La ricetta di oggi solleverà qualche critica ed è proprio per questo che la definisco la MIA amatriciana, in quanto non rispetta le ferree regole che governano la cucina regionale ma è una squisita pasta che semplicemente trae ispirazione dall’originale.
Passo a descrivervi le differenze tra la ricetta originale e la mia versione.
Primo: all’ingresso di Amatrice, la cittadina che ha dato origine a questo piatto ormai di fama internazionale c’è un cartello che informa che si tratta della città degli Spaghetti all’Amatriciana.
Io con questo sugo condisco invece i bucatini, che compro unicamente proprio per cucinare questo piatto.
Secondo: la vera Amatriciana (o Matriciana) non prevede l’uso della cipolla, ma solo dell’aglio.
Io invece faccio appassire con il grasso rilasciato dal guanciale anche della cipolla bianca affettata a velo, prima di aggiungere i pomodori.
Terzo: aggiungo il prezzemolo, mentre di questa aggiunta non si fa menzione in nessuna ricetta tradizionale.
Quarto: pare sia tassativo l’uso del pecorino romano per insaporire la pasta una volta condita.
Io preferisco invece miscelare pecorino e parmigiano per ottenere un sapore meno deciso. Faccio lo stesso quando preparo il pesto, ma che resti fra noi perché non vorrei inimicarmi anche i Genovesi, oltre a mettermi a litigare con i Romani, che hanno fatto loro questa ricetta.
In realtà gli è stata invece regalata dai pastori della zona a cavallo tra la provincia di Rieti e l’Abruzzo, che grazie alla transumanza attraverso le campagne romane, l’hanno portata nella capitale.
Comunque, se siete interessati alle mie varianti, vi dico subito come faccio la mia Amatriciana.
Taglio il guanciale a listarelle, mi raccomando non a cubetti perché così resta più morbido, e lo faccio rosolare a fuoco vivace con 2 cucchiai di olio, 1 spicchio d’aglio e 1 peperoncino.
Lo sfumo con il vino bianco, lo scolo dalla padella e lo tengo da parte coperto di carta stagnola.
Verso nella padella 1/2 cipolla bianca affettata sottile e la faccio lentamente rosolare. Aggiungo 1 scatola di pelati sgocciolati e tagliati a filetti e li faccio consumare.
Elimino l’aglio e il peperoncino, rimetto il guanciale nella padella, aggiusto di sale, insaporisco con una generosa macinata di pepe e condisco i bucatini, scolati al dente, aggiungendo anche il formaggio grattugiato che aiuta la pasta a trattenere il sugo.
Cospargo di prezzemolo tritato, mescolo e servo.
A parte passo altro formaggio, il macinapepe e il peperoncino in polvere.
Nonostante questa non sia la ricetta originale e abbia subito diverse contaminazioni, devo dire che in famiglia ha sempre un gran successo.
non sarà originale, ma mi sembra ottima! mi fa venire una fame!
Ai miei piace un sacco, tanto che non si sono mai chiesti se è proprio la versione di Amatrice! Se non l’hai mai fatta, provala: è una pasta che riempie di soddisfazione perché è particolarmente ricca e saporita. Si possono condire anche le penne, volendo, ma anche questo teniamo celo per noi!
Buona giornata, grazie della visita.
…in tanti non fanno l’originale, io quando vado di corsa uso persino la pancetta al posto del guanciale (abominioooo!!), ma è sempre buonissima e la tua è fantastica!! 😛
Grazie Sonia! Accetto la pancetta e qualunque altra variante, dato che sono la prima a farne!
😉
Ok, non diciamolo a nessuno ma anch’io che sono di Roma uso solo ed esclusivamente i bucatini (così come molti altri romani) e spesso e volentieri la pancetta, ma solo perché è più facile averla in casa dato che si trova anche al supermercato già bella che tagliata a cubetti 😉
Sulla cipolla, io non la metto, ma è un gusto personale dato che non la digerisco, però conosco molti altri romani che invece la usano.
Sinceramente io non aggiungo nessuno formaggio, però il pecorino ci sta sicuramente. Naturalmente quello romano.
Il prezzemolo: eh, no, qui proprio no! 😛
Mchan
Eh, lo so! È proprio un azzardo, ma in fondo è la MIA amatriciana, quindi aggiungo il prezzemolo…
Silva, sei unica, 😀
Silva mi piace più la tua ricetta dell’originale. Mi piace perché non c’è l’aglio ma la cipolla appassita. Mi piace perché io adoro i bucatino e se non li mangiamo con questa goduria con cosa mai li possiamo mangiare? Comunque, cara Silva, questa ricetta non è solo tua è anche nostra che ce la stiamo divorando con gli occhi. Risolti i tuoi problemi con wordpress? Bacioo Bea
Grazie, grazie, grazie. Grazie di aver accettato le modifiche, di preferire anche tu i bucatini e di interessarti ai miei problemi con WordPress, che spero di risolvere quanto prima!
Mi sa che i bucatini stanno bene anche con un sugo di salsiccia…
Buon pomeriggio, Bea.
Buon pomeriggio anche a te
Varianti e contaminazioni nella personalizzazione delle ricette ci stanno 😀
Una ricetta che da quel che leggo mi fa venir fame quindi è sicuramente appetitosa, brava Silva.
un bacione da Affy
Grazie! Mi piace l’effetto che ti fa questa ricetta! Buon pomeriggio, cara.
mi piace anche la tua versione. Qualche volta la faccio anch’io con la cipolla. Non è mica scritto da nessuna parte che anche le ricette più tradizionali non debbano essere rivisitate
Giusto!
… la fai come meeeeee! grandeeeee!
Che gioia! Odio essere l’unica a rivisitare i classici!
Buona! Mi piace che spieghi le differenze con la versione tradizionale. Anch’io uso entrambi i formaggi per fare il pesto.
Buongustaio!
Mi piace tantissimo la tua versione, io la preparo spesso, non uso l’aglio e quando li ho uso i bucatini che ci stanno troppo bene, bravissima Silva, un bacione cara, ❤
Grazie! Per me i bucatini sono proprio la morte sua! Però li cucino solo quando siamo in famiglia… per via del rumore che si fa infilandoli in bocca!
Ti abbraccio.
😀 😀 ma dai Silva, 😀 sei troppo forte, e’ un fischietto, nulla di che, 😀 io ti adoro!!!
Swish, swish: se non si sta attenti si fa come Sir Biss nel Robin Hood di Disney!
😀
Già sapere, e dire, che non è l’originale ti libera da ogni vincolo. Se poi è anche ottima allora sei in una “botte de fero”..
🙂
Grazie. È una versione davvero golosa.
La tua “amatriciana” è come la mia, persino con la spolverata di prezzemolo finale e se poi non è l’originale……. pazienza, tanto nei piatti ci rimane ben poco!! Non l’ho mai fatta con i bucatini e questa è un’idea per la prossima volta.
A presto.
Io con l’Amatriciana condisco solo i bucatini, sono spettacolari! Ocio però come dicevo perché quando si mangiano fanno spesso un rumorino di leggero risucchio molto poco elegante!
Buona serata Lella, mi fa piacere che anche a te piaccia questa versione del sugo conosciuto come Amatriciana.
Penso che la cucina sia fantasia e che ogni piatto debba avere la personalità di chi lo cucina! Sono certa che la ” tua ” amatriciana avrà la tua stessa forza!
Anch’ io metto la cipolla, ma, al posto del prezzemolo uso il rosmarino ,ma ora proverò i ” bucatini tipo amatriciana alla Silva” ahahah ciao,buona serata
Come sempre ti sono grata per i commenti così lusinghieri. Mi piace molto condividere il mio modo di stare ai fornelli rischiando a volte anche delle critiche, ma tu sei sempre generosa e disponibile. Grazie Tiziana.
P.S. Da ” o zozzone” aTrastevere, ho mangiato i rigatoni all’ amatriciana : sarà perché da ” o zozzone” non c’è troppa pulizia, ma ti garantisco che erano favolosi!!!!!!!!
Ahahahah, quando cucini bene, quel che fai va sempre bene!
Da ligure, ti dico che anch’ io nel pesto metto i doppi formaggi…..è consentito anche dai puristi !
Ciao cara, un abbraccio, buona notte
E se me lo dice una ligure ligure, se pure trapiantata, allora continuo così! Anch’io a Roma ho mangiato spesso i rigatoni nelle trattorie al posto degli spaghetti, anche alla carbonara per esempio, ma ai Romani perdono tutto!
Ricambio l’abbraccio e la buona notte.