Domenica avevo in mente di cucinare il leggendario Pollo Zoppo (https://silvarigobello.com/2014/05/17/la-ricetta-del-primo-anniversario-del-mio-bolg-un-nostalgico-pollo-zoppo/) ma dato che ero già immalinconita per una serie di problematiche personali, ho preferito non commuovermi con i ricordi.
Quindi il pollo già tagliato a quarti dal macellaio, ha cambiato destinazione ed è diventato quello che ho chiamato Pollo alla Folies Bergère perché vagamente assomiglia al francesissimo Coq au Vin. Mi dovevo ben divertire per non farmi trascinare nella Palude della Tristezza, no?!
Si fanno rosolare in una casseruola 150 gr di pancetta a dadini con 20 gr di burro, si aggiungono 200 gr di cipolline sbucciate e si fanno rosolare.
In un altro tegame si fanno saltare con 1 cucchiaio di olio e 2 spicchi s’aglio schiacciati 200 gr di funghetti coltivati piccoli piccoli, interi o affettati. Quando tutta la loro acqua di vegetazione si è assorbita, si sala, si pepa, si elimina l’aglio e si aggiungono alle cipolline..
Con 2 cucchiai di olio si fa dorare nello stesso tegame passato con la carta da cucina 1 pollo bello grosso tagliato in 8 pezzi con 1 rametto di rosmarino e 2 rametti di timo avvolti in 1 foglia di alloro e legati per poter essere recuperati facilmente a fine cottura.
Si versa nel tegame 1/2 litro di ottimo vino rosso della propria zona. Io ho usato il Valpolicella Classico.
Si aggiusta di sale e di pepe, si aggiunge 1 cucchiaino di doppio concentrato di pomodoro e a tegame coperto si lascia cuocere circa 3/4 d’ora.
Se occorre si fa restringere il sugo e si eliminano gli odori, si versano nel tegame le cipolline e i funghi e non appena si sono scaldati si può servire.
È un piatto fantastico con la polenta, che non troverete mai nel menù delle Folies Bergère…
Mi perdoneranno gli amici francesi per questa trasgressione.
Vedo che anche tu ti fai passare le malinconie in cucina; quando prepari un piatto devi essere concentrato solo su quello così i cattivi pensieri si allontanano almeno per un po’.
Ottima la tua versione del Coq au vin.
Grazie Marina, in effetti cucinare è un bel modo per sfuggire la realtà quando è scomoda!
scansando i funghi mangerei tutto, anche il sughetto, ci farei una super scarpetta 🙂
Libero di rinunciare ai funghi: il piatto è comunque saporito a sufficienza. Concordo con il fare la scarpetta, se non hai voglia di preparare la polenta, però ci farei un pensierino.
Buon pomeriggio, Cix.
Il pollo zoppo mi è rimasto nel cuore ma questo suo “cugino” non è affatto male: una ricetta sicuramente interessante piena di odori e profumi. Funghi e cipolle sono la cornice ideale per questo protagonista d’eccezione che fa bella mostra di sè in questa superba fotografia.
Un bacione Silva ♥
Grazie Affy, se nello stato d’animo in cui ero nel week end avessi cucinato il pollo zoppo… Troppe emozioni, troppi ricordi! Questo poulet un po’ alla francese invece è stato un eccellente compromesso.
Buon pomeriggio, cara.
Che meraviglia Silva e dire che non so mai come fare questo volatile. Cosa credi ho già fatto un bel copia ed incolla e ti farò sapere se lo proverò. Bacioo
Grazie Bea, sono contenta ti sia piaciuta questa ricetta. Cucinato così, alla Folies Bergère diciamo, il banalissimo pollo diventa proprio invitante e saporito. Buona serata.
Funzionerà con una busta di porcini surgelati?
Davvero fantastico, anche se cammina con due gambe!
Grazie! Il pollo zoppo ha un suo perché, ma anche questo non scherza.
Ricetta deliziosa Silva,come tutte le cose che prepari 🙂
Grazie Lory. Il pollo è sempre un piatto che richiede un po’ più di attenzione rispetto agli altri ingredienti principali di un piatto, ma alla fine da grandi soddisfazioni!
Ricetta deliziosa Silva,come tutte le cose che prepari 🙂
Buonoooo! quel sughetto è buono solo a vederlo, se ci penso su sento anche il profumo, ricettina da fare, proprio oggi ho comprato un’enorme pane toscano cotto a legna con farina macinata a pietra, puoi immaginarti con quel sughetto!!! che leccornia! Brava Silva
E in più con l’aggiunta in cottura nell’intingolo di qualcuna delle tue erbe “magiche” per insaporirlo ulteriormente… Ma ci pensi, che scarpette con il tuo pane straordinario?!
Buona serata Manuela.
Hai fatto centro, stamattina è spuntato un poco di sole , sono andata i cerca di germogli, ho trovato silene, bietola selvatica, del buon Enrico, tarassaco e per finire avevo 1 cipolla di tropea e fatte a vapore ripassate in aglio e olio di oliva, unite al tuo pollo… che cenetta!!! bacio
Non avevo dubbi che avresti tirato fuori qualcosa di speciale!
🙂 <3<3<3
È vero, simile al coq au vin. Bel piatto! Mi piace aggiungere i funghi alla fine perché mantengono meglio il loro sapore.
Ho imparato dai francesi le cotture separate e devo dire che per certi piatti sono proprio interessanti.
Dopo aver provato il pollo al miele questo non posso perdermelo, i funghi sono una delle mie passioni 😊
Oh sì! È un altro modo davvero ghiotto di preparare il pollo e sentirai che buono anche questo, Imma.
Allora non mi resta che provarlo 😉
Silva, ricetta eccelsa dell’ aristocratica cucina francese!!!!
Bravissima come sempre!
Ciao, buona notte
Grazie Tiziana. Forse dopo il sandwich di Elvis anche un pollo allo spiedo della rosticceria lo avresti trovato altrettanto buono! Ah ah!!
Silva, i tuoi piatti non hanno confronto, sono sempre giusti ed eleganti!!!
Un abbraccio
Che delizia!
Grazie. È un’alternativa molto saporita al pollo alla cacciatora per esempio, o a quello al limone.
Mi piace, deve essere saporito e profumato. Fa venir voglia di mangiarlo!
Grazie, era quella l’intenzione infatti!! Buona giornata.
E’ buonissimo, in settimana lo faro’, un bacione cara amica, buonanotte e a domani, tvb, ❤
A chi ama il pollo questa ricetta piace di sicuro.
Ciao Laura, buona notte.
Le tue ricette sono favolose, tutte, baci tesoro, stai su di morale, io ti penso, domani mattina porto mio papa’ a fare il laser all’occhio destro, e’ una pulizia, nulla di che, ci sentiamo domani sera, un abbraccio forte, ❤
In bocca al lupo per domani allora. Oggi va già meglio sai, grazie di cuore. Ti abbraccio anch’io.
❤ grazie tesoro, sono contenta, ❤
anche a me certi piatti fanno tornare in mente cose… è straordinario questo aspetto della cucina (bellissima questa ricetta)
Grazie del complimento e sì, cucinare per me non ha solo il senso di nutrire, ma di conservare e far rivivere anche i ricordi.
Un abbraccio.
L’ha ribloggato su Food Wine Worlde ha commentato:
http://www.luccafoodwine.com Questo il mio sito ti piacerebbe collaborare?