Questa ricetta è veramente facile e io l’ho resa ancora più semplice e veloce.
La ricetta originale dell’Entrecôte Mirabeau infatti prevede che a fine cottura la carne, cotta ai ferri, venga guarnita con una griglia di acciughe sott’olio e mezza oliva farcita al centro di ogni rombo che si forma.
Fate conto che l’aspetto dovrebbe essere grossomodo quello della pissaladière.
Come dicevo invece io risparmio tempo e cucino le costate molto semplicemente ma in modo che mantengano il caratteristico sapore provenzale.
Si inseriscono in un sacchetto gelo, se con chiusura ermetica è meglio, 2 belle costate di manzo sui 250 gr l’una con 2 cucchiai di olio.
Si aggiungono: 1 spicchio d’aglio tagliato a metà, 1 foglia d’alloro, 5-6 foglie di basilico, 1 rametto di rosmarino, 1 di timo, 1 di maggiorana e 7-8 olive nere spezzettate.
Si fanno marinare in frigorifero qualche ora massaggiandole di tanto in tanto dall’esterno del sacchetto perché i profumi penetrino nella carne.
Quando si tolgono dal frigorifero, si eliminano le erbe e le olive e si spennellano con 20 grammi di burro fuso miscelato con 1 cucchiaino di pasta d’acciughe da entrambi i lati.
Si cuociono sulla griglia e quando si rigirano, si spennellano di nuovo un paio di volte.
Ecco come due semplici costate diventano velocemente due Entrecôte Mirabeau, che si servono con le “frites”.
Sto sbavando Silva!!!
La tua versione mi piace più dell’originale.
🙂
Che buffa immagine Emanuele! Grazie infinite.
Cara Silva, scusami se disturbo il tuo spazio ma ho scritto un post cui tengo molto ma chissà come mai non è finito della pagina di lettura con tutti gli altri post di tutti blog che seguo. nel tuo reader riesci a trovarlo? chissà come mai… scusa ancora per il disturbo (e ovviamente libera di cancellare questo messaggio meramente tecnico!) a presto!
A quale ti riferisci Nico? Gli ultimi tuoi post che ho visto sono quello della trottola e della luminescenza. È uno di questi due?
Uff, no. È un’intervista che ho caricato oggi sul blog. Mi stupivo del fatto che non sia stata letta quasi da nessuno ancora ed ho visto che non è stata inserita nella pagina lettore. Mi spiace perchè ci tengo molto. Chissà come mai… Vabè grazie Silva, scusa per il disturbo!! Scusa ancora! 🙂
concordo con Emanuele
Grazie!
Che buone, a mio fratello e a mio marito le devo fare assolutamente, mi piace la tua versione, bravissima, baci cara, sono in lettura, finisco due cose qua su internet e finche’ non mi addormento “vivo” un po’ di te, 🙂 Ti adoro, grazie per come sei, ❤ ❤ ❤
A noi una bella costata ai ferri piace molto, anche se è più consigliabile che mangiamo carne bianca… però una volta tanto ci concediamo il lusso e siamo felici!
Buona lettura.
Che bontà! Qui fiorentine se ne mangiano in quantità, esiste la fiorentina con l’acciugata, ma così mai fatta…grazie per la ricetta Silva, la proverò sicuramente Buona Giornata!
Buona giornata anche a te, Manuela, grazie. È la versione provenzale della costata ai ferri, molto saporita.
Colpita da un rapido passaggio influenzale credo che una di queste entrecote, così succosa, mi risolleverebbe all’istante dal torpore.
La tua rivisitazione l’ha resa semplice ma assolutamente da acquolina a prima vista!
Un abbraccione Silva
Affy
Hai ragione, Affy: il cibo di questo tipo può non essere che una panacea, ma secondo me aiuta le guarigioni!
Sono felice tu stia già meglio. A me, nonostante il vaccino, la pseudo-influenza dei primi di gennaio è durata ben più di 3 settimane… senza grossi danni collaterali però!
Buona serata cara, riguardati e sta al calduccio che questi sono i giorni più freddi dell’inverno. Oggi c’era -7 a Verona!
Conosco bene questa costata e posso dire che è SUPER!!!!!!!
Fantastica trovata la pasta d’acciughe…..solo tu!!!! 👏👏👏👏
Grazie Tiziana, è una scorciatoia, ma a non saperlo si direbbe la vera entrecôte Mirabeau!
Ti abbraccio.
Silva,viene fuori il profumo da questa foto 🙂 buona settimana
Grazie Sara!
Deliciously decadent 🙂
Even if it’s French, this entrecôte looks like an American recipe! Thanks for visiting.