere e porto a cottura.
Verso 400 gr di riso (Carnaroli o Vialone Nano), lascio insaporire rimestando con cura perché i chicchi assorbano il grasso profumato, copro con qualche mestolo di brodo, aggiungendone altro se occorre, fino a cottura ultimata.
Fuori dal fuoco incorporo un’altra noce di burro e abbondante Parmigiano.
Manteco e servo, facendo contenti tutti i commensali.

Il fatto che abbia omesso di salare non è una dimenticanza: il tastasal e il brodo sono salati più che a sufficienza, ma nonostante il sapore intenso del piatto, personalmente aggiungo alla mia porzione una bella macinata di pepe nero.
Se voleste provare questa ricetta ma vi risultasse difficile reperire il tastasal potete tranquillamente sostituirlo con lo stesso peso di salsiccia Trevisana o di luganega spellate e battute a coltello e procedere come ho descritto.

17 thoughts on “Chiamiamolo pure Risotto con il tastasal

    • Grazie Ines, amica sempre incoraggiante e puntuale!
      Sai, c’è chi non mette la cipolla, chi invece aggiunge l’aglio, chi la cannella non la sopporta, chi non ha nemmeno idea di cosa sia il tastasal… Insomma ero un po’ preoccupata. Il tuo è il primo commento ed è positivo, questo dovrebbe essere di buon auspicio!
      A presto.

  1. Eccomi Bella Signora. 🙂
    Il profumo del risotto mi ha raggiunta e seguendo la scia sono arrivata fin qui. Non è vero. Senza risotto io qui sarei comunque venuta per quel bisogno sempre forte di vederti e sapere che ci sei.
    Io a questa ricetta non devo fare nessuna critica ma lasciare un sintetico commento: buonissima.
    Lo sento dall’odore, lo vedo dall’immagine, lo afferro dal gusto. Il riso amalgamato in questa specie di pasta di salame aromatizzata con l’aggiunta di cannella e rosmarino non può che farmi leccare i baffi.
    Ottima ricetta, sicuramente da portare in tavola, possibilmente al più presto.
    Un lieto pomeriggio Silva cara con un abbraccio speciale 😉
    Affy

  2. da noi si chiama pasta di salame. Dire che il risotto fatto con questo ingrediente è buono è troppo poco. Lo amo!
    Unica cosa non ho mai messo la cannella, ma siccome tutti i suggerimenti vanno presi in considerazione la prossima volta verrà aggiunta.

  3. Adoro i risotti, e lo faccio spesso con la salsiccia, quella toscana ovviamente ,che è solo speziata in modo diverso, ma molto saporita come tutte; mi piace l’idea del rosmarino e la prossima volta proverò ad aggiungere un pizzico di cannella…anche se sono abituata ad usarla sole per le ricette dolci
    Buona serata
    Giusy

    • Le salsicce toscane hanno i semi di finocchio nell’impasto, vero? Straordinarie! Forse sono già saporite a sufficienza senza bisogno dell’aggiunta di rosmarino e cannella, la pasta del nostro salame è meno caratterizzata.
      Ciao cara, buona serata anche a te.

  4. Io l’ho mangiato giusto ieri perchè mio zio ci ha portato la, noi la chiamiamo così, “pasta de porco”. Le differenze fra il mio e il tuo è che noi non ci aggiungiamo la cannella e neanche il rosmarino 🙂

  5. Silva sei una fonte di informazioni. Ancora una volta confesso di non avere idea di cosa sia il testasal, non mi è mai capitato di vedere nulla del genere eppure mio padre fa il macellaio…
    Forse è una specialità che qui non è arrivata.. peccato perchè sembra molto gustosa…
    🙂

    • Lo è. Quando è il momento di fare i salami (e il Veneto è giustamente noto per le sue soppresse, da non confondere con la soppressata Calabrese), parte dell’impasto viene destinato proprio per questo utilizzo. C’è un paese qui in provincia di Verona dove si coltiva il riso, che annualmente fa una festa popolare con molti banchi di degustazione proprio di risotto col tastasal.
      Se la ricetta ti incuriosisce, puoi utilizzare, come ho suggerito, delle salsicce spellate però non troppo piccanti. Vanno bene lo stesso.

  6. cara Silva questa la so!!! uno zio di mio papa’ ogni volta che veniva a trovarci, portava da Valeggio la pasta di salame e ci preparava questo gustosissimo risotto…di cui ora ho anche la ricetta!!! grazie cara!!! 😉

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