Aspic di frutti di bosco

Quando ho ospiti evito sempre di concludere la cena con una macedonia.
Non c’è un vero perché, la macedonia anzi mi piace molto, ma preferisco offrire la frutta, quando è prevista, in un’altra forma, cercando sempre qualche idea elegante.
A volte la servo semplicemente affettata su un vassoio e spolverizzata di zucchero a velo, a volte cotta con le bucce degli agrumi e il vino rosso, ma la presentazione di maggior effetto è senza dubbio l’aspic di frutti di bosco in mono porzione. Colpisce sempre molto.

20140105-100910.jpgLa realizzazione di questo luminoso e colorato fine-pasto è semplicissima, il che non guasta mai.
Si lavano brevemente lamponi, mirtilli, more, ribes e fragoline di bosco (se le trovate, se no vanno bene anche normali fragole piuttosto piccole) e si tamponano delicatamente per asciugarli..
In un tegamino si fanno sciogliere 100 gr di zucchero in 1/2 litro di vino Moscato, si spegne il fuoco e si aggiungono 5 fogli di gelatina prima ammollati in acqua fredda.
Si mescola e si versa un po’ di questo composto sul fondo di 6 stampini.
Al loro interno si distribuiscono i vari tipi di frutti di bosco e si versa il resto della gelatina che si inserirà negli spazi tra i frutti.
Si conservano in frigo fino al momento di servirli.

Magari lo zucchero con il Moscato che è già dolce, vi sembra troppo abbondante, ma ricordate che i frutti di bosco sono piuttosto asprigni e qui sono al naturale. Secondo me la proporzione è perfetta, ma eventualmente regolatevi secondo il vostro gusto.
Come al solito per sformare questi piccoli aspic senza problemi, occorre immergere per qualche secondo gli stampini in acqua calda prima di capovolgerli.
Si possono anche decorare con un rametto di menta, la mia sul balcone è ancora bella.
Facile, no?

La Dichiarazione di Indipendenza

Il 4 luglio è la festa nazionale degli Stati Uniti e commemora l’indipendenza dal Regno Unito del 1776.
È una festa molto sentita dai patriottici Americani, che la celebrano con parate, fuochi d’artificio, pic nic e barbeque in famiglia e nei parchi pubblici.
Noi ne abbiamo seguito i festeggiamenti sia a Manhattan, ammirando la parata di Macy’s sulla Fifth Avenue che, casualmente, a Sausalito, al di là del Golden Gate, deve abbiamo assistito ad alcune divertenti gare di canottaggio e a pantagrueliche mangiate di hot dog.
Dappertutto c’erano bandiere a stelle e strisce e tutti indossavano coccarde tricolori.
Perfino il cibo rispecchia il patriottismo americano.

torta4luglio

Questa è una torta, mi pare suggerita da Martha Stewart, con una base di pan di Spagna farcito di crema pasticcera (come la maggior parte dei dolci americani) e decorata con mirtilli, lamponi e panna montata distribuita con un sac-à-poche dalla bocchetta a stella.
È deliziosa e molto coreografica. La dedico a tutti gli amici che mi seguono dagli Stati Uniti e a chi, come noi, ama questo grande e generoso Paese.
Chissà se si riesce a modificarla per renderla adatta al 2 giugno qui da noi..

Salsa di ribes e mirtilli

Lo so, è una salsa che serve ad accompagnare il tacchino, o il cappone, a Natale. E Natale è lontanissimo, ma se non la preparate adesso che è la stagione dei frutti di bosco, come fate a tirarla fuori quando è il momento?!
Quindi, procuratevi la materia prima e mettetevi all’opera, il pranzo di Natale avrà un sapore speciale quest’anno!

salsaribesVi serviranno 300 gr di ribes, 200 gr di mirtilli, 200 gr di zucchero di canna, 50 ml di aceto rosso, fettine di buccia di 1 limone e un’arancia non trattati, 2 chiodi di garofano, qualche bacca di ginepro, 1 piccola stecca di cannella.
Sgranate con delicatezza il ribes, mettetelo in una casseruola con tutti gli altri ingredienti e portate a bollore a fuoco vivo. Abbassate la fiamma e continuate la cottura mescolando con delicatezza e schiumando se occorre per una ventina di minuti.
La salsa si deve presentare con la parte liquida della consistenza del miele e le bacche ancora riconoscibili come in una confettura.
Invasate a caldo, chiudete ermeticamente i vasetti e capovolgeteli. Conservateli al buio e al fresco fino a Natale. Per sicurezza potete sterilizzare.

Si fa presto a dire Fast Food

Il mio mito in fatto di cucina è Jacques Pépin.
Si tratta di uno chef franco-statunitense, insignito di non so quanti premi (tra cui la Legion d’Onore) e lauree ad honorem, che ha svolto incarichi prestigiosissimi nell’ambito della ristorazione e scritto molti libri a tema gastronomico. Docente presso la Boston University e il Culinary Institute di New York, è anche la star di numerosi programmi culinari della PBS e con la leggendaria Julia Child ha vinto un Emmy Award.
E nonostante l’impressionante curriculum, cucina in modo semplice e veloce. La sua genialità sta proprio nelle ricette cha definisce “fast food my way” molto facili da copiare.
Ve ne do un’idea suggerendovi un golosissimo gratin di frutta che pur non presentando nessuna difficoltà ha un aspetto ingannevolmente elaborato.

Gratin di frutta

Si tratta semplicemente di sistemare il una pirofila imburrata 250 grammi di lamponi, more, mirtilli o fragole, oppure un misto di tutti questi frutti di bosco e coprirli con 100 grammi di biscotti frollini pestati nel mortaio (non frullati). Si versano sopra tre cucchiai di burro fuso, si spolverizza con 75 grammi di zucchero di canna e si inforna a 200 gradi per una ventina di minuti.
Tutto qua. Si serve ancora caldo, a cucchiaiate, con un ciuffo di panna montata o una pallina di gelato alla vaniglia.