Mi piace questa cosa che di tanto in tanto facciamo un tuffo indietro nei mitici Anni Settanta e Ottanta! E a voi?
Laura (laurarosa3892.wordpress.com) qualche settimana fa ci ha dato uno splendido esempio di revival consentendoci di immergerci nella Musica che si ascoltava e si ballava allora.
Come sempre io darò invece il mio contributo a quel periodo con una ricetta.
Pensavo alle Penne alla Boscaiola questa volta, altro caposaldo dei primi piatti conditi, oltre che con vari ingredienti, con l’immancabile panna, baluardo della cucina di quegli anni.
Come sempre per ogni famiglia che cucina questo piatto c’è una ricetta che più o meno si somiglia, ma con qualche piccola variante.
Questa che vi do è la mia. Mi farebbe piacere se mi raccontaste la vostra, naturalmente.
È il classico sugo che si preparava nel tempo in cui cuocevano le penne, quindi perfetto nel periodo in cui lavoravo a tempo pieno fuori casa e i momenti da dedicare alla cucina erano limitati.
Per non far mancare alla famiglia il conforto di un piatto ricco e cremoso, che dava anche l’impressione di un discreto impegno, quello alla boscaiola era un sugo perfetto.
In una padella che possa poi contenere anche la pasta, si fa rosolare 1/2 cipolla tritata con 2-3 cucchiai di olio. Si aggiungono 100 gr di pancetta affumicata tagliata a cubetti e 150 gr di salsiccia sbriciolata.
Si sfuma con 1/2 bicchiere di vino e quando è evaporato si uniscono 300 gr di funghi champignon affettati e 30 gr di porcini secchi, fatti rinvenire in acqua tiepida, tagliuzzati.
Si lascia sul fuoco, mescolando occasionalmente finché la pasta non è cotta, quindi si scola, si versa nella padella del sugo, si aggiungono alcuni cucchiai di panna e abbondante formaggio grana grattugiato, si aggiusta di sale e pepe e si fa saltare finché tutto non è ben amalgamato.
Si spolverizza di prezzemolo e si serve.
Questo lo so anch’io: c’è chi aggiunge i piselli, chi le olive, chi la passata o i filetti di pomodoro, chi mette solo la pancetta, chi solo la salsiccia, chi sfuma col vino bianco, chi con quello rosso. Hanno ragione tutti, ovviamente.
Però la mia versione è la più attendibile perché è cucinata con ingredienti che, se ci pensate, sono tutti tipici e reperibili nelle zone montane dove si presume vivano i boscaioli, dunque…
Certe ricette sono “senza tempo” e sempre felicemente attuali😆 Da noi si metteva il prosciutto cotti a dadini al posto della pancetta, per il resto: identica anche in Puglia😉 T.C.A.
C’erano così tante varianti alle ricette in quegli anni! L’unica cosa fondamentale era che non mancasse mai la panna… I miei figli, adesso che sono adulti, quando hanno bisogno di una coccola supplementare, mi chiedono come preparare uno di questi piatti della loro infanzia!
Sono quelle ricette che non si perdono mai nel tempo e sono buonissime: alla ciurma piace tantissimo questa pasta che faccio spesso sia nella tua versione che anche senza salsiccia. Brava Silva, stasera quasi quasi la preparo, metto subito i funghi in ammollo!
Ci sono piatti che rincuorano, che hanno oltre al loro sapore caratteristico, anche quello del tempo passato che ci è rimasto nella memoria… così non va perduto!
La salsiccia sarà anche un optional, ma la boscaiola ci guadagna un bel po’! La ciurma dovrebbe gradire!
Bellissima questa pasta!
Un abbraccio
Grazie Sabrina, è davvero molto saporita.
mi tuffo anch’io volentieri sia nella musica che nei “piatti” dei mitici anni 70/80. Quanto eravamo giovani…ma non avevamo l’esperienza che abbiamo oggi e soprattutto non avevamo il blog.
… e neanche l’artrosi!!
l’elenco di quello che non avevamo potrebbe allungarsi troppo.
sono una degli anni 70 e 80… moooolto bene
Allora “stai connessa” che sono in arrivo altre ricette di quegli anni!
Che buone!!!!!!
Sì sì, è una pasta fatta mille volte, ma sempre gradita. Quando vengono a pranzo i figli la boscaiola è uno dei sughi che vanno per la maggiore!
Silva, non ci crederai!! Io, eterna bimba, ogni volta che ascolto una musica anni 70 / 80 non solo faccio un tuffo a capofitto nel passato ma provo immancabilmente un tuffone al cuore. Sono anni che mi ricordano il mio favoloso periodo Londinese, sono anni che mi ricordano quanto mi piaceva e mi piace ancora ballare. Non ho una mia ricetta di pasta alla boscaiola in quanto sicula e non ricordo fosse una nostra tradizione.Copio volentierissimo la tua, un bacione Bea
In quegli anni bastava ci fosse la panna e qualunque altro ingrediente era solo di contorno! La musica invece era mitica!
Io le adoro ecco sono uno di quei piatti classici che si dimenticano un po, ma grazie a te nei prossimi giorni la faccio 😊
Mi piace un sacco essere la memoria storica di quegli anni, almeno in cucina!
Cara Silva, grazie, sei un tesoro, questa ricetta e’ simile a quella che preparava mia mamma, lei aggiungeva la passata, preparata a fine agosto, tutti gli anni si facevano le “bottiglie”, passata di pomodoro casalingo che duravano in genere tutto l’anno. Un abbraccio forte, passa un bellissimo weekend, ❤
Sai Laura, quando abitavo in campagna coi bambini piccoli, la passata bella densa e profumata di basilico fatta coi pomodori dell’orto, la mettevo nei sacchetti gelo e poi la surgelavo. Avevo un freezer molto capiente! Mi sa che qualche volta una goccia di pomodoro ce l’ho messa anch’io nella boscaiola…
Buon week end anche a te, il mio è cominciato già da oggi che siamo andati a farci un giro a Modena e ci siamo fermati a Carpi a comprare formaggio, prosciutti e aceto.
Anche la mia amica la congela, io non l’ho mai fatto, ricordo i miei genitori che passavano tutti i pomodori con la macchina macina pomodori, poi con la passata riempivano le bottiglie sterilizzate aggiungendo una fogliolina di basilico, chiudevano con il chiudibottiglia e facevano bollire le bottiglie in un gran pentolone pieno di acqua a meta’ messo dentro in un altro pentolone piu’ grande con la caldaietta sotto, facevano bollire mi sembra mezz’ora, forse di piu’, ti dico che quella passata era buonissima! Un lavoro che non ti dico, sembrava quasi un rito, troppo bello, che bei ricordi! Buon giro a Modena cara, formaggi, prosciutti e aceto, che bonta’ 🙂 bacioni!! ❤
I piatti con la panna abbondavano sempre allora. Forse io le preparavo con il prosciutto cotto al posto della salsiccia, ma ad essere sincera non me lo ricordo bene, quindi perchè non copiare le tue? E non parlarmi di musica anni 70/80, io che mi ritrovo ballerina accanita tutt’ora!!!!!
Grazie Lella di aver scelto di copiare la mia ricetta, mi fa piacere. Ma che bello che sei una ballerina da Disco Music!
Grazie Silvia per questo revival. Trovo inquietante trovarmi catapultata nel ruolo di nonna senza avere nipoti. Ma sono tutti piatti di una volta! E pensare che io credevo ancora che “una volta” fosse almeno prima della guerra!
Allora le mie ricette cominceranno d’ora in poi con “C’era una volta…”!
dai!
Una ricetta che conosco molto bene e fatta proprio con i tuoi stessi ingredienti.
Passa il tempo ma le cose buone restano ed è bello rispolverarle tra i tanti ricordi.
E’ la stagione adatta per le “penne alla boscaiola” e con i primi freddi qualche amarcord viene a solleticare il palato!
Un abbraccio Silva 🙂
Sto ripescando tanti piatti antiquati e quasi dimenticati… evidentemente ho bisogno di conferme in questo periodo!
Un abbraccio a te, buona serata Affy.