Chi abita in luoghi di mare ed è abituato al pesce appena pescato non sarà d’accordo con me, ma relativamente di recente è stata aperta molto vicino a casa mia un negozio che offre una gamma infinita di pregiati prodotti ittici che vengono congelati direttamente a bordo dei pescherecci. La scelta è così varia e abbondante da riuscire a scatenare la fantasia di chiunque.
Le signore del banco del mercoledì (il mio pescivendolo di fiducia insomma) continuano a rifornirmi di molte varietà di pesci freschi e di crostacei tra cui le mitiche code di gambero multiuso di cui parlo spesso, ma l’offerta di questo franchising altamente specializzato è irresistibile.
Ho acquistato un fantastico astice americano surgelato pronto per essere utilizzato previa breve cottura e ho preparato un sugo semplice e squisito per condire delle linguine al nero di seppia in vendita sempre in questo grande negozio self-service.
Ocio che può essere un’idea per San Valentino e se non avete a disposizione l’astice lo potete sostituire con gli scampi. Pensateci su.
Ho fatto decongelare l’astice, l’ho privato del carapace (tagliandolo col trinciapollo), ho sgusciato le chele mantenendole intere perché sono piuttosto decorative e le ho tenute da parte.
Ho fatto imbiondire in 2-3 cucchiai d’olio 2 spicchi d’aglio e ho aggiunto 1 peperoncino. Dopo qualche minuto li ho eliminati e ho aggiunto nella padella 8-10 pomodorini Pachino tagliati a metà.
Li ho insaporiti con sale e pepe e lasciati appassire.
Ho tagliato grossolanamente la polpa dell’astice e l’ho aggiunta ai pomodori insieme alle chele, ho spruzzato con 1/2 calice di Prosecco o Franciacorta o addirittura di Champagne, data la materia prima che stiamo cuocendo.
Ho fatto evaporare e poi spolverizzato con un trito di basilico, prezzemolo e maggiorana.
Ho completato con qualche cucchiaiata di panna da cucina e un pizzico di paprica affumicata.
Ho lessato al dente le linguine al nero di seppia e le ho spadellate con il sugo di astice unendo due cucchiaiate di acqua di cottura e un filo d’olio crudo.
Sì, sì suggerisco proprio di tenere in considerazione questa ricetta per la cena di San Valentino.
Questo piatto voglio farlo anch’iooooo. Basta con i miei contorni è ora di fare ritorno ai grandi piatti. Ciaoo Bea
L’astice, o in alternativa gli scampi come suggerivo, fanno subito di una pasta un “evento”, vero?! La preparazione del sugo è in realtà semplice anche se un po’ laboriosa ma il risultato e la riconoscenza dei commensali fanno superare il disagio!
Mi sono recentemente cimentata in un primo che mi ispirava. Un accostamento di salmone affumicato, uova di lompo e delle belle mazzancolle tutte cicciottine. L’ho fotografato, ero tutta felice ma, ahimè, non sapeva di nulla. Credo proprio che dipenda dalla qualità del pesce che compri, eppure anch’io sono andata dal mio pescivendolo di fiducia. Insomma ci devo proprio riprovare. Ciaoo Bea
Giusto, mai arrendersi! Con un piccolo aggiustamento qua, una regolatina là ogni piatto si può migliorare.
Che chiccheria! C’era anche a Reggio un iper del genere, ma è sparito.
Anch’io ho notato che rispetto al periodo dell’inaugurazione, adesso il negozio è meno frequentato. Che peccato però, io la trovo un’ottima idea. Spesso il pesce surgelato è più sicuro di quello”fresco”!
Sono perfettamente d’accordo. E poi nelle zone dove il consumo di pesce è limitato questi negozi garantiscono un assortimento che col fresco non sarebbe possibile.
Che bel piatto… I tagliolini al nero di seppia non li ho mai provati! Lo devo fare!
Questa volta ho utilizzato le linguine (di pasta dura), ma i tagliolini all’uovo al nero di seppia sono anche più buoni!
Ma sulla panna ho qualche riserva!
Serve unicamente come legante, ma non è essenziale. A me piace perché addolcisce la preparazione, già molto saporita.
Io ho una personale avversione alla panna… 😄😄😄 però qualche volta devo provare ad usarla!
Hai ragione Silva, il pesce surgelato “bene” è ottimo e permette di risparmiare non poco rispetto al fresco.
Un pò di tempo fa un pescivendolo che trattava fresco e congelato aveva delle aragostelle congelate che erano ottime.
Poi però ha cambiato fornitore e la qualità è crollata miseramente.
Bisogna stare sempre attenti. 🙂
L’attenzione è necessaria per qualunque tipo di acquisto alimentare, ma soprattutto per il pesce.
Astici, aragoste e granchi surgelati sono eccellenti anche se surgelati, basta saperli cucinare.
Ciao, che bel piatto elegante (e immagino sicuramente gustoso)! Di certo, prepararlo al proprio partner per San Valentino indica tanta attenzione nei suoi confronti. Purtroppo contempla ingredienti che il mio non può mangiare, ma per me sei comunque stata una bella fonte di ispirazione. Anche io penso che il pesce surgelato non sia da demonizzare. Può essere una valida alternativa per chi non ha la fortuna di abitare in una località di mare. Complimenti per il blog e alla prossima. 🙂
Grazie, per la visita e i complimenti. Se tuo marito ha un problema di intolleranza ai crostacei potresti provare con la coda di rospo a cubetti per esempio, dovrebbe essere comunque un piatto da assaggiare!
Bella variante! 🙂 Grazie.
certe volte il pesce congelato è meglio di quello fresco. Ottima la versione con le linguine al nero di seppia.
Grazie. In questo caso si tratta anche di una questione di prezzo: gli astici surgelati sono molto meno costosi delle aragoste vive e consentono di preparare piatti eccellenti relativamente spesso.
Sai che ad Alessandria c’era un negozio come quello che hai descritto, in via San Lorenzo, noi non siamo vicini al mare ma ti dico che ha chiuso gia’ da un po’, io mi trovavo bene, ho comprato tanto pesce e come dici tu, e’ piu’ sicuro di quello fresco! Interessante piatto per la festa di S. Valentino! Brava mia cara Silva, baci cara, ❤
Speriamo che anche questo non faccia la stessa fine perché mi trovo proprio bene a fare acquisti lì!
Felice serata!
Baci cara, buona seratina, noi siamo in tanti stasera, ho gia’ tutto pronto, 🙂
Hallo! Io l’ho fatto a Natale questo sughetto… Buonissimo!
A San Valentino invece penso proprio che mi toccherà una minestrina sola soletta. Influenza intestinale e mia madre mi abbandona per la festa di Carnevale con le amiche ballerine.
Mchan
Mi dispiace che sei indisposta, ma con tua madre fuori potresti approfittare per farti qualcuno dei piatti che la lei non piacciono come i gamberi al cocco!!
Magari se non avessi quest’influenza intestinale che non mi lascia mandar giù nemmeno una fetta di pane e olio… 😦
Mchan